Grinta, voglia di emergere, abilità e tanta, tanta passione: sono le doti inconfutabili di tutti gli 'atleti” della Nic-Nazionale italiana cuochi che hanno permesso alle nostre berrette bianche/tricolori di portare a casa due medaglie d'argento e due di bronzo dalle Olimpiadi di cucina di Erfurt, in Germania, disputate dal 5 al 10 ottobre.
I due team, junior e senior della Nic (ramo della Fic-Federazione italiana cuochi, preposto a difendere la nostra bandiera nelle competizioni culinarie indette dalla Wacs-Società mondiale degli chef), capitanati dal general manager Fabio Tacchella, hanno dovuto confrontarsi con molti altri Paesi, nelle gare per la cucina calda e quella fredda.
A scendere in campo per primi, domenica 7 ottobre, contro 23 Paesi, sono stati gli 'azzurrini”, coordinati dal team leader Nicola Vizzarri e dalla coach Ljubica Komlenic che ha avuto per loro parole spontanee di elogio: «i ragazzi hanno lavorato molto bene, puliti, ordinati, sembravano che fossero già chef affermati; sono molto fiera di loro!».
Con rigore e intenso lavoro, i giovani hanno presentato come delizioso starter, di grande effetto cromatico, 'involtino vegetale al latte di mandorle farcito di funghi su crema densa di zucca e arancia con ortaggi marinati”, mentre per main-course, molto appetitoso, hanno preparato 'merluzzo carbonaro in crosta di parmigiano ed erbette, salsa vicentina, raviolo ripieno di gamberi rossi e brunoise di zucchine, con giardinetto di ortaggi”. Tuttavia l'impegno di Francesco Pinto, Giovanni Lorusso, Paolo Lotito, Francesca Narcisi, Ilenia Semilia e Debora Miglioranza non è stato sufficiente per strappare la medaglia d'oro agli avversari tailandesi, ma ha guadagnato il secondo posto e la medaglia d'argento. Alla prova successiva, di cucina fredda, martedì 9 ottobre, gli 'azzurrini” hanno meritato invece la medaglia di bronzo.
Stessi risultati per la squadra senior della NIC, composta da Gianluca Tomasi (team manager), Matteo Sangiovanni (team chef), Carmelo Trentacosti (chef pastry) e gli chef Gaetano Ragunì, Francesco Gotti, Fabio Mancuso e Mario Quattrociocchi.
I 'campioni” italiani, che combattuto contro 36 Paesi, hanno meritato nella gara di cucina fredda la medaglia d'argento, classificandosi subito dopo la potente Svezia, e in quella di cucina calda, vinta dalla Norvegia, la medaglia di bronzo.
In Turingia, gli chef 'adulti' della Nazionale italiana cuochi si sono cimentati in piatti freddi suggestivi: - Starter, 'trancio di baccalà in manto di melanzane, pomodoro confit e finocchio selvatico con crema di sedano rapa, cannolo di seppia ripieno di gamberi rossi e mascarpone con olio al lime e pavé di lattuga con verdure e asparagi'; - Main-course, 'lombo di manzo piemontese al forno con croccante di pane all'extravergine ed erbe aromatiche, salsa vegetale al porro, guanciale di vitellone al Chianti con sfera di semolino ai funghi, crema solida di zucca con radicchio trevigiano al balsamico e ortaggi trifolati”; - Dessert, ”bavarese con cioccolato al latte e mandarino siciliano su frolla al bacio, morbidone alle mandorle con salsa di Passito di Pantelleria, semifreddo al cocco con frutta fresca”.
Il capitano del team senior, Gianluca Tomasi, ha così commentato la prova: «La competizione legata alla cucina fredda deve testimoniare il livello di alta precisione delle tecniche di cottura e di presentazione che gli chef hanno raggiunto, una sorta di Formula Uno della cucina, per cercare di tirar fuori avanguardie gastronomiche e culinarie nel rispetto delle materie prime, che poi tra qualche anno vedremo sulle tavole dei ristoranti».
Le nostre berrette bianche anche in questa edizione 2012 delle Olimpiadi di Cucina, che si svolgono ogni quattro anni (dal 2000 a Erfurt, dopo Francoforte e Berlino), hanno confermato la loro ottima preparazione, riportando risultati analoghi a quelli del 2004 e del 2008 e offrendo garanzie per le prossime, future competizioni.