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Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022

A causa del Covid il salone del vino di Verona non si svolgerà dal 20 al 23 giugno come da calendario. Le nuove date annunciate da Veronafiere sono 10-13 aprile. Anche nel 2020 l'edizione non si era svolta. L'organizzazione ha comunque annunciato che si farà OperaWine e un'edizione speciale ad ottobre di Vinitaly stesso

16 marzo 2021 | 18:05
Niente Vinitaly nel 2021 Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022
Niente Vinitaly nel 2021 Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022

Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022

A causa del Covid il salone del vino di Verona non si svolgerà dal 20 al 23 giugno come da calendario. Le nuove date annunciate da Veronafiere sono 10-13 aprile. Anche nel 2020 l'edizione non si era svolta. L'organizzazione ha comunque annunciato che si farà OperaWine e un'edizione speciale ad ottobre di Vinitaly stesso

16 marzo 2021 | 18:05
 

La 54ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, non si terrà neanche quest'anno (era in programma dal 20 al 23 giugno) ma è stata spostata dal 10 al 13 aprile del 2022. Dopo l'annullamento dell'anno scorso, deciso dopo numerosi tira e molla, anche quest'anno l'organizzazione ha dovuto abdicare. Troppe le incertezze, troppo alto il rischio di un flop gigantesco, impossibile mettere in campo una macchina enorme senza sapere quali saranno le condizioni epidemiologiche nel mondo tra 3 mesi.

Niente Vinitaly nel 2021 Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022

Niente Vinitaly nel 2021


Troppe incertezze, scelta di responsabilità
La conferma arriva dallo stesso Maurizio Danese, presidente di Veronafiere «Le attuali incertezze sullo scenario nazionale ed estero e il protrarsi dei divieti ci hanno indotto a programmare definitivamente la rassegna nel 2022. Si tratta di una scelta di responsabilità, ancorché dolorosa».

Le voci stavano già circolando nelle ultime settimane. Orgogliosamente Veronafiere cercava in tutti i modi di rassicurare aziende e affezionati sulle alte percentuali di poter mandare in scena il salone, ma le aziende stesse già storcievano il naso pensando a quanto sarebbe stato difficile garantire la partecipazione e a quanto triste sarebbe stato un Vinitaly a metà, con mascherine e poca voglia di fare festa.

Maurizio Danese Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022
Maurizio Danese


Il "no" di Villa Franciacorta
Tra le cantine che più si erano esposte "contro", Villa Franciacorta. “Villa Franciacorta - era stato annunciato in una nota ufficiale - ritiene di non essere presente con una propria postazione all’interno del prossimo Vinitaly, le cui date sembrano fissate per il prossimo giugno salvo diverse indicazioni da parte dell’ente fieristico veronese. Tra gli obiettivi della presenza di un’azienda, con un proprio stand, al Vinitaly, c’è sempre stato il piacere di incontrare il pubblico, di fare network, di accogliere gli ospiti nella propria postazione e di avviare con essi un dialogo, un confronto, che nasce dal piacere di conoscersi, di degustare insieme, di commentare questo o quel millesimo, di condividere emozioni. Nelle attuali condizioni, questo “network”, che è un mix di convivialità, piacere, passione e empatia, non è possibile né lo sarà entro breve tempo. Anche per questo preferiamo non esserci”.

Sì ad OperaWine
Veronafiere però non ha voluto lasciare scoperto il calendario. «Confermiamo OperaWine - ha detto il ceo di Veronafiere, Giovanni Mantovani - con presenza di Wine Spectator e delle top aziende del settore individuate dalla rivista americana per il decimo anniversario dell’iniziativa che rimane in programma il 19 e 20 giugno prossimo a Verona. L’evento, tutto declinato alla ripartenza del settore, grazie alla partecipazione di stampa e operatori nazionali e internazionali farà anche da collettore e traino a tutte le aziende del vino che vorranno partecipare a un calendario b2b che Veronafiere sta già approntando».

Operawine sarà preceduta, sempre a giugno, dal Vinitaly Design international packaging competition (11 giugno) e da Vinitaly 5 Stars Wine The book (dal 16 al 18). Mentre la Vinitaly international Academy (21-24 giugno) chiuderà gli eventi estivi in presenza.

