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Turismo senza barriere: liberi nella testa per affrontare qualsiasi viaggio

Tra tour operator, siti specializzati, istituzioni e strutture ricettive c’è sempre più attenzione per i viaggi senza barriere. In vista anche delle Olimpiadi di Milano-Cortina, che possono fare da vero apripista. L'obiettivo è sempre più un turismo inclusivo, nel senso doppio di non lasciare indietro nessuno nel futuro del settore post Covid

di Jenny Maggioni
Giornalista redattrice
03 ottobre 2021 | 05:00

Turismo senza barriere: liberi nella testa per affrontare qualsiasi viaggio

Tra tour operator, siti specializzati, istituzioni e strutture ricettive c’è sempre più attenzione per i viaggi senza barriere. In vista anche delle Olimpiadi di Milano-Cortina, che possono fare da vero apripista. L'obiettivo è sempre più un turismo inclusivo, nel senso doppio di non lasciare indietro nessuno nel futuro del settore post Covid

di Jenny Maggioni
Giornalista redattrice
03 ottobre 2021 | 05:00
 

Inclusione (e la parità per tutti). Ecco se dovessimo scegliere una parola emblema da portare con noi nel prossimo anno dovrebbe essere questa. Una parola che ci deve accompagnare al 2026 (anno delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina) e sulla quale costruire il futuro. Nella vita e in tutti i settori certo, ma ancora di più nel turismo. Non per nulla il tema del World Tourism Day 2021 è stato Turismo per una crescita inclusiva (Tourism for Inclusive Growth). Intesa, certo, come la celebrazione della capacità unica del settore di rilanciare la ripresa, attraverso una strategia condivisa che non lasci indietro nessuno e con un’ottica che va ben oltre il presente e al “recupero” dei danni causati dal Covid, ma anche, secondo noi, nel rendere sempre più liberi tutti di viaggiare. Perché, se in questi ultimi due anni abbiamo tutti provato la tristezza e la frustrazione di aver negato questa possibilità, ora possiamo capire ed essere più empatici verso chi con questa libertà (negata o sudata) ci faceva i conti già prima del Covid. Stiamo parlando delle persone con disabilità per le quali, molto spesso ancora oggi, libertà si scontra con “barriere”. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo cerato di fare il punto sulla situazione, selezionando strutture ed esempi virtuosi in giro per l’Italia.

Sempre più liberi di viaggiare

Sempre più liberi di viaggiare


Dal Giappone alla Cina, passando per Milano Cortina

Per fortuna qualcosa, infatti, sta cambiando con un’attenzione sempre maggiore di istituzioni e regioni, allo sviluppo di un'offerta turistica che possa garantire alle persone con disabilità la possibilità di scoprire il nostro straordinario patrimonio naturale, culturale e artistico. Senza problemi. E, di certo, l’acceleratore lo stanno mettendo proprio l’attesa per le Paralimpiadi. Milano, ma soprattutto Cortina sono (e devono) essere al centro di una riqualificazione delle strutture e infrastrutture per rendere le città e le località turistiche senza barriere architettoniche e accessibili anche alle persone diversamente abili.


L’esempio del Giappone è ancora negli occhi di tutti, non solo per le vittorie italiane, ma anche per la grande organizzazione dei Giochi, chiusi con una cerimonia anche più suggestiva di quella olimpica, affidata a molti artisti disabili con il messaggio: ci siamo anche noi! Non solo alle Olimpiadi, ma anche sui mezzi pubblici, nei negozi, a scuola, in ufficio e nelle strade e in tutte le città del mondo.


Tutti possono scalare la Muraglia

Certo il Giappone è da sempre tra le nazioni più avanzate per quanto riguarda l’accessibilità (è qui, che già negli anni 60 del Novecento, vennero inventate le mattonelle tattili per non vedenti, oggi diffuse in tutto il mondo, ed è a Tokyo e in altre grandi città nipponiche che oramai oltre il 90% delle stazioni sono dotate di ascensori e altre strutture dedicate ai disabili), ma dove la diversità, di qualsiasi tipo essa sia, è guardata con timore e, troppo, spesso vissuta con vergogna. Un punto ancora più dolente in Cina dove il pregiudizio e la discriminazione sono ancora diffusi, ma dove, grazie anche ai Giochi del 2008, qualcosa ha cominciato a cambiare. E dove oggi anche le persone diversamente abili possono visitare la Muraglia (grazie una rampa lunga 400 metri e un ascensore installati nella sezione di Badaling). Così come sono accessibili la Città Proibita, il Palazzo d’Estate, il Tempio del Cielo…

