Lubiana, capitale della Slovenia, in primavera fiorisce e si regala pranzi e cene all’aria aperta. Uno dei punti più tipici, preso di mira dai turisti, ma anche dai locali, è il castello che la domina da una collina con vista panoramica spettacolare sulla città, sul suo fiume e sulla piana che la circonda.
L’antico castello è stato ottimamente ristrutturato e si visita con piacere per conoscere la storia della città e della Slovenia tutta. Al suo interno, la Trattoria del Castello (Gostilna na Gradu) offre un ambiente piacevole con la cucina che attinge da tutto il repertorio sloveno per permettere di assaggiare i sapori di questa terra.
Tra gli antipasti, un grande piatto di verdura denominato esplosione di gusti e colori della primavera, tartara di cervo sulla bruschetta di pane di segale, con pomodoro candito e grattugiata di rafano, lingua di manzo morbidissima su un mazzetto di asparagi verdi guarniti con maionese della casa.
Poi tra i primi ravioli ripieni di patate nel gulasch fine d’agnello, pasta ripiena di asparagi, con fonduta di tolmino e noci tritate, e un più classico bouillon di manzo con pasta all’uovo. I piatti forti arrivano con i secondi, decisamente orientati alla carne: la “klobasa”, classica salsiccia slovena servita in padella, con patate “in tecia” secondo una ricetta popolare anche a Trieste e rafano fresco, oppure carne di manzo bollita con dente di leone condito con patate calde e aceto di mele, o ancora l’agnello sfornato di giornata con sufflè di zucchine e basilico, fave e piselli spadellati o infine il piatto dei cacciatori, gulash di cinghiale con polenta.
Per chi ama il fritto, fettine di vitello farcite di formaggio e prosciutto, fritte in farina di mandorle e accompagnate da puré di patate. C’è anche una proposta dal mare Adriatico, i calamari saltati in padella, con aglio, pomodoro candito, olive nere e purè di patate, lingua di manzo morbidissima su un mazzetto di asparagi verdi guarniti con maionese della casa, oppure il filetto di branzino di Pirano, con crema di broccoli, cavolfiore croccante e chips di topinambur.
Per concludere, una selezione di formaggi sloveni provenienti dalla zona prealpina di Tolmino e Plezzo (Bovec), la lingua di manzo morbidissima su un mazzetto di asparagi verdi guarniti con maionese della casa, il dolce tradizionale ripieno di noci, servito calso, lo strudel con la frutta di stagione, il gelato di fragole fresche, salsa di jogurth e basilico e la mille foglie con crema pasticcera e panna montata.