Con la partecipazione di circa 30 mila persone, delle quali quasi 18 mila provenienti dall'estero, si sono aperti ad Istanbul i lavori del 5/o Forum mondiale sull'acqua, organizzato dal Consiglio Mondiale dell'Acqua, per affrontare la più grave emergenza mondiale: il mondo sarà a secco entro 20 anni
Con la partecipazione record di circa 30 mila persone, delle quali quasi 18 mila provenienti dall'estero, si sono aperti ad Istanbul i lavori del 5/o Forum mondiale sull'acqua, organizzato dal Consiglio Mondiale dell'Acqua, che si concluderà domenica prossima. Intitolato "Colmare il divario per l'acqua", questo Forum è il più grande evento relativo alla risorsa acqua che ha l' obiettivo di inserire la crisi idrica mondiale nell'agenda internazionale e vi prendono parte oltre a 3.000 organizzazioni, una ventina di capi di Stato e circa 180 ministri dell'ambiente da altrettanti Paesi del mondo. Per l'Italia prevista la partecipazione del ministro Stefania Prestigiacomo.
Nell'aprire i lavori, il presidente del Consiglio mondiale dell'acqua, il francese Loic Fauchon, ha puntato il dito contro "le abitudini incoerenti" ed i "consumi stravaganti" che contribuiscono allo spreco delle risorse idriche in tutto il mondo.
EVENTI ALTERNATIVI CONTRO FORUM CONSIGLIO MONDIALE
In parallelo al Forum ''ufficiale'' sull'acqua ad Istanbul, si terrà un Forum e altri eventi ''alternativi'' organizzati da molti movimenti internazionali che non riconoscono la legittimita' del Consiglio Mondiale dell'Acqua, promotore dell'incontro, e da essi accusato di essere un think-tank privato strettamente legato alla Banca Mondiale, alle multinazionali dell'acqua e alle politiche dei governi piu' potenti del mondo.
Lo ha riferito all'ANSA Robert Ramakant, portavoce dell'organizzazione ''Corporate Accountability International'', uno dei maggiori gruppi che contesta l'operato e le politiche del Consiglio Mondiale. In particolare, ha detto il portavoce, stasera un gruppo di 118 organizzazioni da 33 Paesi presenterà ai partecipanti al Forum ''ufficiale'' copia di una lettera indirizzata al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon.
Nella missiva si chiede al capo dell'Onu di ritirare il proprio sostegno al Consiglio Mondiale dell'Acqua del quale si mette in dubbio la legittimita' e la trasparenza. Secondo Omer Madra, editore dell'emittente turca Acik Radio, ''la gente ritiene erroneamente che il Forum sia stato organizzato dall'Onu per ottenere una gestione ottimale delle risorse idriche, ma il Forum Alternativo servira' proprio a smascherare questi tentativi di disinformazione''.
Da parte loro gli attivisti turchi accusano il governo di Ankara di non riservare la dovuta attenzione ai problemi ambientali. ''Da un lato il governo dichiara di voler privatizzare i fiumi - ha detto uno degli organizzatori della contestazione - mentre dall'altro costruisce dighe e riceve i proventi per lo sfruttamento delle acque dei fiumi dalle compagnie idroelettriche.
Articolo correlato:
Manca troppa acqua nel mondo, la vera crisi scoppierà da qui