Nelle cucine casalinghe cambiano le tradizioni: a pranzo e a cena non più una pietanza unica per tutti i componenti della famiglia, ma ognuno sceglie quella che preferisce. Il cosiddetto “menu a la carte” formato famigliare lo sceglierebbero 2 nuclei su 3 come conseguenza di gusti, intolleranze o stili di vita personali.
Le famiglie italiane che si ritrovano a casa a mangiare
cambiano dunque le loro abitudini e ad ogni componente spetta il suo piatto. A dire addio alla pietanza unica per tutti durante lo stesso pasto - secondo una ricerca di Lagostina, storica azienda italiana leader nella produzione di pentole a pressione e pentolame in acciaio inossidabile, condotta su 1.200 italiani in tutta la Penisola - sono 2 famiglie italiane su 3.
Pranzo in famiglia, cambiano le abitudini
Tra i motivi principali: esigenze dietetiche diverse dovute allo stile di vita (56%), intolleranze (19%) o semplicemente per gusto (25%). Un punto fermo tuttavia resta: nonostante i regimi alimentari diversi, l’82% delle famiglie dichiara di consumare ancora il pasto insieme almeno una volta al giorno.
Altra rivoluzione è quella che riguarda chi si mette ai fornelli che non sono più regno indiscusso della mamma, ma nel 47% dei casi è una responsabilità condivisa da entrambi i genitori e, in 1 casa su 3, anche i figli partecipano alla preparazione dei pasti.
Tuttavia, con il diffondersi dei nuovi stili di vita e alimentari dettati spesso da orari frenetici, lavoro e impegni, gli italiani hanno sempre meno tempo a disposizione per cucinare. In media, infatti, sono solo 37 i minuti che dedichiamo alla preparazione dei pasti, come evidenziato da una recente ricerca Fipe.