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Enoturismo, una nuova stagione girando per vigneti in bicicletta

Le prospettive per i turisti su due ruote si fanno interessanti, tanto che l'Enit-Ente nazionale del turismo ha deciso di raddoppiare il suo impegno nel ciclismo e sarà partner al Giro d’Italia e al Giro-E. Un trend importante, considerando sia l'impatto del turismo italiano sul Pil, sia le preferenze degli stranieri in vacanza in Italia.

di Emanuele Bottiroli
11 ottobre 2020 | 08:30
Enoturismo, una nuova stagione 
girando per vigneti in bicicletta
Enoturismo, una nuova stagione 
girando per vigneti in bicicletta

Enoturismo, una nuova stagione girando per vigneti in bicicletta

Le prospettive per i turisti su due ruote si fanno interessanti, tanto che l'Enit-Ente nazionale del turismo ha deciso di raddoppiare il suo impegno nel ciclismo e sarà partner al Giro d’Italia e al Giro-E. Un trend importante, considerando sia l'impatto del turismo italiano sul Pil, sia le preferenze degli stranieri in vacanza in Italia.

di Emanuele Bottiroli
11 ottobre 2020 | 08:30
 

La nuova frontiera dell’enoturismo passa dalle due ruote, a partire da quelle a pedalata assistita che rendono piacevole e rigenerante anche ai non atletici il viaggiare tra città, vigneti e piccoli borghi. Il ciclismo può essere uno straordinario strumento per raccontare al mondo l’Italia e la sua bellezza. Non è un caso se Enit - Ente nazionale del turismo, raddoppia il suo impegno nel mondo del cicloturismo e quest’anno sarà partner al Giro d’Italia oltre che del Giro-E, quello riservato alle bici a pedalata assistita, con una massiccia campagna per promuovere il turismo in Italia.

Su due ruote, tra piccoli borghi e cantine - Enoturismo, una nuova stagione girando per vigneti in bicicletta

Su due ruote, tra piccoli borghi e cantine

Già protagonista con un proprio team al Giro-E 2019, Enit nel 2020 firma una serie di contenuti video che daranno visibilità alle località toccate dalla Corsa Rosa, che tra il 3 e il 25 ottobre attraversa l’Italia da Monreale a Milano, sulle tv di tutto il mondo. Sui canali digitali e social del Giro, sono trasmessi video video che presenteranno il territorio attraversato quel giorno dal Giro d’Italia.

Confermata anche la presenza del team Enit al Giro-E, l’evento organizzato da Rcs Sport, sulle strade e nei giorni del Giro d’Italia con le bici a pedalata assistita. Enit parteciperà con un proprio team di ciclisti non professionisti, composto - a rotazione sulle 20 tappe - da 20 partecipanti fra giornalisti, influencer, blogger, instagrammer e operatori turistici selezionati dalle 28 sedi estere Enit in tutto il mondo e provenienti dai seguenti Paesi: Francia, Germania, Uk, Spagna, Olanda, Polonia, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Irlanda, Svizzera, Austria e Italia. L’obiettivo è raccontare le eccellenze italiane, promuovere il turismo sostenibile ed esportare la conoscenza anche dei territori meno noti. Il capitano del team Enit sarà Max Lelli, ex ciclista professionista su strada italiano.

«La partecipazione di Enit al Giro ha un significato particolare. L'ente che ha compiuto 101 anni ha la stessa età del Giro d'Italia - dichiara il direttore Enit Giovanni Bastianelli - Un appuntamento che segna la ripartenza della promozione dell’Italia nel mondo e consente di mostrare il territorio italiano in modalità slow. La bici è un modo straordinario per scoprire l’Italia. Piace la vacanza attiva, fare movimento anche quando si è in vacanza. E piace soprattutto agli stranieri: il 61% dei cicloturisti che percorrono l’Italia viene dall’estero. La bici è un’opportunità straordinaria per il turismo italiano».

