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Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori. Anche per questo è stata istituita il 14 marzo la Giornata nazionale del paesaggio. L'obiettivo è promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme. Sono quindi in programma decine di iniziative in tutta Italia, fra visite guidate gratuite e incontri culturali

12 marzo 2022 | 05:00
Dolomiti: le Pale di San Martino Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi
Dolomiti: le Pale di San Martino Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori. Anche per questo è stata istituita il 14 marzo la Giornata nazionale del paesaggio. L'obiettivo è promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme. Sono quindi in programma decine di iniziative in tutta Italia, fra visite guidate gratuite e incontri culturali

12 marzo 2022 | 05:00
 

Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Immediatamente prima del Covid il turismo culturale assieme a quello del paesaggio valevano 21 miliardi di euro. Il paesaggio italiano è quindi un sistema complesso da tutelare e valorizzare. Basti pensare che tra i 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali e paesaggi culturali.

Per questo poco più di vent’anni fa i Paesi dell'Ue, su impulso del Consiglio d’Europa, sottoscrissero una Convenzione per valorizzare il concetto di “paesaggio” e riconoscerne l’importanza per la qualità della vita delle popolazioni. E in Italia il 14 marzo è stata istituita la Giornata nazionale del paesaggio. Per l'occasione sono in programma una serie di iniziative gratuite sparse per tutta la Penisola, che vanno dalle visite guidate ai musei e ai monumenti archeologici, dalle conferenze ai laboratori culturali. Sono patrocinati dal Ministero della Cultura e si possono consultare nell'apposito sito.

Le isole Eolie Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Le isole Eolie

Le iniziative in programma per la Giornata del Paesaggio

Nel sito internet del Ministero della Cultura, alla pagina dedicata all’iniziativa vengono via via riportati gli eventi in programma per la Giornata Nazionale del Paesaggio. Ne ricordiamo due: il 14 marzo alle 16.30 nei locali della Soprintendenza di Padova in via Aquileia è in programma un incontro con Daniele Zovi, scrittore e divulgatore, per parlare di clima, paesaggio, animali e piante che costituiscono la vita segreta del bosco. Nella stessa giornata presso l’Archivio di Stato di Grosseto, a partire dalle 15,30 si parlerà delle trasformazioni del paesaggio maremmano nelle carte degli archivi grossetani.

Paesaggio: un sistema complesso da tutelare e valorizzare

La Convenzione sottoscritta dagli Stati europei legata al concetto di paesaggio si è spinta a chiarire anche il termine “paesaggio”, che designa una “determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. 

Dalla terminologia utilizzata emergono due elementi fondamentali, intrecciati tra loro: il primo è che il concetto di “paesaggio” non identifica qualcosa di univoco, ma una molteplicità di realtà tutte diverse caratterizzate, di volta in volta, da bellezze naturali o di interesse storico, artistico o ecologico. Per sua natura il paesaggio è un elemento dinamico il cui carattere, come ricorda la Convenzione, si modifica continuamente in connessione con le modalità e i tempi con cui variano le sue componenti, gli attori e le relazioni fra loro.

Il secondo termine riguarda il termine “percezione”, inserito per ricordare che la rappresentazione di ogni spazio di vita, paesaggio compreso, non può prescindere da una valutazione soggettiva dello stesso.

Quindi a ben vedere, il paesaggio - come ha avuto modo di osservare Conalpa, l’organizzazione no-profit per la tutela di alberi, foreste, giardini e paesaggi - è un sistema altamente complesso che si sviluppa attraverso la visione di quell’insieme di oggetti e di vedute che si alternano sul territorio.

Una realtà che in ragione della sua bellezza ed unicità è paragonabile ad uno straordinario quadro naturale da “maneggiare con cura”, fruire con attenzione e tutelare in modo assoluto in quanto elemento fortemente identitario di ogni comunità.

Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Il tempio di Paestum

I siti Unesco in Italia: 14 fra monumenti naturali e paesaggi culturali

Dalla approvazione della Convenzione Europea sul paesaggio, di acqua ne è passata sotto i ponti, ed oggi il “paesaggio” italiano si caratterizza sempre più come un unico soggetto, in cui convivono in modo mirabile l’infinità di tesori, materiali ed immateriali - dalle aree archeologiche, ai siti Unesco; dai monumenti, ai musei; dalle bellezze naturali, alle tradizioni locali fino alle tipicità enogastronomiche – che tutto il mondo ci invidia.

L’Italia vanta un patrimonio artistico e di risorse naturali con pochi eguali al mondo: dei 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali (fra queste le Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna e le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, un sito transnazionale che comprende anche 13 faggete italiane) e paesaggi culturali quali Costiera Amalfitana; Portovenere, Cinque Terre e le Isole Palmaria, Tino e Tinetto; Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; Orto Botanico di Padova; Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia; Val d’Orcia; Ville e giardini medicei in Toscana; Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato; Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Le Langhe Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Le Langhe

Il paesaggio: tra stupore e bellezza

Il diritto al paesaggio ed alle bellezze naturali è uno dei principi sanciti dalla Costituzione che all’articolo 9 stabilisce che la Repubblica tutela “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico” e protegge “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

Il paesaggio infatti è “cultura” e come tale deve essere, valorizzato, protetto e preservato. Per rimarcarne l’importanza, nel 2016 l’allora Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oggi Ministero della Cultura, istituì la Giornata nazionale del Paesaggio da celebrarsi il 14 marzo di ciascun anno. L’obiettivo era e rimane quello di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifici eventi organizzati in musei, siti archeologici, biblioteche, archivi, uffici e istituti del Ministero della Cultura oppure promossi da Associazioni ed Enti esterni sull’intero territorio nazionale.