Cortina senza confini

Ora, se in Cina tutti possono scalare la Grande Muraglia, pensiamo a cosa si potrà fare a Cortina perché come ha sottolineato l’architetto Ambra Piccin, durante uno degli incontri titolato “Winter Games MilanoCortina2026 Hospitality & Development”: «le Paralimpiadi sono una grande occasione per Cortina per riorganizzare i propri spazi che siano accessibili a tutti, nessuno escluso». Una Cortina che sta studiando per diventare “senza confini”. Cortina senza confini si chiama, infatti, l’associazione, tutta al femminile che si pone come obiettivi l’organizzazione di eventi, da qui ai Giochi del 2026, sul tema dell’inclusione in generale e l’accoglienza delle persone diversamente abili, le quali non sono solamente i portatori di handicapp, ma pensuiamo, ad esempio, anche alle persone anziane.


Il portale turistico dei disabili per i disabili

Associazioni e istituzioni da una parte, cittadini dall’altra. Gian Luca Santinelli, agente di viaggio della provincia di Macerata, ha creato Badtraveller, il primo portale web per il turismo accessibile dove le recensioni sono scritte dalle persone con disabilità. Il sito prevede un’area dove l’utente può registrarsi indicando il tipo di disabilità, così che la recensione fatta risulti essere pertinente per le persone che hanno determinate necessità.

Fondamentali i tour operator e i siti specializzati

Fondamentali i tour operator e i siti specializzati


Tour operator specializzati: l'esempio di Alpitour World

Perché, spesso, avere informazioni, chiare e aggiornate, sulle strutture in grado di soddisfare determinate esigenze è il primo grande ostacolo da superare per questi turisti. Da qui l'esempio (uno su tanti) di Alpitour World, in collaborazione con l’associazione Handy Superabile, specializzata nel turismo senza barriere, di Special Guest: un catalogo di strutture (dagli hotel di lusso alle spa, ai villaggi turistici ecc…, in Italia e nel mondo) testate personalmente da Handy Superabile. Al viaggiatore non resta che fare un semplice click per sapere, ad esempio, quale hotel ha le stanze più grandi per muoversi agevolmente con la carrozzina, quale passerella arriva fino quasi al mare, chi ha un elevatore per tuffarsi o le piscine in cui far entrare anche il cane guida. Le destinazioni selezionate? Non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla Sardegna alla Sicilia, dalla Calabria alla Puglia, passando per Toscana, Abruzzo e Basilicata. E dall’Italia all’estero con Baleari, Canarie, Grecia, Caraibi, Emirati Arabi, Repubblica Dominicana.

Tra le agenzie e tour operator specializzati segnaiamo anche: Lp tour, Go4all, No Barrier


L’utopia realizzata di Recoaro: sentieri sterrati accessibili

Ma tornado in Italia, su e giù per la Penisola, di esempi virtuosi ne abbiamo tanti. Pensiamo, ad esempio, all’utopia realizzata quattro anni fa a Recoaro, nota località prealpina delle Piccole Dolomiti in provincia di Vicenza, grazie a joëlette, un ausilio monoruota fuori-strada, i sentieri sono senza barriere e sono fruibili da ogni abilità. Grazie alla struttura la joëlette permette, infatti, di trasportare lungo sentieri, strade e percorsi sterrati, persone non deambulanti, o comunque impossibilitate alla gestione autonoma di un mezzo. Per farlo servono due almeno due accompagnatori volontari. E qui scende in campo il Team joëlette, una squadra di volontari che fanno parte della sezione del Cai - Club alpino italiano di Recoaro. I percorsi? Il sentiero dei Grandi alberi, passando per Campogrosso, le Fonti, monte Spitz, Monte Rove e Rovegliana.


Un’utopia, quella di rendere la montagna accessibile a tutti, che giorno dopo giorno si trasforma sempre di più in realtà, grazie anche al lavoro incessante delle strutture per essere inclusive al 100%.


