Luca Iaccarino non è soltanto il critico culinario di «Repubblica Torino» capace di scovare osterie e localini low cost indimenticabili, non è solo un critico che disquisisce sul sapore di un primo, la cottura di un brasato, la consistenza di un budino. È di più e lo sanno i suoi affezionati lettori.
Iaccarino ha la capacità di non fermarsi al piatto, ma di occuparsi di tutto quello che lo circonda. La sua è la penna di un giornalista di costume, attento più all’aspetto umano del mangiare che a quello prettamente materiale (cosa che però, si badi, di certo non disdegna).
In compagnia di Lisa ed Edoardo, moglie e figlio di due anni, veri e propri personaggi del libro alla pari di camerieri, cuochi, avventori e pietanze, Iaccarino si è messo sulle tracce di diversi modi di intendere il cibo: dal ristorante extra lusso (650 euro per la cena: «Al momento di pagare sento un movimento impercettibile nella giacca: sono la carta di credito e i contanti che si rintanano, come paguri nei gusci»), alla «prova del cuoco» ossia la corvée in una cucina professionale, al pranzo in un mercato a contatto con le materie prime, alla cucina casalinga, per pochi, selezionatissimi amici. Quello che nasce è un ritratto a tutto tondo dell’arte di mangiare, ed è un libro gustoso come pochi altri.
Titolo: Dire fare mangiare
Autore: Luca Iaccarino
Editore: Add
Pagine: 251
Prezzo: 15,00 euro