In principio furono le sfide tra cuochi non professionisti, rappresentanti dei vari quartieri fanesi. Poi arrivò la competizione del “Miglior brodetto” tra chef professionisti italiani provenienti dalle regioni costiere arricchita dalla “Giornata mediterranea”. La 12ª edizione del Festival internazionale del brodetto e delle zuppe di pesce, invece, punta tutto sull’internazionalità ed istituisce la “Gara internazionale”, che decreterà il miglior brodetto della costa adriatica.
L’idea nasce dalla collaborazione con la Regione Marche, uno dei promotori più attivi della nuova realtà chiamata Macro Regione Adriatico-Ionica. Italia, Albania e Croazia rappresentano, infatti, una parte importante di questa nuova realtà concepita come una forma innovativa di cooperazione transnazionale che mira a consolidare la cooperazione economica e a sviluppare una governance comune su problemi condivisi quali ambiente, energia, pesca e gestione costiera, turismo, cultura e cooperazione.
Una sfida in diretta, dunque, che si svolgerà venerdì 12 settembre alle 20.00 all’interno del Palabrodetto, e che vedrà ai fornelli tre chef con tre diverse idee di cucina e tre diverse culture, ma tre personalità legate da un lembo di mare condiviso: la costa Adriatica. Ecco, allora, chi sono gli chef che si sfideranno “all’ultimo brodetto”.
ERRICO RECANATI (Italia)
Gareggia con: gnocco ripieno di pesce affogato in una zuppa di brodetto e consistenze di pesce crudo.
Uno chef con l’idea provocatoria: lo spiedo protagonista in cucina. Dall’antipasto al dolce, azzardando fino alla frutta, un rivoluzionario utilizzo dell’antichissimo metodo di cottura con lo spiedo per realizzare sapori nuovi. “Lo scampo che rincorre la lepre” e “Il baccalà sotto la cenere”: sono tre esempi della sua ricerca e del suo modo di pensare la cucina.
Per molti anni membro della brigata dello chef Gianfranco Vissani, si è fatto le ossa prima nel ristorante di famiglia, poi a scuola e, infine, vincendo una moltitudine di premi tra cui, nel 2012, il Prima Stella della guida Michelin. Errico Recanati è, infatti, il più giovane chef marchigiano ad essere mai stato insignito di un premio tanto importante.
BLEDAR KOLA (Albania)
Gareggia con: Ilika, innovazione basata sulle tradizioni culinarie albanesi con fiori da giardino.
Da sempre appassionato del mondo del cibo, deii suoi segreti e dei piaceri nascosti dentro ogni ricetta, comincia alla grande la sua carriera. Riesce, infatti, ad entrare giovanissimo nelle cucine di un golf club giapponese, di Tokyo per la precisione, di proprietà di Asahi Breweries (produttori dell’omonima birra Asahi) e mette alla prova se stesso cimentandosi sia nella cucina giapponese tradizionale che in quella europea.
Con l’esperienza accumulata, lavora poi in molti ristoranti famosi in giro per l’Europa: Gran Bretagna (Le Gavroche: 3 stelle Michelin; The Greenhouse: 1 stella Michelin; Pied a Terr: 2 stelle MIchelin), Danimarca (Noma), Svezia (Faviken) e chi più ne ha più ne metta. Ora, stabilitosi definitivamente nel suo paese natale, l’Albania, Bledar è chef di Vila Toskana, un relais di grande pregio a pochi chilometri da Tirana.
DAMIR MODRUSAN (Croazia)
Gareggia con: zuppa di triglia gelificata in acqua di porri e borragine con crudaiola di ostriche, tartufo bianco e lamponi al profumo di anice stellato.
Chef del ristorante Zigante di Levade, Damir Modrušan è considerato tra i primi cinque chef in Croazia per fama tanto che il suo lavoro ha fatto guadagnare al Zigante, dove è chef dal 2002, il primo posto assoluto tra i migliri ristoranti croati. Classe 1970, dopo la scuola alberghiera, ha girato il mondo tra piatti e cucchiai avendo perfino l’onore di cucinare per Sting, Naomi Campbell, Julio Iglesias, Joe Cocker, Anastasia… insomma una lunga serie di personaggi famosi, fino a quando non si è innamorato del tartufo e ne ha voluto imparare i segreti a cavallo tra Belgio, Francia e Italia.
Oggi è famoso nel mondo per la creazione di specialità proprio a base di tartufo benchè la sua cucina abbia alla base anche molti altri ingredienti stagionali.