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Bufala Campana
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Chiude l’editore Il Mio Castello Spa Dal settore sparisce Il Mio Vino

Nonostante il progetto recentemente attuato dall’editore milanese per la promozione in Cina, il mensile “Il Mio Vino” esce definitivamente dal mercato. Le testate sul mondo dei cavalli cedute ad un altro editore

di Lucio Tordini
 
29 agosto 2013 | 17:01

Chiude l’editore Il Mio Castello Spa Dal settore sparisce Il Mio Vino

Nonostante il progetto recentemente attuato dall’editore milanese per la promozione in Cina, il mensile “Il Mio Vino” esce definitivamente dal mercato. Le testate sul mondo dei cavalli cedute ad un altro editore

di Lucio Tordini
29 agosto 2013 | 17:01
 

Chiude il gruppo editoriale Il Mio Castello Spa, con sede a Milano, del quale facevano parte le testate “Il Mio Vino”, “Il Mio Cavallo”, “Cavalli e Cavalieri” e “Volo Sportivo”. Le testate riguardanti il mondo equestre saranno cedute, mentre le altre verranno definitivamente chiuse. Tra queste ultime, c’è “Il Mio Vino”: una scelta che stupisce se si considerano gli investimenti fatti dall’editore per la promozione del vino italiano sul mercato cinese attraverso una serie di iniziative, prima fra tutte l’edizione in lingua cinese della rivista “Il Mio Vino”. Un piano di comunicazione efficace e di qualità, capace di raggiungere gli attori chiave del mercato. Un progetto articolato, che prevedeva inoltre: un “Italian wine desk”, che mirava a facilitare i contatti con tutti gli operatori del mercato cinese; “Good Italian Wines”, la grande fiera del vino italiano in Cina collocata all’interno di “InterWine”, la più prestigiosa fiera del vino di Canton; il Vib club (Very important buyers club), che riuniva tutti i più importanti buyer cinesi del vino; infine, l’Istituto delle Scienze del vino, per formare ottimi sommelier direttamente in Cina.

Con la chiusura de Il Mio Castello Spa, 20 addetti sono rimasti senza lavoro. Alcuni di questi, guidati dal giornalista ed esperto di vini Flavio Grassi, hanno dato vita alla testata online WineRover.it, di cui Grassi è direttore. A lui e a tutti i suoi collaboratori, la redazione di “Italia a Tavola” augura il successo per questa nuova attività, soprattutto considerando il momento particolarmente difficile per tutta la stampa di settore.

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12/05/2014 16:40:19
4)
sono estremamente dispiaciuto che una così bella rivista non esista più, ma sono le cose strane dell'imprenditoria. a prescindere dal dispiacere, sono rimasto male per il modo con cui sono stato trattato. sono un abbonato fedelissimo dal primo numero ad oggi e non sono stato informato della chiusura della rivista. non l'ho più ricevuta ed ho pensato a disguidi postali. invece, telefonando ho scoperto l'arcano. la persona con cui ho parlato al telefono ha voluto conoscere il mio IBAN per provvedere al rimborso dell'abbonamento del quale, mio malgrdo, non ho potuto usufruire. di questo rimborso promesso non ne ho avuto traccia. non mi sembra un comportamento corretto anche se il momento è doloroso. saluto, restando in attesa del rimborso come da accordi. dr. Fabrizio Sassetti
fabrizio sassetti
imprenditore
E & D
18/11/2013 10:03:53
3) Mi spiace
Mi spiace per il defoult della rivista lo sempre trovata obbiettiva mi aiuato a crescere Sono un Somm Fisar ed ho trovato anche giuste le critiche quando sono costruttive purtroppo in italia esiste questo bonismo ipocreta che non permette alcuna critica Mi spiace
andrea Ranfagni
rappresentante
21/10/2013 16:46:51
2) C'era uno spirito poco conciliante
Evidentemente lo spirito poco conciliante della rivista, specialmente nella recensione di taluni vini, ha privato l'editore di importanti contratti pubblicitari (vedi FIRRIATO e tanti altri. Ciò ha causato la diminuzione del fatturato con la conseguente mancanza di liquidità.
Carlo Cattania
Wine Bar
Il mondo di bacco
09/10/2013 11:18:56
1) Non c'è stato rispetto degli abbonati
La chiusura della casa editrice mi coglie di sorpresa e mi stupisce. Certamente le scelte commerciali spettano all'editore anche se mi lasciano perplesso (come mi pare di capire anche voi. Sono da molti anni abbonato a il Mio Vino ed avrei gradito, anche per educazione e rispetto, almeno una comunicazione da parte dell'editore (considerando anche il fatto che il mio abbonamento non è scaduto ed avanzo quindi un credito) ma evidentemente la correttezza commerciale non è di questi tempi e di alcune persone. Saluti
MAURO FERRATI




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