Giovanni Bastianelli - Enoturismo, una nuova stagione girando per vigneti in bicicletta
Giovanni Bastianelli

Oltre all’impegno con il proprio team, quest’anno Enit sponsorizzerà la Maglia Arancione del Giro-E (classifica Regolarità) e sono previste forme di collaborazione con le Regioni coinvolte, momenti istituzionali in cui i testimonial appartenenti al team Enit verranno coinvolti in visite turistiche, cene tipiche ed eventi, allo scopo di immergere i testimonial nella cultura e tradizioni italiane. È previsto anche il posizionamento di una mongolfiera brandizzata "Italia - beauty to treasure" a Rimini, lungo gli ultimi chilometri della 10ª tappa del Giro-E.

Il turismo italiano, che pure sta vivendo un 2020 non roseo a causa della pandemia e del lockdown, concorre all'economia più di Francia e Spagna. Il contributo diretto del turismo all'economia italiana nel confronto internazionale in termini economici (mantenendo fermo il Pil nazionale totale economia 2019) diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 (3,2% del Pil) rispetto al 2019 (5,7% del Pil). Sebbene significativo, questo calo è inferiore a quello di molti altri Paesi: 4,5% la Francia, -3,1% la Spagna. «La flessibilità del nostro sistema di offerta compensa parzialmente la riduzione dei flussi stranieri grazie alla capacità dei nostri operatori di attrarre sia il mercato domestico», dichiara il presidente Enit Giorgio Palmucci.

«In effetti - prosegue - il contributo diretto del turismo in Italia all'economia in generale si riduce di poco meno della metà, rispetto a più della metà per tutti gli altri Paesi selezionati. L’analisi delle prenotazioni aeroportuali da settembre fino a novembre nel confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, rileva in Italia 49.588 prenotazioni a settembre, 43.501 a ottobre e a novembre di 18.538 prenotazioni, per un totale di 162.083 prenotazioni aeroportuali da agosto a novembre, grazie alla migliore performance prevista per settembre e ottobre. Nel complesso tra agosto e novembre sono 170.587 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per la Spagna e 154.873 per la Francia, su cui l’Italia ha un vantaggio competitivo».

Giorgio Palmucci - Enoturismo, una nuova stagione girando per vigneti in bicicletta
Giorgio Palmucci

Dagli ultimi aggiornamenti si prevede che i visitatori internazionali pernottanti diminuiranno del -58% (37 milioni di visitatori) nel 2020. Il numero dei pernottamenti diminuirà di 126 milioni rispetto al 2019. Sul mercato domestico è confermato il trend discendente del -31% (16 milioni di visitatori); i pernottamenti domestici si prevedono inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019. I mercati di prossimità restituiscono la seguente fotografia del turismo. Attraverso 4.500 contatti per individuare il campione valido di 1.500 vacanzieri all’estero, tra francesi, tedeschi e britannici è emerso che per le future vacanze in Italia i Paesi di prossimità come Francia, Germania e Uk si orienteranno su varie combinazioni di prodotto. I francesi e i britannici su cultura, vacanza gourmand e mare; i tedeschi il mare si abbina alla cultura e al relax. Interessante per i turisti britannici anche il folklore e la vacanza sociale in gruppi. Tra le esperienze interessanti per i turisti britannici anche la tradizione ed il folclore e la vacanza sociale.

Tra le destinazioni che vorrebbero visitare ci sono le bellezze toscane (69%) con in testa Firenze e Pisa, quelle lombarde (65%) con Milano e il lago di Como, il Lazio (63%) con Roma (61%), il Veneto (62%) con Venezia e le altre città venete e la Campania (60%) con Napoli, le zone archeologiche, Ischia e Capri. Quella futura in Italia sarà una vacanza di coppia o in famiglia con i bambini per tutti, in media in gruppo di 3-4 persone, di durata di 9-10 notti. Si tratterà di una vacanza tutto compreso per il 50% dei britannici, il 30% dei tedeschi ed il 29% dei francesi. L’alloggio per la futura vacanza in Italia sarà in hotel 4 o 5 stelle per i turisti da Uk (45%), 3 stelle per i francesi (34%). Tra chi utilizzerà le abitazioni private i tedeschi (25%) in particolare in affitto (21%).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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