Si celebra oggi la giornata dello spreco alimentare, più che mai sentita dopo i numeri emersi circa il cibo che ogni giorno buttiamo in modo scriteriato. Limitare i danni è possibile, basta osservare alcune regole. Coldiretti, in occasione della giornata dedicata, ha stilato un decalogo da rispettare per aiutare i consumatori.
Buona parte del decalogo riguarda, come accade in molti altri ambiti, la prevenzione. Tutto inizia al momento della spesa, dove avere una lista programmata in modo razionale aiuta ad acquistare solo ciò che è davvero necessario. Poi, il problema della scadenza che va affrontato al momento dell’acquisto del prodotto leggendo attentamente la scadenza sulle etichette; quando proprio non è possibile evitare scarti, esistono molte ricette che consentono di confezionare piatti validi, salutari e gustosi con ciò che avanza da un pranzo o una cena.
Ma anche al ristorante si possono mettere in atto buone pratiche. Prima regola: dimenticare le remore e non aver timore di chiedere la sempre più nominata doggy-bag. Gli italiani, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ sono
consapevoli di questo problema e stanno ponendovi rimedio per quanto possibile. Quasi tre su quattro (71%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari nell’ultimo anno mentre il 22% li ha mantenuti costanti ma c’è anche un 7% che dichiara di averli aumentati. Nonostante la maggiore attenzione il problema resta però rilevante con gli sprechi domestici che rappresentano in valore ben il 54% del totale e sono superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi che finiscono nel bidone in un anno.
Tornando alle buone pratiche, il consiglio è quello di effettuare spese ridotte, ma frequenti, dimenticando quell’abitudine - dettata spesso dalla mancanza di tempo - di recarsi nei supermercati ogni settimana o di più facendo maxi spese. Lo spreco alimentare scende dal 40-60% per i sistemi alimentari di grande distribuzione alimentare ad appena il 15-25% per gli acquisti diretti dal produttore agricolo. Coloro che si approvvigionano esclusivamente tramite reti alimentari alternative sprecano meno perché i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio.
Il decalogo antispreco di Campagna Amica
- Fai la lista della spesa
- Procedi con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo
- Preferisci le produzioni locali e compra nei mercati a km 0
- Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti
- Prendi la frutta con il giusto grado di maturazione
- Separa le diverse varietà di frutta e verdura
- Non tenere insieme i cibi che consumi in tempi diversi
- Controlla sempre l’etichetta
- Chiedi la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi
- Cucina con gli avanzi ricette antispreco