I colori della città sono il filo conduttore, catalizzatori di emozioni legate ai vari aspetti della vita, simbolo della più spettacolare città russa, nata dal sogno dello zar Pietro il Grande che sulle paludi della foce della Neva nel golfo di Finlandia decise nel 1700 di fondare la sua nuova capitale, la cui architettura fortemente condizionata dal gusto italiano non cessa di meravigliare il visitatore. I colori non mancano nel nuovissimo hotel Domina Prestige, la cui inaugurazione ufficiale è prevista a fine maggio 2012: l'architetto Gianmarco Cavagnino si è occupato per sei anni del lungo progetto di rifacimento per conto del gruppo alberghiero italiano capitanato da Ernesto Preatoni, che dopo essere sbarcato in Estonia anni or sono ha in corso di realizzazione diversi altri alberghi in Russia. «Ho cercato di armonizzare i colori della città esaltando i toni caldi, il verde dominante, con variabili gialle blu e rosse per i piani pari, rosso e grigio, marrone e azzurro, lilla e tortora per i piani dispari», commenta l'architetto.
I materiali assorbono i profumi, il legno dei mobili è mogano per tutti i piani ad eccezione del settimo, dove è stato usato l'acero scandinavo; la carta da parati è in floccato profumato e la moquette ha lo stesso disegno delle pareti. I tessuti sono tutti coordinati piano per piano, i decori dei mobili ironizzano con lo sfarzo tipico della tradizione russa non per denigrarla ma per renderla più a portata di mano; le sedie in alluminio delle camere sono di produzione americana, pezzi unici fatti solo per questo albergo.
Al piano terra, nella lobby sormontata da una luminosa copertura a vetri, invece, le citazioni del progetto riguardano aspetti più profondi di appartenenza della città anche se sempre interpretati in modo ironico e confortevole: la rampa d'ingresso porta volutamente in modo anomalo per altri alberghi dalla strada e dal fiume Moika nel cuore dell'hotel. La reception cita le luci, le ombre e i colori dei quadri di Rembrandt esposti nel non lontano Ermitage, uno dei massimi templi dell'arte europea, al centro un'interpretazione della scultura del ragazzo accovacciato di Michelangelo racchiuso dentro al globo terrestre.

Il bar (chiamato 'Nove” dal numero civico 99 dell'albergo) con tutti i suoi colori arancioni cita la magnifica Camera d'Ambra di del castello di Tsarskoye Selo, la presenza del volto di Dostoyevsky e di altri letterati citano la poesia russa, così come il fantasma del bar; Napoleone appare più volte, in una suite e nella Spa. La presenza italiana è evidente nell'uso del travertino per i bagni, le scale e i pavimenti; nella hall principale sopra Michelangelo tre volumi rappresentano la bandiera italiana.
Anche il ristorante arcobaleno vuole essere un omaggio alla sala dei 300 dell'Ermitage: colori, cornici ed elementi sono sovradimensionati: usato anche per sontuose prime colazioni a buffet, propone anche piatti e vini italiani.
Domina Prestige Saint Petersburg
Moika 99, San Pietroburgo (Russia)
Tel 007 812 3859900
welcome@dominarussia.com