Si celebra oggi, secondo le indicazioni della Fao, la giornata mondiale dell’alimentazione. Un’occasione per fare il punto della situazione su quante persone oggi in Italia hanno difficoltà a procurarsi pasti ogni giorno. Secondo le stime della Coldiretti sono 2,7 milioni gli italiani “poveri” in cerca di aiuti.
L’accesso alle mense è una delle strade percorribili, ma i più prediligono i pacchi alimentari che rispondono alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) e limitano il doversi mostrare in difficoltà in pubblico.
La Coldiretti evidenzia che sono appena 114mila quelli che si sono serviti delle mense dei poveri a fronte di 2,55 milioni che invece hanno accettato l'aiuto tramite pacchi di cibo, sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).
A pagare il prezzo più alto di questa condizione sono i bambini: 455mila quelli di età inferiore ai 15 anni, quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e circa 100mila senza fissa dimora. A questi si aggiungono 380mila migranti che hanno lasciato le proprie terre per fame e ora si trovano ad affrontare la stessa emergenza in Italia.
Diverse le realtà che si adoperano per andare incontro alle esigenze di queste persone. Dalla Caritas Italiana al Banco Alimentare, dalla Croce Rossa Italiana alla Comunità di Sant'Egidio. E si contano ben 10.607 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da 197 enti caritativi.
Coldiretti con Campagna Amica ha promosso nei mercati degli agricoltori a chilometri zero l'iniziativa "La spesa sospesa" che offre la possibilità ai consumatori di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi.