Ricicli e sostenibilità guidano sempre di più i trend del food packaging. Il consumatore stesso è diventato sempre più attento ai materiali di imballaggio e confezionamento, premiando i brand che utilizzano packaging 100% ecosostenibili. Secondo una ricerca Nielsen, il 66% dei consumatori è disposto a spendere una cifra più alta per un prodotto con un confezionamento riciclabile, mentre il 51% dei millennials cerca sul pack le certificazioni di sostenibilità e la provenienza dei materiali che lo compongono. Un’altra tendenza in crescita è il food pack plastic free: la plastica viene sostituita con materiali biodegradabili. Dalle materie plastiche a base di alghe alla pellicola trasparente di canapa, le alternative possibili con cui confrontarsi sono molteplici.
Sono sempre di più le aziende che puntano ad un packaging green
La designer italiana Emma Sicher, ad esempio, ha unito i rifiuti alimentari con batteri e lieviti per creare imballaggi usa e getta, nel tentativo di fornire un'alternativa sostenibile alla plastica. Il suo progetto chiamato “from peel to peel” (da buccia a buccia) è una nuova soluzione per creare dei packaging eco-friendly. Il suo studio prevede che i food pack e i contenitori vengano prodotti fermentando la cellulosa microbica e creando una cultura simbiotica di batteri e lieviti con avanzi di frutta e verdura.
Molte grandi aziende stanno impegnandosi su questo fronte. Guinness, nel 2020, lancerà il nuovo pack multilattina completamente riciclabile. Gli anelli di plastica, solitamente usati per tenere insieme le lattine, verranno sostituiti da un nuovo pack in cartone biodegradabile. Si stima che questa scelta permetterà di ridurre l’utilizzo di plastica di più di 400 tonnellate all’anno. Anche Corona è molto sensibile a questo tema: dopo aver lanciato il progetto Corona x Parley con l’obiettivo di ripulire le spiagge e gli oceani di tutto il mondo dai rifiuti di plastica, il noto brand messicano di birra eliminerà la plastica dal six-pack, sostituendola con materiali eco-compatibili. Gli anelli, in via sperimentale, saranno realizzati con fibre vegetali biodegradabili, utilizzando un mix di scarti di sottoprodotti e materiali compostabili. Il progetto di sperimentazione inizierà nel 2020 presso la sede principale del brand, in Messico, a Tulum.
Anche Veuve Cliquot sta andando verso questa direzione: l’azienda ha creato Naturally Clicquot, il primo packaging ecosostenibile nella storia dello Champagne. Le bottiglie sono confezionate in un pack biodegradabile, riciclabile e isotermico a base di fecola di patate. È tenuto insieme da Velcro in modo che i consumatori possano riutilizzare la confezione per altre bevande. Questi esempi di innovazione sono la risposta ad un mercato che sta cambiando. Le aziende che hanno optato per una scelta green e sono in grado di veicolarla in maniera chiara e tracciabile hanno creato un valore aggiunto al loro prodotto ed il mercato le sta già premiando.
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