La diagnosi su un ragazzo inglese che per anni ha assunto una dieta fatta di patatine fritte, salsicce e prosciutto. Malnutrito e carente di vitamina B12, vede solo di lato. A questo stadio la malattia non è più curabile. Pochi giorni fa il ricovero in ospedale dell'influencer Chiara Nasti che aveva dichiarato di non bere acqua da tre anni.
Per anni i suoi pasti sono stati a base di patatine fritte o confezionate e salumi. Nient’altro, ogni tanto del pane bianco, ma niente frutta né verdura. E così a un diciassettenne inglese, residente dalle parti di Bristol, è stata ora diagnosticata la perdita irreversibile della vista.
Patatine, salumi e fritti, la dieta del 17enne inglese
Troppo cibo spazzatura e una carenza di vitamina B12 lo hanno portato ad avere punti ciechi proprio nel mezzo dell’occhio. Il giovane, dunque, non potrà mai guidare e incontrerà per sempre difficoltà a leggere, guardare la tv e persino a distinguere i volti. Quel che gli è rimasta è la vista laterale, che gli permette, se non altro, di camminare. Tuttavia la malattia è arrivata a uno stadio tale che non solo non è più curabile, ma è così grave da poter definire questo paziente “cieco”.
I primi sintomi risalgono a circa tre anni fa, quando il ragazzo, allora solo quattordicenne, andò dal medico perché si sentiva sempre molto stanco. Il dottore lo invitò ad assumere degli integratori, proprio per la carenza di vitamina B12 che già ai tempi gli era stata riscontrata. Lui però smise presto di prenderli, proseguendo nel contempo nella sua dieta scriteriata. Ora il danno neurologico è conclamato e il timore dei medici è che non possa più riacquistare la vista. «La sua dieta era essenzialmente una porzione di patatine - ha spiegato la dottoressa
Denize Atan alla Bbc - prese ogni giorno nel vicino negozio di fish and chips. Era anche solito fare uno spuntino sempre con patatine Pringles e talvolta fette di pane bianco e occasionali fette di prosciutto e mai frutta e verdura».
Solo pochi giorni fa
Chiara Nasti, l'influencer che ha dichiarato di non bere acqua da tre anni, preferendo la Coca Cola, è stata ricoverata con forti dolori di stomaco.