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Cecchi ospita i sommelier "tri-stellati" per l'esclusivo assaggio dell'annata 2010

Da Cecchi protagonisti sono stati i sommelier di sei ristoranti italiani con 3 stelle Michelin, guidati in un tour nelle vigne di Villa Cerna, per poi assaggiare in anteprima l'annata 2010 e creare il blend di Coevo 2011

 
09 settembre 2013 | 15:01

Cecchi ospita i sommelier "tri-stellati" per l'esclusivo assaggio dell'annata 2010

Da Cecchi protagonisti sono stati i sommelier di sei ristoranti italiani con 3 stelle Michelin, guidati in un tour nelle vigne di Villa Cerna, per poi assaggiare in anteprima l'annata 2010 e creare il blend di Coevo 2011

09 settembre 2013 | 15:01
 

Un ristorante stellato degno del suo nome deve dare importanza, oltre che alla cucina, all’arte del servizio, alla professionalità dei propri camerieri e ai sommelier, che rivestono un ruolo fondamentale per il ristorante. Questo Cecchi lo sa bene e pertanto, per la presentazione della nuova annata di Coevo - la 2010 - ha organizzato un evento i cui protagonisti sono stati i sommelier di sei ristoranti italiani tre stelle Michelin.



Enoteca Pinchiorri di Firenze con Alessandro Tomberli, La Pergola di Roma con Marco Reitano, Piazza Duomo di Alba con Mauro Mattei, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio con Hayashi Motutsugu, Le Calandre di Rubano Padova con Angelo Sabbadin e Da Vittorio di Brusaporto Bergamo con Fabrizio Sartorato.

I sei sommelier sono stati accolti da Andrea e Cesare Cecchi nella sede di Castellina in Chianti insieme all’agronomo Giuseppe Mezzedimi che li ha guidati in un tour nelle vigne di Villa Cerna alla scoperta dei filari di Sangiovese e Cabernet Sauvignon da cui nasce Coevo. Una veloce passeggiata nelle cantine di vinificaizone e invecchiamento e poi l’atteso assaggio.

Dopo la degustazione verticale delle annate 2006, 2007, 2009, i sommelier hanno assaggiato in anteprima l’annata 2010. L’entusiasmo nello scoprire un’annata di grande qualità e personalità è servito ad affrontare con gioia il compito affidatoli da Andrea e Cesare Cecchi. I sei, infatti, sono stati chiamati a creare il blend di Coevo 2011.

Muniti di cilindro e 4 mezze bordolesi contenenti i 4 vitigni si sono messi al lavoro ed in brevissimo tempo hanno creato ciascuno il proprio Coevo ideale che è stato presentato ad una giuria composta da: Miria Bracali, Andrea e Cesare Cecchi e Daniele Cernilli, che hanno individuato come migliore assemblaggio quello di Alessandro Tomberli de l’Enoteca Pinchiorri di Firenze (60% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, 7% Petit Verdot, 13% Merlot).

Da sinistra: Fabrizio Sartorato, Andrea Cecchi, Alessandro Tomberli, Mauro Mattei, Angelo Sabbadin, Daniele Cernilli, Hayashi Motuzugu, Marco Reitano, Cesare Cecchi
Da sinistra: Fabrizio Sartorato, Andrea Cecchi, Alessandro Tomberli, Mauro Mattei, Angelo Sabbadin, Daniele Cernilli, Hayashi Motuzugu, Marco Reitano, Cesare Cecchi.

Alla degustazione è seguito un pranzo informale preparato dalle sapienti mani dello chef Luciano Zazzeri de La Pineta di Marina di Bibbona e Filippo Saporito de La Leggenda dei Frati. Coevo 2010, che è in commercio da questo ottobre, esprime tutta la mineralità e la potenza della Maremma unite all’eleganza e alla finezza del Chianti.

Ha un color rubino con sfumature di melograno e lamponi, al naso è deciso con i suoi tocchi selvatici di alloro e note di radici di liquirizia, al palato la trama tannica strutturata e vivace richiama l’aromaticità di frutti rossi e china. Persistente e lungo in bocca, sprigiona sul finale morbidezza e setosità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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