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Ai produttori di Franciacorta piacciono le bollicine

Se parole come “bollicine” o “spumanti” - tanto osteggiate dal presidente del Consorzio Franciacorta, Maurizio Zanella - vengono utilizzate nel linguaggio corrente e dalla stampa di settore, è perché i primi a farlo sono le più importanti cantine di vini effervescenti. Anche quelle franciacortine

02 maggio 2012 | 15:01
Ai produttori di Franciacorta piacciono le <em>bollicine</em>
Ai produttori di Franciacorta piacciono le <em>bollicine</em>

Ai produttori di Franciacorta piacciono le bollicine

Se parole come “bollicine” o “spumanti” - tanto osteggiate dal presidente del Consorzio Franciacorta, Maurizio Zanella - vengono utilizzate nel linguaggio corrente e dalla stampa di settore, è perché i primi a farlo sono le più importanti cantine di vini effervescenti. Anche quelle franciacortine

02 maggio 2012 | 15:01
 

«'Bollicine” è un termine obsoleto e senza futuro»: sentenziava così alcuni giorni fa il presidente del Consorzio Franciacorta, Maurizio Zanella, segnalando l'urgenza di distinguere la qualità del vino anche dal punto di vista lessicale. Di certo non ci piace perdere tempo o indugiare su questioni apparentemente di poco conto, ma vogliamo ritornare sulla questione semplicemente per sottolineare che se termini come 'bollicine” o 'spumante” vengono largamente utilizzati (anche dalla nostra testata) è perché i primi a farlo sono i più importanti produttori. Certo fa piacere che a rivendicare la specificità del termine "Franciacorta" rispetto al generico "spumante" o "bollicine" sia il presidente di un consorzio che ha una produzione annua che si aggira sugli 11 milioni di bottiglie, contro valori ben più alti dello Champagne francese (385 milioni di bottiglie) e del Cava spagnolo (quasi 240 milioni di bottiglie), ma anche gli Champagne e i Cava sono spumanti... e nessuno dei loro produttori si vergogna di confrontarsi con colleghi meno blasonati nella stessa categoria.



«E che non si chiami più spumante - aveva tuonato Zanella - per nessun motivo al mondo. [...] La similitudine tra 'spumante” e Franciacorta è da bandire in qualsiasi citazione. Non per velleità o principio, ma per decreto ministeriale». Di fronte ad una così radicale presa di posizione, abbiamo fatto un rapido controlloe scoperto (ma in realtà era scontato che fosse così)  che la stragrande maggioranza delle aziende franciacortine utilizza tranquillamente su brochure e sui siti web i termini 'bollicine”, 'spumante” e (nella versione inglese) 'sparkling”.

Citiamo a titolo di esempio alcune frasi contenuti "oggi" sui siti di aziende aderenti al Consorzio Franciacorta:

