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Pagamenti, cresce l'utilizzo delle carte ma cala dell'8% lo scontrino medio

Secondo l’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp, nel 2022 scende lo scontrino medio cashless in quasi tutte le province italiane. I settori con gli scontrini medi più bassi sono bar e club, tabaccherie e fast food (22 euro) Umberto Zola di SumUp: «L'evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse»

28 marzo 2023 | 13:15
Pagamenti cresce l'utilizzo delle carte ma cala dell'8% lo scontrino medio
Pagamenti cresce l'utilizzo delle carte ma cala dell'8% lo scontrino medio

Pagamenti, cresce l'utilizzo delle carte ma cala dell'8% lo scontrino medio

Secondo l’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp, nel 2022 scende lo scontrino medio cashless in quasi tutte le province italiane. I settori con gli scontrini medi più bassi sono bar e club, tabaccherie e fast food (22 euro) Umberto Zola di SumUp: «L'evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse»

28 marzo 2023 | 13:15
 

Come riferito da un'indagine dell'Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp, in Italia il trend del cashless non sta conoscendo battute d’arresto. Lo scorso anno, infatti, i pagamenti senza contanti sono cresciuti in quasi tutto il paese, come dimostrano i valori medi sempre più bassi delle transazioni digitali nelle province del nord, del centro e del Mezzogiorno. Rispetto al 2021, lo scontrino medio cashless a livello nazionale è diminuito quasi dell’8%, attestandosi sulla cifra finale di 40,40 euro: Cagliari è la provincia con lo scontrino medio più basso, pari a 33,50 euro, seguita da Bologna (35 euro) e Caltanissetta (35,10 euro). In fondo alla classifica si posizionano Savona (77,80 euro), Siena (55,70 euro) e Grosseto (51,30 euro), che sono le province con il ticket medio cashless più elevato.

I settori in cui gli scontrini digitali sono più bassi sono bar e club (14,90€), tabaccherie (21,40€) e fast food (22€), a indicare un maggiore utilizzo di pagamenti digitali anche per spese minori e in esercizi tradizionalmente associati ai contanti. «Dall’analisi degli scontrini nelle diverse aree del paese, emerge che l’evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse», ha affermato Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp, la intech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless. «La diminuzione dello scontrino medio - spiega Zola - è uno degli indicatori che meglio rappresenta la crescita del cashless in Italia, perché dimostra che, da un lato, i consumatori sono sempre più abituati a utilizzare metodi di pagamento alternativi al contante anche per piccoli importi e che, dall’altro, gli esercenti sono sempre più disposti a introdurre strumenti digitali per semplificare e velocizzare le operazioni di cassa».

I dati dell'Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp

Le province con gli scontrini cashless più bassi

Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi - dopo Cagliari, Bologna e Caltanissetta, che occupano il podio della classifica - bisogna recarsi a Lodi (35,9 euro), Livorno (35,80 euro), Taranto (36 euro), Palermo (36 euro), Catania (36,20 euro), Oristano (36,20 euro) e nella provincia di Barletta-Andria-Trani (36,50 euro). Una Top 10 che premia dunque in maggioranza i territori del sud e delle Isole, con sole tre province del centro-nord del paese. Al di fuori delle prime dieci, le province settentrionali con il ticket medio più ridotto sono Genova, in dodicesima posizione con 36,60 euro, Torino, tredicesima con 36,70 euro, e Ferrara, al quindicesimo posto con 37,40 euro. La prima città del centro Italia, dopo Livorno, si trova solo alla 39esima posizione, dove si colloca Frosinone (39,6 euro), seguita da Viterbo (40,50 euro) e Latina (40,70 euro), rispettivamente al 50esimo ed al 51esimo posto.

Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp

Dove è calato di più lo scontrino medio digitale 

L’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp ha analizzato anche le province dove il calo del ticket medio digitale è stato più evidente. A guidare questa classifica è Trieste, con una flessione del 28,8% rispetto al 2021, seguita daParma, con una diminuzione del 22,5%, e Ancona, dove lo scontrino è sceso del 19,5%. Dall’altro lato della classifica, Enna (+5,8%), Napoli (+3,8%) e Vibo Valentia (+1,5%) sono le uniche province in cui la transazione media cashless è aumentata.

 

I settori con lo scontrino medio cashless più basso e più alto

Nel 2022 gli esercizi commerciali con gli scontrini medi cashless più bassi sono stati bar e club (14,90 euro), seguiti da tabaccherie (21,40 euro) e fast food (22 euro). Dentisti (198,60 euro), hotel e strutture ricettive (164,60 euro) e servizi di consulenza (134,10 euro), invece, sono i settori che registrano i valori più elevati. Nel confronto con il 2021, i fotografi sono gli esercenti che segnalano il calo più significativo dello scontrino medio cashless (-44%), seguiti dalle librerie (-23,9%) e dalle tabaccherie (-23,2%). La cosmesi è il settore più in controtendenza, con una crescita del ticket digitale del +79,2%, seguita dalle gioiellerie (+36,9%) e dai pet shops (+27,8%).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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