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Radicchio di Verona Igp - SCHEDA

 
01 gennaio 2013 | 10:00

Radicchio di Verona Igp - SCHEDA

01 gennaio 2013 | 10:00
 

Caratteristiche
Il “Radicchio di Verona” Igp ha foglie sessili, intere, con margine privo di frastagliature e piegate a doccia verso l'alto. Ha la tipica colorazione rosso scura intensa con nervatura principale delle foglie di colore bianco, particolare croccantezza delle foglie e sapore leggermente amarognolo. Si distingue in “tipo precoce” e “tipo tardivo”. La produzione è ottenuta da piante appartenenti alla famiglia delle Compositae, genere Chicorium, specie inthybus. Il “Radicchio di Verona” Igp viene commercializzato con una piccola parte apprezzabile della radice (fittone) di lunghezza non superiore a 4 cm e di diametro proporzionale alle dimensioni del cespo stesso.



Zona di produzione
La zona di produzione del “Radicchio di Verona” Igp ricade nell'ambito delle province di Verona, Vicenza e Padova, e in particolare nell'intero territorio dei seguenti comuni.

  • Provincia di Verona: Trevenzuolo, Salizzole, Nogara, Concamarise, Sanguinetto, Cerea, Casaleone, Legnago, Minerve, Roveredo di Guà, Cologna Veneta, Veronella, Arcole, Zimella, Isola della Scala, Bovolone, Bevilacqua, S. Pietro di Morubio, Roverchiara, Gazzo Veronese, Sorgà, Erbè, Oppeano, Isola Rizza, Albaredo d'Adige, Pressana, Villa Bartolomea, Castagnaro, Terrazzo, Boschi S.Anna, Angiari, Bonavigo.
  • Provincia di Vicenza: Asigliano Veneto, Pojana Maggiore, Noventa Vicentina, Campiglia dei Berici, Agugliaro, Sossano, Villaga, Albettone, Orgiano, Alonte, Lonigo, Barbarano Vicentino, San Germano dei Berici.
  • Provincia di Padova: Casale di Scodosia, Castelbaldo, Masi, Megliadino S. Fidenzio, Megliadino S. Vitale, Merlara, Montagnana, Ospedaletto Euganeo, Saletto, S: Margherita d'Adige, Lozzo Atesino, Urbana.

Riferimenti storici
Il “Radicchio di Verona” vanta una reputazione antica e consolidata. Le prime vere coltivazioni destinate al mercato risalgono ai primi del Novecento, anche se presenti già alla fine del Seicento negli orti cittadini. La presenza è ricordata nell'inchiesta agraria Jaccini (vol. 5, tomo 1, 1882). All'epoca veniva coltivato nell'alta pianura veronese negli interfilari delle piante da frutto e della vite. Al “Radicchio di Verona” si fa riferimento già nella monografia della provincia di Verona - regio prefetto conte Luigi Sormano Moretti-Firenze 1911.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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