  • Az. Agr. Valle - 'Il Franciacorta è il primo e unico bollicine italiano prodotto esclusivamente con la rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto dal 1995...”
  • Bariselli - 'Il vigneto, circa 12 ettari di terreno agricolo distribuiti in Franciacorta sulle colline Moreniche, è prevalentemente dedicato alla coltivazione delle uve destinate a produrre il Franciacorta Docg, l''eccellente spumante Italiano, chiamato anche "Bollicine", fatto con il metodo Classico...”
  • Bellavista - 'Un 'saper fare” divenuto molto raro nei territori che producono bollicine, ma applicato da Bellavista con grande orgoglio e determinazione...”
  • Bersi Serlini - 'L''attenzione, la passione e la cultura per questa terra, un raffinato incontro che continua fra l''uomo e la vite, in un sito che i Romani chiamavano genius loci, conferisce alle uve unicità, finezza, eleganza, da cogliere nelle inebrianti bollicine Bersi Serlini...”
  • Borgo La Gallinaccia - '...coltivato a Chardonnay per la base spumante...”
  • Ca'' del Bosco - 'Nuove generazioni appassionate e innovative, trainate dai tanti successi internazionali che le splendide bollicine hanno ottenuto...”
  • Castello di Gussago - '...di cui 90% bollicine metodo classico e 10% vino fermo...”
  • Castelveder - '...particolarmente secco, eccezionale per impronta e per pungenza delle bollicine... convinti che il segreto delle bollicine fosse nella loro terra...”
  • Chiara Ziliani - '...delle bollicine Franciacorta Docg...”
  • Contadi Castaldi - '...per la produzione di 'bollicine” di massimo pregio qualitativo...”
  • Faccoli - 'è terra da vini rossi, di struttura: nelle bollicine si esprime garantendo corpo e sapore...”
  • Ferghettina - 'Una riserva di bollicine...”
  • Franca Contea - 'Prodotti > bollicine...”
  • Fratelli Berlucchi - '400.000 bottiglie in totale fra vini fermi e classiche bollicine... Vini a Doc e bollicine nobili a Docg sono il frutto della precisione e professionalità dell''enologo Cesare Ferrari...”
  • Il Dosso - 'Nella terra delle bollicine...”
  • La Boscaiola - 'La Boscaiola al Salone del Mobile: Ostriche e Bollicine allo Spazio 57...”
  • La Fioca - '...lievito vanno ad arricchire il bouquet dello spumante...”
  • La Fiorita - 'Le prime Bollicine de La Fiorita vengono prodotte nei primi anni 2000...”
  • La Torre - '...famose bollicine di Franciacorta...”
  • La Valle - '...produzione esclusiva delle prestigiose bollicine Franciacorta...”
  • Le Cantorie - 'La gamma di vini prodotti da Le Cantorie comprende quattro tipi bollicine Franciacorta Dogc...”
  • Monte Rossa - 'Le bollicine di Monte Rossa saranno tra i protagonisti della tappa bolognese del Festival Franciacorta...”
  • Montedelma - 'Produzione e vendita vini spumanti della Franciacorta (Brescia)...”
  • Monzio Compagnoni - 'La nostra produzione comprende quattro spumanti Franciacorta, uno spumante non a Denominazione...”
  • Plozza - '...si producono pregiati spumanti...”
  • Riva di Franciacorta - 'Le bollicine Riva di Franciacorta in Versilia...”
  • San Cristoforo - '...condizione ottimale per la produzione di vini spumanti...”
  • Santus - 'L'obiettivo è di produrre unicamente quello per cui la Franciacorta è da tutti ritenuta la zona più vocata della penisola: le bollicine...”
  • Uberti - '...una delle migliori aree produttrici di bollicine metodo classico...”
  • Vezzoli Ugo - '...produrre delle ottime Bollicine... Produzione e vendita vini spumanti...”
  • Vignenote - 'Pregiate bollicine, pura armonia per i sensi, grazie alle particolari note olfattive che ricordano i profumi...”
  • Villa Crespia Franciacorta - 'Abbiamo chiamato Villa Crespia la Cantina di Franciacorta destinata alla produzione degli spumanti metodo classico che si fregiano della Denominazione d'Origine Controllata e Garantita (DOCG)...”
  • Villa Franciacorta - 'Fin dalle prime ricerche sulle bollicine...”

Sono poi molte le manifestazioni e gli eventi in cui la terminologia consolidata è quella che fa riferimento a 'bollicine” e 'spumanti”. Un esempio fra tanti (sempre per restare a fatti di oggi) è la gara che unisce la passione per il vino con quella per il tennis. L'evento, dal titolo 'Gli spumanti italiani in un grande torneo dal primo set al tie break”, è organizzato dall'Enoteca Ferrara di Roma dall'11 al 19 maggio e vede la partecipazione di alcune delle migliori aziende produttrici di vini brut e rosé (anche della Franciacorta), i cui prodotti sono chiamati genericamente 'bollicine”. Ecco i nomi di tutte le aziende partecipanti: Balter, Bellenda, Benanti, Beni di Batasiolo, Berlucchi, Castello di Gussago, Contadi Castaldi, Conti d'Arco, Dorigo, Falesco, La Palazzola, Marchesi Antinori, Monte Rossa, Montenisa, Nino Negri, Ricci Curbastro, Tasca d'Almerita.

Per evitare confusione e aiutare i lettori a capire di che disfida stiamo parlando, di seguito riportiamo alcuni dati significativi relativi ai consumi di bollicine e più genericamente del mondo dello spumante internazionale, in cui l''Italia è sicuramente fra i player più importanti, ma non per i volumi del metodo Classico...

Produzione e consumi di vini effervescenti nel mondo nel 2011
Parametri: bottiglia 0,75 l - euro/fatturato mercato interno Paese

PAESI

Produzione nazionale

Importazione da altri Paesi

Spedizioni verso altri Paesi

Consumo totale nazionale

Consumo pro-capite

Prezzo medio nazionale

GERMANIA

520.000.000

130.000.000

50.000.000

600.000.000

7,50

3,11

FRANCIA

500.000.000

10.000.000

220.000.000

290.000.000

4,42

8,18

ITALIA

420.000.000

7.000.000

270.000.000

157.000.000

2,60

3,26

SPAGNA

255.000.000

5.000.000

165.000.000

95.000.000

2,20

3,65

RUSSIA

230.000.000

110.000.000

60.000.000

280.000.000

1,96

3,05

Fonte: Ovse.org

Consumi 2011 di bollicine metodo Classico italiane / Champagne / Cava

METODO CLASSICO

TOTALE (bott.)

