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A Palermo l’unione fa la... musica I locali della movida contro l’abusivismo

I locali del centro storico di Palermo rischiano di chiudere, per un'ordinanza che limita l'emissione di musica a 60 decibel dopo mezzanotte. Contro l'abusivismo, i proprietari in regola si uniscono e chiedono tutela

di Claudio Riolo
 
04 giugno 2013 | 10:49

A Palermo l’unione fa la... musica I locali della movida contro l’abusivismo

I locali del centro storico di Palermo rischiano di chiudere, per un'ordinanza che limita l'emissione di musica a 60 decibel dopo mezzanotte. Contro l'abusivismo, i proprietari in regola si uniscono e chiedono tutela

di Claudio Riolo
04 giugno 2013 | 10:49
 

Piazza Garraffello, la Vucciria, via dei Chiavettieri, piazza Magione: sono luoghi della vecchia Palermo nel centro storico con molte saracinesche chiuse di giorno per la crisi; si alzano a mezzanotte con musica a tutto volume che attira migliaia di giovani; piazze e strade diventano discoteche a cielo aperto, il traffico limitrofo è caotico.

Notti d’inferno per i residenti, impossibilitati a difendersi da chi non rispetta regole e non ha licenza. Ma Palermo vanta anche una tradizione di ottima musica e sono numerosi i locali (per capirci li definiamo “in regola”) con intrattenimento notturno di qualità, soprattutto musica dal vivo con solisti, jam session, jazz, rock anni ’40 solo per fare qualche esempio; e aperitivi, coktails, birre, alcolici.

Locali ben attrezzati con acustica, monitor, proiettori, insonorizzazioni, gestiti da giovani che hanno investito con fatica e ora rischiano la chiusura coinvolgendo l’indotto di baristi, camerieri, musicisti, creativi, fornitori.

Vediamo il motivo: l’assessorato delle Unità Produttive del comune di Palermo ha disposto un’ordinanza, in vigore dal 1° giugno, per cui la musica non deve superare 60 decibel dopo mezzanotte (dopo l’una nel fine settimana). Inoltre vieta il consumo di bevande in vetro negli spazi fuori dalla pertinenza del locale; sono previste multe e sanzioni fino alla chiusura temporanea del locale. La musica è l’attrazione dei locali e la limitazione ne pregiudica l’esistenza.

Decine di esercenti proprietari di locali pubblici palermitani (quelli “in regola”), si sono costituiti in gruppo spontaneo per tutelare l’attività e le adesioni aumentano di giorno in giorno. In un’incontro con l’assessore Marco Di Marco i gestori hanno confermato il rispetto della legalità e in particolare l’ordinanza.

Se da un parte sono disposti a considerare le lamentele dei residenti, nel contempo chiedono che sia tutelato il loro lavoro e riconosciuta la qualità del servizio ai clienti. In tal modo si rispettano le esigenze di svago in una città moderna, le richieste del turismo, le offerte artistiche e musicali dei professionisti. Su proposta di Eduardo De Filippis, consigliere della 7ª circoscrizione, i gestori stileranno una nota di suggerimenti.

L’assessore ha ribadito la volontà dell’amministrazione di garantire l’attività dei locali “in regola”, ribadendo il contrasto all’abusivismo che ha raggiunto livelli inaccettabili. Verificherà personalmente l’attività notturna e organizzerà un incontro collettivo con il comandante del vigili per migliorare la collaborazione. Auspica la realizzazione di periodici eventi con la collaborazione dei locali, indispensabile cassa di risonanza per la crescita economica e culturale, anche in vista del progetto Palermo Capitale della Cultura 2019. Concludiamo con la considerazione che sarebbe davvero incongruente penalizzare lo sforzo di giovani imprenditori che hanno investito risorse con fatica e coraggio,  proprio ora che si discute di  lavoro giovanile.

Nella foto, i gestori dei locali della movida all’incontro, presso l'assessorato delle Unità Produttive del comune di Palermo

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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