A Genova il turismo resta in piedi, nonostante i disagi fisici e morali. Le bandiere a mezz’asta e l’atmosfera non proprio allegra non impediscono ai turisti di visitare le mete classiche in una domenica di metà agosto. Poche le prenotazioni che sono state annullate e così si evitano altre conseguenze negative.
A ritrarre la città dopo la giornata tristissima dei funerali di Stato delle vittime del Ponte Morani è il
Secolo XIX che ha interpellato prima i turisti e poi i vertici delle associazioni locali. «Abbiamo una ferita nel cuore, come tutta l'Italia - spiega un turista napoletano - ma non abbiamo mai pensato di annullare questa tappa del nostro viaggio: essere qui significa tirare su l'economia e il morale di una città ferita che deve rialzarsi quanto prima».
Genova non solo non si è spezzata, ma ha addirittura accolto un maggior numero di turisti quest’anno rispetto all’anno scorso. Gli accessi ai punti di informazione turistica in questo fine settimana sono incrementati rispetto all’estate 2017: «Su tutti i nostri canali social - spiega al
Secolo Paola Bordilli, assessore comunale al Turismo - abbiamo scritto in italiano e inglese che Genova è raggiungibile normalmente e studieremo un ulteriore meccanismo di promozione per ribadire che non siamo isolati».
Certo, resta il nodo viabilità che rappresenta un grosso punto di domanda per tutti i turisti: «Ci hanno chiamato in molti per sapere come arrivare - spiega
Laura Gazzolo, referente alberghi di Confindustria - soprattutto dall'estero ma per il resto non abbiamo segnali negativi».
«Qualche disdetta da chi arriva dalla Francia o dal Ponente, ma poca roba - aggiunge
Valter Mariani, presidente dell'Associazione albergatori genovesi - adesso vediamo cosa accadrà nelle prossime settimane: per ora il tasso di occupazione degli alberghi è basso ma non siamo preoccupati perché da anni ormai la tendenza è quella di prenotare all'ultimo momento, senza contare che fine agosto è da sempre un periodo in cui gli arrivi calano».
Nessuna disdetta neppure per le visite guidate: «Qualche telefonate per avere chiarimenti sulla viabilità - racconta
Alessandra Rouabhi di Explora - ma una volta sul posto i turisti si sono detti stupiti per la bellezza della città e meravigliati dall'efficienza e dalla capacità di reazione dei genovesi».