«In questo primo anno al Mipaaft abbiamo dato molte risposte alle istanze che ci venivano dal mondo dell'agricoltura e del turismo»: così il Ministro Gian Marco Centinaio, che però aggiunge «C'è ancora molto da fare, tante le priorità in elenco».
«Continueremo a lavorare - ha proseguito - per promuovere il Sistema Italia perché è un brand che funziona sia nell'agroalimentare che nel comparto turistico. Ma ora comincia la fase due, con programmazione e proposte costruttive, anzitutto affrontando le priorità: un tavolo di confronto su tutte le problematiche del mondo agricolo e, nel turismo, la lotta all'abusivismo attraverso il codice identificativo e la classificazione per le strutture ricettive».
Gian Marco Centinaio
È un bilancio positivo quello che ha tracciato il Ministro
Gian Marco Centinaio sul primo anno del suo Ministero durante la conferenza stampa "Un anno di Mipaaft, tra agricoltura e turismo", insieme ai sottosegretari Franco Manzato e Alessandra Pesce. Dopo aver sottolineato come sia stato un momento importante il passaggio del turismo dall'ambito della cultura a quello dell'agricoltura, ha fatto il punto sui risultati raggiunti soprattutto in agricoltura.
«È il settore che è cresciuto di più - ha detto - e che dimostra che stiamo lavorando bene. Necessario tuttavia agire in sinergia con le regioni, con le associazioni di categoria e con coloro che vivono il territorio». Sul primo problema affrontato al suo insediamento al dicastero,
la Xylella, ha espresso soddisfazione per lo sblocco di 150 milioni di euro destinati alla rigenerazione nelle zone infette della Puglia grazie al decreto Emergenze Agricoltura. «Il mondo agricolo ha potuto lavorare così più velocemente - ha detto- e non ci sono più scuse.
Ogni rallentamento non è più imputabile al Mipaaft. Inoltre chiederemo altri fondi ai commissari europei».
Un altro motivo di soddisfazione per il Ministro è stata la vertenza sul latte ovino in cui non è stato facile far incontrare interessi diversi. «Dopo un confronto serrato tra le parti - ha detto - i
29 milioni messi a disposizione hanno consentito al settore di ripartire e puntare ad una riforma. Le nostra proposte non economiche ma strutturali sono state viste da tutte le parti come le più concrete».
Grazie al Decreto Enoturismo le aziende vitivicole hanno a disposizione più strumenti
Sul vino, settore trainante dell'agricoltura, il decreto Ocm, il testo unico e il
registro telematico hanno riscosso l'approvazione dei produttori. «Il vino deve diventare in Italia un punto di forza - ha detto il Ministro - e una superpotenza mondiale anche nel settore dell'enoturismo. Dobbiamo imparare dalla Francia che su questo prodotto creano pacchetti in cui entrano la gastronomia, le famiglie del territorio, le tradizioni, la storia e la cultura. Grazie al nostro
Decreto Enoturismo le aziende vitivicole hanno a disposizione strumenti per le attività di accoglienza, divulgazione e degustazione». Con il provvedimento il turismo in cantina viene equiparato all'attività agrituristica anche dal punto di vista fiscale.
Anche del settore grano è stato tacciato un bilancio positivo, con l'unione allo stesso tavolo dei protagonisti della filiera, produttori e trasformatori, agricoltura e industria. Ci sono stati aiuti agli agricoltori, 20 milioni per i contratti di filiera e il sostegno all'export. Per il riso, inoltre, insieme alle associazioni di categoria, si è lavorato per
ripristinare i dazi sui risi asiatici. Attenzione inoltre ai settori montano, forestale, olivicolo-oleario e agrumicolo.
Sul settore ippica, inoltre, il Ministro ha auspicato la revisione dell'intera normativa. Per Centinaio il nostro agroalimentare a tutela dei consumatori italiani e stranieri e degli stessi agricoltori, deve sinonimo di qualità. «A questo puntano i nostri controlli - ha detto - ben 58.098 nel 2018 in collaborazione con i Carabinieri per la tutela agroalimentare e la Guardia Costiera. Significativi gli accordi con i giganti dell'e-commerce contro l'
Italian sounding».
L'Italian sounding dilaga
Anche la proroga alla Bolkestein è stato uno dei risultati più importanti ottenuti con la Legge di Bilancio 2019. Quindici anni 15 anni servono ai balneari per pianificare gli investimenti e per avere il tempo di costruire la linea da portare in Europa. Ma c'è anche qualche sconfitta da registrare in questi 365 giorni. «Non siamo riusciti ad inserire la tax credit per le strutture ricettive nella Legge di Bilancio - ha ammesso il Ministro - ma la consideriamo una delle priorità da affrontare. È importante aiutare gli albergatori a ristrutturare anche perché vogliamo servizi di alto livelli per un turismo "altospendente", cioè disposto a spendere di più in strutture di lusso. L'Italia deve diventare una destinazione top».
Bene anche i nuovi voucher, più snelli ed efficaci, che in precedenza avevano incentivato il lavoro nero. "Ci aspetta un periodo ricco di sfide che non ci spaventano. Certo, potevamo fare di più e se non lo abbiamo fatto è perché sulla nostra strada abbiamo trovato resistenze soprattutto burocratiche. È inaccettabile che debbano passare sei mesi per nominare il presidente dell'Enit. Ora continueremo nel nostro lavoro. Non vogliamo sostituirci alle regioni che hanno competenza in materia di turismo, ma fare da collante delle iniziative per evitare che ognuno vada per conto proprio. Il mondo deve conoscere le potenzialità del nostro turismo».