Gli hotel in Alto Adige: regione virtuosa

Pensiamo ad esempio all’Alto Adige, che al turismo accessibile ha anche dedicato un portale ufficiale: “Alto Adige per tutti”. Qui gli hotel da sempre sono attenti alle esigenze diverse di ciascun ospite. Ne è un esempio il Naturhotel Leitlhof di San Candido, in Alta Pusteria, nel cuore delle Dolomiti di Sesto, del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies e del Parco Naturale Tre Cime. L’accessibilità della struttura è elevata: dispone di due parcheggi, di cui quello ubicato di fronte all'entrata è più adatto alle persone con problemi di mobilità. La reception e l'ascensore sono a portata di mano. Il ristorante e il bar non si trovano sullo stesso piano della reception: sono però serviti agevolmente dall'ascensore. Con l'ascensore (140 x 105 cm) si raggiungono inoltre le belle e ampie camere che dispongono di una grande terrazza con vista su San Candido.

Sempre a San Candido troviamo il Post Hotel Tradition&Lifestyle, un edificio che ha oltre cent’anni, nel cuore della cittadina, ampliato e rinnovato più volte fino a trasformare una piccola pensione di tipo tradizionale in un hotel 4 stelle Superior dal gusto ricercato, pur mantenendone immutato il fascino, e il villaggio di montagna pensato per le famiglie, il Post Alpina – Family Mountain Chalets. In entrambe le strutture sia una parte delle camere sia anche le aree comuni sono accessibili a persone con disabilità.


Da San Candido a San Cassiano dove il Dolomiti Wellness Hotel Fanes oltre alle camere con bagni attrezzati per disabili ha un ascensore riservato che porta alla zona sauna.


Stessa attenzione per Hotel Meranerhof, un curato albergo a 4 stelle S nel cuore di Merano, con 65 camere, delle quali 2 doppie e una singola che sono appositamente allestite per persone con disabilità. Con un ampio ascensore (130 x 117 cm) si raggiungono facilmente le camere accessibili alle persone disabili: la camera singola è spaziosa e adatta a essere utilizzata in assoluta autonomia; la doppia ha il letto accostabile solo sul lato destro. Entrambi i bagni sono accessibili e perfettamente attrezzati di maniglioni di sostegno. Anche le docce sono in box comodo a pavimento e attrezzate di maniglione e seggiolino ribaltabile. La Suite (stanza da sogno) non è specificamente attrezzata per le persone disabili, ma dispone di alcune caratteristiche che la rendono molto interessante per una coppia anziana. La camera offre un ampio letto matrimoniale e un balcone con vista sul giardino. Il bagno presenta una comoda doccia in box a pavimento con sauna a vapore e gioco di luci colorate. I servizi interni dell'albergo, quali ristorante, bar, terrazza, sala conferenze sono agibili senza difficoltà. La zona wellness è raggiungibile tramite l'ascensore e una rampa posta nel corridoio d'ingresso. Il reparto wellness offre una piscina coperta con impianto kneipp e idromassaggio, una piccola area fitness, sauna, bagno turco e sala relax. Difficilmente godibile purtroppo il giardino, quest'ultimo è raggiungibile mediante una rampa di scale (sia dalla terrazza che dalla piscina), oppure accedendo dal parcheggio secondario, uscendo dalla reception e facendo tutto il giro dell'albergo (percorso in lieve pendenza).

Al Falkensteiner Hotel Kronplatz di Brunico (Bz) la lobby, il ristorante, il bar e la terrazza si trovano al piano terra e sono aree così spaziose da non avere ostacoli strutturali. La terrazza panoramica è accessibile tramite un ampio ascensore per poter permettere a tutti di godere della vista su Plan De Corones. Al piano terra, inoltre, si trova un bagno pubblico accessibile e privo di barriere architettoniche. Per un’esperienza a 360° nell’hotel il cliente con problemi motori potrà usufruire anche di tutte le sale per i trattamenti benessere, l'area hammam, le aree sauna e le sale relax, in quanto tutte facilmente accessibili.