Trentodoc

8.500.000

Oltrepò Pavese, Alta Langa, Alto Adige, Friuli e altri Docg e Doc

1.600.000

Vsq - Vs

3.500.000

Franciacorta

10.900.000

Champagne

385.000.000*

Cava

239.500.000*

Ovse.org - Stime di calcolo su 2.000 dati nazionali e 340 schede export (al 29 febbraio 2012)
* dati riferiti alla produzione

Consumi 2011 di spumanti italiani metodo Charmat

METODO ITALIANO/MARTINOTTI/CHARMAT

TOTALE (bott.)

Asti Docg

85.000.000

Conegliano Valdobbiadene Docg / exDoc

62.000.000

Prosecco Doc/ex Igt

113.000.000

Spumanti secchi (Do-Vsq-Vs / vitigno / generici)

65.000.000

Spumanti dolci (Do-Vsq-Vs / aromatici / vitigno / generici)

71.000.000

Stime su dati nazionali e 240 schede export da 48 Paesi (al 20 marzo 2012)


Franciacorta
Nel 2010 sono state commercializzate 10.377.195 bottiglie di Franciacorta. Il ritmo di crescita che da qualche anno si era attestato su una media del 10% ha registrato una stabilizzazione, dato che si è comunque dimostrato migliore rispetto all'andamento del mercato. Il crescente apprezzamento del prodotto in tutto il mondo è confermato  non solo dall'incremento delle vendite, ma anche dalla crescita degli ettari di terreno rivendicati alla Docg, passati dai 2283 del 2008 ai 2383 nel 2009 (+170% rispetto al 2000). Oggi le aziende associate al Consorzio sono 104, corispondenti al 97% delle aziende presenti sul territorio.

Analizzando la distribuzione delle vendite nel corso dell'anno, si osserva come il Franciacorta sia sempre più apprezzato e degustato a tavola. Un grande successo per tutte le aziende del territorio, una conferma alla politica dei produttori orientata verso un prodotto unico e inconfondibile, ottimo per un brindisi ma, grazie alla sua qualità e alle sue caratteristiche gustative, ancora più straordinario in accompagnamento ai grandi banchetti.

Champagne
La Francia produce 490 milioni di bottiglie di vini effervescenti fra Champagne, Loire Cremant, Bourgogne Alsace, Clairette e Blanquette, Bugey-Cerdon, Gaillacois ed altri. Per il 95% la produzione francese è ottenuta con il metodo della rifermentazione in bottiglia, ovvero Champenoise. è il secondo Paese consumatore al mondo con 280 milioni di bottiglie. La regione dello Champagne si compone di 33.568 ettari vitati in produzione coltivati da circa 16mila 'vignerons” e per l'annata vendemmiale 2011 è stata concessa una produzione globale di 385milioni di bottiglie (le 'tirage”). Oggi giacciono nelle cantine degli imbottigliatori della regione circa 1,4 miliardi di bottiglie già tirate. Importante capitale di magazzino, importantissimo per il sistema economico della regione, per i rapporti economici finanziari e il pagamento delle uve ai viticoltori.

Per la vendemmia 2011 è stata autorizzata una raccolta pari a 13.261 kg di uva ad ettaro di Aoc, con un riconoscimento di prezzo unitario variabile da 4 a 5,2 euro, in base a territori, condizione dell'uva, raccolta. Le imprese che imbottigliano sono 5088 in totale divisi nelle tre categorie con quella dei raccoltans più numerosa, esattamente 4.722 aziende. La vendita totale nel 2011 è stata di 322.967.455 bottiglie: il mercato interno francese ha consumato 181.644.194 bottiglie; all'estero sono state spedite 141.323.261 bottiglie. In Italia sono arrivate 7,6 milioni di bottiglie di cui poco più di 2 milioni re-esportate da aziende commerciali italiane. Pertanto con un consumo diretto di 5,5 milioni di bottiglie fra le diverse maisons. Il valore globale delle bottiglie sul mercato nel 2011 è stato di 4,4 miliardi di euro; all'estero è stato fatturato poco più del 50% a fronte di una vendita del 43% del totale. è di 8,20 euro il prezzo medio in Francia di una bottiglia di vini effervescenti (dai 2,75 euro dei Vin Mousseaux agli Aoc a 4,90 euro) fino agli Champagne che hanno segnato una media vicino a 14 euro la bottiglia.