Per Vinitaly un'edizione speciale a ottobre
E non è tutto. Tra le novità anche un evento eccezionale di promozione a forte spinta istituzionale a ottobre prossimo e che traghetterà il settore alla 54ª edizione di Vinitaly nel 2022. Prosegue Mantovani: «Si tratta di Vinitaly-edizione speciale, una manifestazione rigorosamente b2b che segnerà la ripresa delle relazioni commerciali nazionali e internazionali in presenza a Verona dal 16 al 18 ottobre».

«Vogliamo mantenere viva l'attenzione del mondo sul vino italiano, uno degli ambasciatori più significativi del Made in Italy - afferma, presidente di Ice Agenzia, Carlo Ferro - le iniziative messe in campo da Veronafiere per mantenere il file-rouge tra Vinitaly 2019 e 2022, con l’edizione di Vinitaly-edizione speciale e le altre manifestazioni che faremo insieme hanno questo obiettivo".

Le reazioni del mondo del vino
Tante le reazioni rammaricate, ma comprensive, degli addetti ai lavori. «Prendiamo atto della decisione di posticipare la 54ª edizione di Vinitaly al 2022 – afferma il coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza cooperative agroalimentari, Luca Rigotti –. Una scelta certamente non facile ma che, alla luce dell’attuale situazione sanitaria, è in linea con quanto auspicato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane-Agroalimentare. Accogliamo con favore, inoltre, le altre iniziative di promozione proposte da Veronafiere per i prossimi mesi: l’aspettativa è poter entrare finalmente in una fase caratterizzata da un maggiore livello di sicurezza e da minori incertezze per il comparto vitivinicolo, condizioni necessarie anche per poter rilanciare, grazie all’esperienza ed alla competenza di Veronafiere, il settore vitivinicolo a livello internazionale».

Riccardo Cotarella Vinitaly non si fa. La 54ª edizione ad aprile 2022
Riccardo Cotarella


Per il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella «la decisione assunta da Veronafiere di posticipare al 2022 la 54ª edizione di Vinitaly va nella direzione suggerita dalla filiera del vino, ma soprattutto tiene conto del perdurare di una situazione di grave difficoltà generata dall'emergenza pandemica, che non ha ancora trovato una risposta risolutiva nella vaccinazione. Una scelta di responsabilità che condividiamo ampiamente, così come siamo pronti a sostenere le altre iniziative, annunciate da Veronafiere e messe in calendario sia per il prossimo giugno, che per l'ottobre. È necessario da parte del mondo del vino farsi trovare pronto al giorno della ripartenza dei mercati e quindi è molto importante tenere alta l'attenzione anche con manifestazioni capaci di creare relazioni nazionali e internazionali e interesse verso il nostro settore. Ma ancora più importante sarà il sostegno che il governo italiano e l'Europa sapranno mettere in campo a favore dell'intero agroalimentare che, dopo oltre un anno di pandemia, sta accusando il peso della crisi al pari degli altri settori dell'economia nazionale».

«Siamo a fianco di Veronafiere per continuare a sostenere il settore, tutte le aziende e i produttori che ogni giorno contribuiscono a rendere il vino una delle eccellenze del Made in Italy riconosciuta in tutto il mondo – dice presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino –. La pandemia ancora morde e costringe a un ulteriore rinvio degli eventi in presenza, ma siamo pronti a lavorare insieme al Vinitaly per supportare, in questa fase difficile, un comparto prezioso per l’agroalimentare con una produzione del valore di circa 12 miliardi di euro e una reputazione imbattibile».

«Lo spostamento del Vinitaly è un atto dovuto per consentire la partecipazione anche degli operatori stranieri e sostenere il successo del prodotto agroalimentare made in Italy più esportato nel mondo dove, nonostante la pandemia, il vino ha fatturato 6,3 miliardi di euro nel 2020» afferma il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare l’importanza del programma dei prossimi appuntamenti di Veronafiere a partire da OperaWine.

