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Pizza e Champagne insieme per un sera Al V Piano Attico Gourmet

Per una serata particolare Al V Piano Attico Gourmet del Gran Visconti Palace di Milano, il cuoco Matteo Torretta ha scelto di rivisitare il piatto che più di tutti rappresenta l'Italia, la pizza, abbinata allo Champagne

di Isabella Radaelli
24 maggio 2013 | 15:24

Pizza e Champagne insieme per un sera Al V Piano Attico Gourmet

Per una serata particolare Al V Piano Attico Gourmet del Gran Visconti Palace di Milano, il cuoco Matteo Torretta ha scelto di rivisitare il piatto che più di tutti rappresenta l'Italia, la pizza, abbinata allo Champagne

di Isabella Radaelli
24 maggio 2013 | 15:24

ristorante Al V Piano Attico GourmetUna serata davvero molto particolare, dove Matteo Torretta, chef resident del V Piano Attico Gourmet del Grand Visconti Palace di Milano, si è cimentato nel rivisitare e reinterpretare un piatto che rappresenta l'italianità in assoluto: la pizza. Una verticale di pizze abbinate alle cinque cuvées di Champagne Marguerite Guyot.

La serata è iniziata con un aperitivo con Cuvée Désir, 100% pinot Meunier, dagli aromi fruttati e sensuali accompagnato da sfiziosi finger food, e da un0entrée di spuma di pomodoro, pane all'origano e burrata, a cui è seguita la prima proposta di Matteo: un panzerotto ripieno di crostacei, gambero rosso di Sicilia, burrata e zenzero.

Poi pizza fritta con tonno, scarola, agrumi, base di pomodoro e mozzarella abbinata a Cuvée Séduction, 100% chardonnay, dai sentori delicati tipici del Blanc de Blancs. Pizza con salsiccia, parmigiano, pomodoro confit, burrata e alici con Cuvée Passion, 100% pinot noir in purezza, che esprime potenza e calore, ma anche raffinatezza e nobiltà.

Alla bollicina più importante della Maison, la Cuvée Extase Blanc de Blancs Grand Cru Millesimé 2002, 100% chardonnay, a cui tra l'altro lo scorso anno è stato dato un riconoscimento da Scatti del Gusto come miglior champagne in assoluto, è stata abbinata una pizza con guanciale, caciocavallo, carciofo e spuma al sentore di parmigiano.

La verticale si è conclusa con Cuvée Fleur de Flo Brut Rosé, un blend di tre vitigni: 30% pinot noir, 30% chardonnay, 30% pinot meunier e 10% coteau champenois offerto con il dessert, un affogato al caffè rivisitato.

Florence Guyot, si è detta soddisfatta della serata: «Abbiamo voluto fare una proposta diversa» ha spiegato la titolare della maison «per dimostrare che le raffinate bollicine degli Champagne Marguerite Guyot siano in grado di valorizzare anche un abbinamento inusuale come quello con un piatto diffuso come la pizza. E soprattutto ad un prezzo “anticrisi”, visti i tempi. Direi che l'esperimento è pienamente riuscito!».

Gli Champagne Marguerite Guyot vengono prodotti nel cuore della Champagne, a Damery, nella valle della Marna. Sono le “creature” di Florence Guyot che, sin dall'infanzia a Lione, ha respirato i profumi dell'antica cantina di famiglia di proprietà del suo trisnonno e si è ispirata al nome floreale della nonna, Marguerite, vissuta all'epoca dell'Art Nouveau, per dare il nome allo champagne e alle particolari etichette che ricordano proprio i petali di una margherita e i colori delle emozioni. Ovvero il bouquet d'emotion: un’emozione in armonia con ogni vitigno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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