Cava
La Spagna produce per il 95% un unico prodotto, il Cava, in alcune aree geografiche sparse sul territorio nazionale. Sono 31.765 gli ettari in produzione nel 2011, in mano a 7.550 aziende viticole di produzione uva Docq da cui si sono ricavati 2,2 milioni di ettolitri di vino elaborato da 165 imprese spumantistiche del vino base, con 254 aziende che hanno imbottigliato nell'anno. Negli ultimi anni circa 20 imprese hanno smesso di imbottigliare (erano 272 nel 2009). La concentrazione maggiore di cantine è in Cataluña (161 cantine nel Penedes), in Rioja (25 cantine). Due grandi marchi acquistano uve e vini e vendono l'81% del totale. Il 'vino espumoso” Cava Docq è un mix di uve diverse autoctone e internazionali e di vini base, ottenuto con il metodo Cava.

Nel 2011 sono state tirate e commercializzate nell'anno 239.556.000 di bottiglie (-2,14% rispetto al 2010) di cui 152.246.793 hanno preso la strada dell'export (+2,07% rispetto al 2010 e in crescita costante negli ultimi 5 anni) e 87.309.000 sono state consumate in Spagna, registrando un calo dell'8,71% rispetto al 2010, confermando il trend degli ultimi anni di una forte riduzione di consumo interno, causa il prezzo e la riduzione di occasioni eccezionali di consumo domestico. Solo nel 2006 il consumo interno aveva raggiunto il record assoluti con 102 milioni di bottiglie. In Italia sono state esportate 289.257 bottiglie, stabile da due anni, dopo aver toccato il record di 1.233.000 bottiglie consumate nel 2006. Le vendite all'estero sono concentrate fra: Germania (47 milioni), Gran Bretagna (30 milioni), Stati Uniti (15 milioni). All'origine il volume d'affari per l'export è stato di poco superiore ai 350 milioni di euro, con un prezzo medio alla bottiglia di 2,20 euro.


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04/05/2012 00:14:00
6) Nestlè non rappresenta la ristorazione vera. E per le bollicine speriamo che ne richiedano sempre tante
Caro direttore, complimenti innanzi a tutto e poi assolutamente d'accordo per quello che riguarda le classifiche Nestle' deiristoranti.Si ricordi pero' che Redzepi piuttosto che Blummental o Chiche Dacosta finito di servire quelle cose ( che nonmangiano sicuro )se possono si fanno una pasta al pesto o al pomodoro o una buridda di stokko spinata o una parmigianaetc. Comunque quella ristorazione conta veramente poco secondo me , invece sulle palme metterei quelle migliaia di aziendeche senza tanti germogli o spugne innovative fanno tutti i giorni il loro mestiere di trattori, con grande soddisfazione degliutenti.Fanno cioe' da mangiare e pagano i dipendenti, non fanno stage e non vanno in giro per il mondo ( ma quandocucinano?). Per il discorso dell'accorato Zanella sulla terminologia non ne vedo il bisogno di una diatriba sulla terminologia.L'auto e' generico poi diventa Fiat piuttosto che Nissan; la vacanza generico poi diventa Las Palmas piuttosto che Parigi e viacosi'. Chi se ne frega se la definizione non e' appropriata, sara' poi il ristoratore a spiegare ed acculturare l'utente. Malasciamo questa terminologia festaiola e allegra " mi porta una bolla?" e poi costruiamo la cosa. E speriamo che in questomomento di incertezza di chiamate "bolla" ne arrivino tante al ristoratore/barman, anzi cerchiamo di stare calmi con i prezziper invogliare la gente a bere,perche' il Franciacorta sta diventando piu' caro della Champagne


03/05/2012 20:57:00
5) La rifermentazioone in bottiglia è anche Lambrusco di Sorbara Metodo Classico
Lambrusco di Sorbara Metodo Classico Extra Cuvee Brut , un'opera d'arte enologica. E' l'ora di svelare un grande segreto: ' Molti tra i più interessanti Metodi Classici sono prodotti nelle terre del Sorbara ”. Peccato che nessuno riveli questo segreto nelle varie bibbie enogastronomiche: ” tu chiamala se vuoi … disinformazione”. Bomporto in provincia di Modena, non è la glam Franciacorta o il tradizionale Trento D.O.C. ma il lambrusco non prende lezioni di spumantizzazione da nessuno, la rifermentazione in bottiglia siamo noi, il metodo classico ci si cuce addosso come un abito da sera di seta color rubino.


