«15 milioni di bottiglie di Pinot nero tra spumanti e rossi fermi, quasi 3mila ettari (che presto diventeranno 4mila) coltivati con questa nobile uva: l'Oltrepò Pavese, diventata la seconda zona al mondo, seconda solo alla Borgogna, per superficie dedicata al Pinot nero, sta investendo in ricerca, tecnica enologica, marketing, per favorire un miglioramento qualitativo che faranno sempre più di questo distretto vitivinicolo un punto di riferimento mondiale». Luca Daniel Ferrazzi (a sinistra nella foto, insieme a Carlo Alberto Panont), assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, commenta il suo incontro con il mondo vitivinicolo dell'Oltrepò in occasione del 'Pinot nero day”, organizzato dal Consorzio di tutela vini Oltrepò per confrontarsi sulla situazione attuale e presentare le strategie future di quello che con i suoi 13.200 ettari vitati è il più grande distretto vitivinicolo lombardo (terzo in Italia), che punta sul Pinot nero per aumentare e valorizzare le sue produzioni di spumanti metodo Classico Docg e di rossi di grande pregio.
«Gli sforzi messi in campo in questi anni dal sistema vitivinicolo dell'Oltrepò e più in generale della Lombardia - ricorda Ferrazzi - stanno traducendosi in risultati qualitativi sempre più riconosciuti sia dagli esperti sia dai consumatori, premiando la lungimiranza di un territorio che sta lavorando bene. Il riconoscimento della Docg allo Spumante metodo Classico Pinot nero, che ha fatto il suo esordio con la vendemmia 2007 e del quale nel 2010 potremo finalmente apprezzare la qualità, è solo una delle testimonianze di questa crescita. Un percorso che, unito alla valorizzazione di quest'uva per la produzione di grandi vini rossi, delinea sempre di più il ruolo dell'Oltrepò nel panorama enologico».
In occasione dell'incontro con i produttori, Ferrazzi ha anche tenuto a battesimo la pubblicazione della 'Guida all'utilizzo della Denominazione di origine Pinot nero in Oltrepò Pavese”, la più importante pubblicazione scientifica sul Pinot nero mai realizzata in Italia, che in questi giorni sarà fornita agli oltre 3mila produttori dell'Oltrepò. «Uno strumento che riteniamo indispensabile - dichiara Livio Cagnoni, presidente di Ascovilo (Associazione consorzi vini Lombardia) - per supportare i nostri produttori con il più completo e autorevole testo scientifico che analizza il nostro territorio, le caratteristiche dei terreni e del clima, ma, soprattutto, svela tutti i segreti per ottenere dal Pinot nero punte di eccellenza. La sfida sarà quella di crescere ulteriormente, portando presto da 15 a 20 milioni le bottiglie prodotte».
Durante la giornata, Ferrazzi ha visitato a Torrazza Coste il polo vitivinicolo di Riccagioia. «Un'azienda che - come ricorda il presidente di Ersaf Roberto Albetti - è prossima a diventare un centro regionale di ricerca, sperimentazione e formazione aperto a tutta la filiera vitivinicola lombarda, sulla quale la Regione Lombardia ha investito 9 milioni di euro e che rappresenta l'esempio di uno sforzo teso alla razionalizzazione delle risorse e al gioco di squadra, dapprima tra Regione Lombardia e i suoi enti delegati, nel prossimo futuro, proprio qui, con il mondo produttivo».
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