 


Dall’hotel al maso accessibile

Ma per chi volesse provare un’esperienza ancora più autentica immergendosi a fondo nelle tradizioni montane? La soluzione arriva dai masi alto atesini del Gallo Rosso. Per ottenere il sigillo di qualità di maso "adatto per diversamente abili", deve rispondere ai specifici requisiti: avere ingressi con rampe utilizzabili senza problemi dalle persone in sedia a rotelle e senza l’aiuto di terzi; avere posteggi vicini all’entrata del maso, disposti in piano; avere vie e percorsi con pendenze non superiori all’8%; non avere buche, canali e fosse che possono limitare la libertà di movimento; avere porte e corridoi sufficientemente larghi, pavimentazioni antisdrucciolo e arredo rispondente alle esigenze dei disabili; avere interruttori della luce, prese e impianti telefonici facilmente accessibili; offrire la possibilità di aumentare il riscaldamento di 2-3°C oltre la temperatura ambiente; essere dotato di sufficiente spazio di movimento lungo i letti ed un’attrezzatura da cucina adeguata negli appartamenti per le vacanze e disporre di bagni e attrezzati.

 

Spiagge "libere": dall’Adriatico al Tirreno

Ma, anche se ci siamo voluti concentrare sulla montagna, vista la stagione, è bene ricordare che anche gli hotel e le strutture balneari non sono da meno. Pensiamo ad esempio al Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo che, con spiaggia annessa all’hotel, offre la sedia a rotelle per spiaggia. O all’Hotel Bolivar, a San Benedetto del Tronto, che in occasione del 50° anniversario della fondazione è stato trasformato in un albergo completamente accessibile grazie al Progetto Damaso: un sistema ricettivo integrato per facilitare la fruizione dei servizi dell’hotel, del ristorante e dello stabilimento balneare e un’architettura inclusiva che coniuga un’accessibilità trasparente a una nuova estetica dell’interior design.


Un altro fiore all’occhiello della Riviera Adriatica che si conferma la mecca indiscussa della vacanza per tutti (il portale info-alberghi.com, ad esempio, riporta nella sola Riviera Romagnola ben 217 alberghi accessibili). Dall’Adriatico al Tirreno: nella sezione “Turismo Senza Barriere” del sito di promozione turistica della Toscana si trovano schede descrittive per 1.384 strutture ricettive e 873 schede che illustrano cosa fare e cosa visitare.


Terme senza barriere

Dalla mare alle terme. Anche i centrali termali e le spa, infatti, si attrezzano per essere sempre più inclusivi.


La struttura di Bormio Terme non presenta barriere architettonice ed è possibile raggiungere il bordo vasca senza problemi. Tuttavia, per accedere alle vasche non sono previsti ausili oleopneumatici per l’ingresso in acqua. Lo stabilimento, inoltre, ha un reparto dedicato alla riabilitazione motoria in acqua termale ove le persone con difficoltà possono effettuare percorsi guidati da fisioterapisti appositamente formati. Alle Terme di Saturnia, invece, sono a disposizione elevatori per accedere alla vasca di acque sulfuree che sgorgano ininterrottamente da oltre tremila anni alla temperatura costante di 37 °C fin dalle pendici del monte Amiata. Gli ospiti di Abano Terme possono godere i benefici delle acque salsobromoiodiche e dei fanghi che hanno reso famosa località, soprattutto tra chi soffre di artrosi, malesseri legati all’invecchiamento e disturbi dell’apparato locomotore. Per le persone con disabilità motorie la struttura offre elevatori per l’accesso alle vasche, cabine apposite per le terapie termali e idromassaggi (in convenzione con il sistema sanitario nazionale) e camere ad alta accessibilità. Per chi vuole visitare le Alpi e unire alle cure l’area salubre di montagna, le Terme di Merano offrono, in un complesso di oltre 7mila metri quadri nel cuore della città, percorsi agevolati e un’area blu, con cabine e armadietti senza barriere, accesso diretto a piscina, sauna e bagno con doccia perfettamente attrezzato.


Monterosola, in cantina senza difficoltà

E per finire, in piena frenesia da enoturismo segnaliamo un'azienda vitivinicola virtuosa: Monterosola a Volterra, che coniuga gli ottimi vini a un’esperienza senza barriere: la torre di 5 piani ha un ascensore centrale che porta agilmente a tutti, compresa la cantina, le sale di degustazione e la terrazza sul tetto; all'ampio cortile si accede da un lungo viale d'ingresso pianeggiante, totalmente accessibile con sedia a rotelle. Anche l'Enoteca è accessibile così come il bagno principale e la sala degustazione rivestita in rovere ha sedili rimovibili per consentire l'accesso in sedia a rotelle alle stazioni di degustazione.


Perché alla fine “la disabilità esiste solo nella mente di chi la vede, perché non si cammina solo con le gambe. Se siamo liberi nella testa, possiamo affrontare qualsiasi viaggio”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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