03/05/2012 17:00:00
4) Fantastico.... anche Cà del Bosco nell'elenco !
...fantastico vedere citata nell'elenco anche "Cà del Bosco"...


03/05/2012 13:02:00
3) Franciacorta non ha il monopolio delle bollicine in Italia
Franciacorta è il nome di una Docg, che rientra nella tipologia di 'vino speciale”. Nei vini speciali ci sono i liquorosi, gli aromatizzati e gli spumanti. Potremmo dire: (Spumante) Franciacorta Docg, cosi come (Spumante) Trentodoc, un vino effervescente o una bollicina. M'immagino incalzare un potenziale cliente e ammonirlo: NO, BOLLICINE NON SI DICE! Forse l'errore da non fare - e lì approvo - è di distinguere un (Spumante) Prosecco (Docg o Doc), anche se il Prosecco è uno Spumante. L'unica distinzione è che:
1) Trentodoc e Franciacorta Docg sono degli Spumanti 'Cremant” o 'Metodo Classico”, sarebbe a dire con la rifermentazione in bottiglia... Non sono gli unici, in Italia c'è l'Oltrepò Pavese metodo Classico Docg, l'Alta Langa Docg, ecc...
2) Prosecco (Doc o Docg) è sempre uno spumante ma con rifermentazione in autoclave oppure metodo Charmat-Martinotti.

La grossa distinzione consiste nella presa di spuma, tutti e due sono degli spumanti naturali (sovrapressione minima di 3,5 atmosfere e presa di spuma con rifermentazione, titolo alcolometrico min 9%). Solo che il metodo Charmat è più breve e meno costoso, offre una tipologia di spumante più immediato con sentori che si basano su aromi varietali. Mentre per il metodo Classico la rifermentazione avviene in bottiglia, il processo di presa di spuma è più lungo (15 mesi per legge, minimo 18 mesi per i Franciacorta non millesimati; e spesso, bisogna sottolinearlo, i produttori prolungano il contatto con i lieviti per arricchirsi in aromi e struttura a seguito dell'autolisi...). Infatti un metodo Classico ha un costo di produzione più alto ma regala un altro tipo di prodotto (non confrontabili per tipologia), più strutturato e con aromi più complessi. Dunque due tipologie di spumanti differenti, due classificazioni. Ma Franciacorta non ha il monopolio delle bollicine in Italia, tanto meno degli spumanti metodo Classico. Non possiamo identificare questa tipologia con l'unico territorio Franciacorta.

Inoltre una precisazione. Storicamente Trento fa gli spumanti metodo Classico a partire dall'inizio del XX Secolo, Giulio Ferrari ha importato barbatelle di Chardonnay, Pinot nero, Pinot meunier, Pinot bianco e conoscenze di spumantistica 60 anni prima dei primi produttori di Franciacorta. Franciacorta è un prodotto degli anni ‘60, si sono riconvertiti perché prima facevano dei pessimi rossi... Questi ultimi sono solo stati più bravi nel marketing, nient'altro.


03/05/2012 12:36:00
2) Evviva le bollicine ... anche se non piacciono ai potenti
Caro Alberto, leggiamo sempre il tuo giornale on line e seguiamo i tuoi editoriali video. Sei sempre così deciso e garbato al tempo stesso nell'esporre le tue opinioni, quand'anche queste possano non incontrare l'assenso dei potenti di turno, che è impossibile non stimarti ed approvarti. Bravo! E...evviva le bollicine!!!! Un abbraccio dalla Romagna del sole e dell'amicizia


02/05/2012 19:47:00
1) Una lezione di stile
Direttore, anche stavolta è riuscito a dare una lezione di stile e a fare parlare i fatti... Per forza il nostro Paese resta sempre nei guai, non sappiamo valorizzare il meglio che abbiamo e cerchiamo ogni occasione per dividerci e farci del male. Ma perchè il presidente del Franciacorta non si mette alla testa di tutti i produttori di spumante italiano per fare una grande squadra che - fra le eccellenze e le quantità - valorizzi tutte le le nostre bollicine e quindi la nostra economia ? E non parliamo delle classifiche dei ristoranti... una pena. E dire che un tempo la San Pellegrino era uno dei nostri vanti.





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