Portovenere Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Portovenere

Il Premio nazionale del Paesaggio

Con lo stesso decreto è stato anche istituito il Premio nazionale del Paesaggio assegnato con cadenza biennale a quei progetti rivolti al perseguimento di obiettivi virtuosi quali, a titolo di esempio, la riqualificazione e valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, storico artistici, materiali e immateriali; la riqualificazione e valorizzazione degli usi e dei paesaggi rurali tradizionali e l’attuazione di forme di turismo sostenibile, secondo i principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo.

Nel passato biennio il premio è andato al progetto: “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” presentato dalla “Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo”. La Val d’Astino è al centro del territorio comunale di Bergamo, a pochi minuti a piedi dalla città, e ne custodisce storia e biodiversità.

 

 

Turismo del paesaggio culturale: un futuro in crescita

Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona ed ispira milioni di viaggiatori. Immediatamente prima del Covid il turismo culturale assieme a quello del paesaggio culturale valevano 21 miliardi di euro, il 66% della spesa totale internazionale.

Nello stesso periodo, sempre in base ai dati Istat, Ciset e Ministero della Cultura, quasi 55 milioni di persone hanno visitato le strutture statali, con un incasso di quasi 243 milioni di euro. Lazio, Campania e Toscana hanno raccolto quasi l’80% di pubblico ed incassi del 2019.

I monumenti e le aree archeologiche sono state la destinazione con maggiore appeal per 29 milioni di visitatori. In due di queste, Colosseo e Pompei, si sono concentrati circa il 20% del totale dei visitatori. Un quarto delle persone (14 milioni) hanno privilegiato i musei mentre il 21,3% (quasi 12 milioni) ha acquistato un biglietto integrato per visitare le strutture di circuiti museali (82,9 milioni di euro di introiti).

Inoltre, poco più del 16% dei vacanzieri si è dedicato, quasi esclusivamente, ad attività culturali ed il 18% dei soggiorni era mirato a conoscere le bellezze naturali dei singoli luoghi.

Come si vede, si tratta di numeri significativi e la possibilità di tornare velocemente ai livelli pre-pandemia è molto concreta. Anche perché l’Italia dispone di immensi patrimoni paesaggistici e culturali che aspettano solo di essere valorizzati appieno per esprimere il loro potenziale attrattivo nei confronti dei turisti che sicuramente torneranno da ogni parte del mondo.

Turismo del paesaggio in Liguria alle Cinque Terre Paesaggio: un sistema da tutelare che vale 21 miliardi

Turismo del paesaggio in Liguria alle Cinque Terre

Turismo del paesaggio culturale: green e sostenibile

Il turismo del paesaggio culturale è per sua natura intimamente “slow”, green e sostenibile, ed ha nella lentezza uno dei suoi elementi più caratterizzanti. È anche un turismo rispettoso dell’integrità dell’ecosistema in una logica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Si svolge per lo più in aree non urbane, con soggiorni abbastanza lunghi per approfondire “a tutto tondo” la conoscenza di un territorio: dai paesaggi, ai musei; dalle tipicità gastronomiche all’artigianato artistico.

Questo nuovo “trend” interessa sempre più quei territori che, da un lato, dispongono di un patrimonio (storico, artistico, culturale e naturalistico) ancora poco noto e dall’altro sono orientati alla valorizzazione delle tradizioni e dell’identità locale.

Il turista che sceglie questo tipo di vacanza, molto spesso predilige percorsi individuali per godere in assoluta autonomia le visite prescelte, che generalmente appagano tutti i sensi: il tatto, l’udito e soprattutto la vista,  l’olfatto ed  il gusto.

Gli Ecomusei: musei del paesaggio

In tale contesto molta importanza rivestono gli ecomusei, strumenti di tutela e valorizzazione del territorio e del suo patrimonio. Gli ecomusei, in base alla definizione riportata nel sito della Rete degli Ecomusei Italiani, “sono processi partecipati di riconoscimento, cura e gestione del patrimonio culturale locale al fine di favorire uno sviluppo sociale, ambientale ed economico sostenibile”.

Queste realtà infatti non espongono materiali ma rappresentano, in via principale, opportunità per scoprire e promuovere un territorio e le sue eccellenze. Il loro tratto distintivo è il coinvolgimento della popolazione e di tutta la comunità al progetto ecomuseale che viene perseguito attraverso percorsi, attività didattiche e ricerca.

Ad oggi gli ecomusei in Italia sono 255 e sono diffusi in ogni Regione dello Stivale dalla Valle d’Aosta a Sicilia e Sardegna. L’elenco completo si trova nel sito della Rete ecomuseale italiana.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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