Nel 2016 uno dei siti archeologici più importanti al mondo, quello di Pompei, sarà finalmente visitabile con agio anche dalle persone disabili. Dopo le polemiche storiche sull’accessibilità al sito e sulle pessime condizioni in cui versano alcuni monumenti con numerosi e importanti crolli, il ministero dei Beni culturali ha inaugurato un percorso per disabili lungo tre chilometri che diventa così il più lungo d’Italia e tra i più lunghi al mondo di questo tipo.
foto: Ansa
Dunque ci è voluto tanto tempo e una
valanga di discussioni, ma sembra che i lavori siano stati fatti al meglio. Emblematico a questo proposito il commento del ministro ai Beni culturali
Dario Franceschini che in occasione dell’inaugurazione - a cui hanno preso parte anche il direttore di “Grande progetto Pompei”, Luigi Curatoli, e il direttore generale della Soprintendenza Pompei, Massimo Osanna - ha spiegato: «Due anni e mezzo fa sono venuto a Pompei per la prima volta da ministro per i crolli. Adesso facciamo crollare le barriere architettoniche».
Dario Franceschini (foto: Ansa)
Un sospiro di sollievo per tutti coloro i quali avevano tentato di sfidare il percorso ad ostacoli presente all’interno del sito e che ora potranno goderselo con maggiore serenità e anche per tutti quelli che avevano rinunciato alla visita proprio per l’impossibilità di muoversi tra gli scavi e i resti. Bisogna considerare che non erano solo i diversamente abili ad incontrare tali difficoltà, ma anche le mamme col passeggino, gli anziani o coloro i quali avevano anche solo piccole difficoltà nel muoversi.
Il progetto, denominato “Pompei per tutti”, non si limita al percorso protetto. Per le persone disabili il sito archeologico sta sperimentando anche nell'ambito del progetto “Smart Pompei” il braccialetto elettronico intelligente, “Con-Me”, dotato di chip assemblati (Gps Bluetooth, Wi-Fi, Bottone di Sos), che permetteranno di localizzare immediatamente il portatore disabile nell'area archeologica e di soccorrerlo in caso di necessità. Sensori ambientali collocati nel sito segnaleranno ai disabili ed ai loro accompagnatori situazioni di pericolo legate alle condizioni atmosferiche (bagnato/scivoloso, asciutto/polveroso). Inoltre i visitatori non vedenti potranno contare su un braccialetto elettronico per ricevere informazioni audio lungo l'itinerario delle Domus.
foto: napoli.repubblica.it
Grazie ad un nuovo battuto realizzato sui marciapiedi e in aree scoperte e ad una serie di rampe (removibili) in acciaio si potrà accedere al complesso di Giulia Felice, alla Casa della Venere in Conchiglia e a quelle di Octavius Quartio, riaperte a marzo, o quella dell'Efebo, del Criptoportico e del Sacerdos Amandus. Quindi tappa all'Orto dei fuggiaschi e alla Casa del Fauno e a quella dei Dioscuri, fino su alla torre che chiude la via di Mercurio. L'itinerario conduce anche al Foro, con la possibilità di percorrere ampia parte del porticato, della Basilica fino al Tempio di Venere.
Sono “solo” tre chilometri di percorso e molto c’è ancora da fare, ma “Pompei per tutti” rappresenta per l’Italia un traguardo storico - o un punto di partenza, ci si auspica - per il mondo della disabilità e anche per la promozione della cultura e del turismo di casa nostra.