I dazi saranno quindi, a breve realtà. La lista è stata resa ufficiale, ma non finisce qui: l'amministrazione Trump ha minacciato infatti di avvalersi della regola del carosello, vale a dire la possibilità di modificare periodicamente la lista dei dazi e la percentuale. Per precisione, questo sarà possibile dopo i primi 120 giorni e successivamente ogni 180 giorni, aumentando così il grado di incertezza per gli Stati membri Ue.
Donald Trump (foto: Il Fatto Quotidiano)
Un focus sull'impatto dei dazi Usa e sulle misure di compensazione necessarie in sede europea sarà affrontanto al Forum internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con The European House - Ambrosetti, a Villa d'Este a Cernobbio.
La lista dei prodotti italiani colpiti l'abbiamo già pubblicata ed è ormai definitiva. Comprende prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Gorgonzola, il Pecorino e altri prodotti lattiero-caseari; poi salami, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori (come amari e limoncello). Si salvano gli elementi base della Dieta mediterranea come l'olio extravergine d'oliva, le conserve di pomodoro, la pasta e il vino, ma anche la mozzarella di bufala campana e i prosciutti di Parma e San Daniele.
Leggi i nostri pezzi mirati su:
- Liquori - Federvini (clicca qui)
- Parmigiano Reggiano Dop - Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio (clicca qui)
- Asiago Dop - Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio (clicca qui)
- Grana Padano Dop - Nicola Baldrighi, presidente del Consorzio (clicca qui)
- Pecorino Romano Dop - Salvatore Palitta, presidente del Consorzio (clicca qui)
Oltre all'agroalimentare italiano, chiaramente, i dazi non hanno risparmiato i prodotti di altri Paesi Ue - con misure differenziate, che, secondo la Coldiretti, testimoniano la volontà degli Usa di dividere l'Ue. Nel caso della Francia il dazio colpisce principalmente il settore dei vini fermi e dei formaggi, mentre in Spagna soprattutto l'olio d'oliva e i vini, in Germania riguardano gli alcolici, mentre in Irlanda sia liquori come il whisky sia carni suine.
«La pubblicazione della black list sul registro federale Usa rende più urgente l’attivazione di forme di sostegno ai settori più duramente colpiti come richiesto per prima dalla Coldiretti ed ora condiviso a livello nazionale e comunitario», ha affermato il presidente della Coldiretti
Ettore Prandini.