Contro i mali ai reumi e ai bronchi, e per una gustosissima alimentazione biologica e senza glutine, ecco un nuovo rimedio naturale: la salsa al rafano che da oggi fa parte della famiglia di “Natura è piacere”, brand di salse di altissima qualità della Tuttovo (Rivoli). Disponibile in vasetti da 130 g (in vendita in blister di plastica biodegradabile da 6 pezzi) presso i rivenditori indicati sul sito www.naturaepiacere.com nella sezione "L’azienda".
Ricco di vitamine B1 e C, usato fin dall’antichità per le sue proprietà mediche (secondo alcuni, anche contro le infezioni alle vie urinarie e a favore della digestione), il rafano mantiene intatti i suoi straordinari benefici nella salsa natura è piacere: questo perché la Tuttovo lavora tutti gli ingredienti rigorosamente a freddo (quindi non stressiamo il prodotto, che mantiene intatti i suoi principi).
Con cosa abbinarla?
Con salmone affumicato, frutti di mare e formaggi a pasta molle. Ma anche con verdure crude e lessate, uova sode e roast-beef. La salsa al rafano è piccante ma delicata, e si abbina sia con creazioni di alta cucina sia con piatti più tradizionali.
La Tuttovo utilizza esclusivamente materie prime senza glutine: tutti i suoi prodotti sono presenti nel prontuario Aic (Associazione italiana celiachia). Inoltre, le salse sono biologiche, seguendo una scelta che coniuga etica e piacere: senza inquinare né i terreni né l’acqua, garantendo il benessere degli animali. Dal 2008, è dell’azienda di Rivoli il primo marchio in Italia di gelato artigianale tutto biologico e tutto senza glutine.
Le certificazioni della Tuttovo sono garanzia di sicurezza per il consumatore; in primo luogo, due bolli Cee: per il latte e per le uova. Inoltre, la Tuttovo è certificata Bioagricert, il marchio delle produzioni biologiche del Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali. Riconoscimenti prestigiosi testimoniano l’alta qualità alimentare dei suoi prodotti: “Eccellenza Artigiana”, attributo della Regione Piemonte nel 2008 e nel 2009, e “Maestri del Gusto 2011/2012”, di Slow Food.