«La decisione di Veronafiere, benché dolorosa, va nella giusta direzione – commenta presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti –. Apprezziamo in particolare la capacità di resilienza e di proposta variegata in un momento molto difficile per il comparto vino. Confagricoltura dà pieno appoggio a Veronafiere e all’intero settore fieristico agroalimentare nazionale. Siamo convinti che occorra sostenere la validità del sistema italiano ed evitare pericolose aperture ad altre realtà internazionali. Riteniamo inoltre che la Fiera di Verona, con le sue attività e il Vinitaly, sia un validissimo strumento di promozione e di immagine per tutto il comparto vitivinicolo italiano. Auspichiamo pertanto di ripartire a pieno ritmo nel 2022, dando ampio risalto alle iniziative in programma da oggi fino alla prossima edizione del Vinitaly, insieme alle nostre imprese che fanno grande nel mondo l’Italia del vino».

Per il presidente di Copagri, Franco Verrascina, «la scelta di Veronafiere, seppure dolorosa, conferma la serietà dell’ente fieristico e la volontà di sostenere i viticoltori al meglio in questo momento critico. Ci mettiamo a disposizione per collaborare ed essere al fianco di Veronafiere nel programmare sia la 54ª edizione di Vinitaly che per l’evento speciale di ottobre, dando un segnale al mondo vitivinicolo per la promozione e valorizzazione dei grandi vini italiani».

«È un grande dispiacere l’annuncio del rinvio, ma la realtà della pandemia non lascia spazio ad ipotesi alternative: abbiamo difficoltà a programmare viaggi e contatti, avremmo difficoltà nell’accogliere gli ospiti negli stand – afferma Sandro Boscaini, presidente di Federvini – ma il secondo rinvio amplia il vuoto che Vinitaly lascia. Abbiamo necessità di contatti internazionali, abbiamo necessità di presentare i nostri prodotti e restare in contatto con il grandissimo numero di operatori nazionali ed internazionali che affluivano a Verona. Siamo certi che l’esperienza e la professionalità di Vinitaly, con l’aiuto di ICE Agenzia, possano essere di grandissimo aiuto per le nostre Imprese, con formule e proposte da studiare rapidamente insieme».

«Comprendiamo e condividiamo le ragioni che hanno portato Veronafiere al rinvio della manifestazione di riferimento per il vino italiano – spiega il presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), Ernesto Abbona –. Riteniamo però che sia fondamentale in questo difficile momento tenere acceso il motore della promozione e perciò appoggiamo l’intenzione di Vinitaly di sostenere il settore anche nel corso di quest’anno attraverso l’organizzazione di eventi mirati in favore del business e dell’immagine internazionale del vino tricolore».

«Non posso che rimarcare il dispiacere di dover rinunciare anche quest’anno al Vinitaly, la principale manifestazione di riferimento del settore vinicolo italiano – commenta il presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro –. Una manifestazione ricca di eventi, rassegne, degustazioni e workshop mirati all'incontro degli espositori con gli operatori del settore nazionali ed internazionali, che ha contribuito al successo del vino italiano nel mondo ricordando che il settore enologico è uno dei pilastri del successo del made in Italy nel mondo. Chiediamo al Governo di considerare il grande danno economico che questa decisione comporta e di prevedere aiuti concreti per mantenere alta la competitività internazionale del nostro settore fieristico».

Il sottosegretario Centinaio: un sacrificio per ripartire più forti
«Una scelta dolorosa, ma purtroppo necessaria. Speravamo tutti fino alla fine che Vinitaly si potesse fare in presenza per dare un importante segnale di fiducia al settore, attraverso il più importante evento fieristico del vino. I contratti si firmano guardandosi in faccia, e il Vinitaly serve anche a questo». Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio commentando la decisione di rimandare il Vinitaly. «Se questa decisione servirà per poter ripartire in tutta sicurezza e senza più stop il mondo del vino resisterà. Come sottosegretario al Mipaaf farò di tutto per sostenere le filiere che stanno subendo crisi generate dalla pandemia. Guardiamo con fiducia all'evento straordinario previsto ad ottobre, sperando che possa segnare una vera ripartenza per uno degli ambasciatori simbolo del Made in Italy nel mondo e che ci permetterà di lasciare finalmente alle spalle le difficoltà e i sacrifici di quest’anno».

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