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Pesca e agricoltura nel Milleproroghe Approvate due riforme per i settori

Decisa la proroga del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura che consentirà la realizzazione delle azioni a sostegno del settore. Inoltre è stato fissato al 31 marzo del 2012 il termine per la presentazione delle domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili

 
29 dicembre 2011 | 09:50

Pesca e agricoltura nel Milleproroghe Approvate due riforme per i settori

Decisa la proroga del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura che consentirà la realizzazione delle azioni a sostegno del settore. Inoltre è stato fissato al 31 marzo del 2012 il termine per la presentazione delle domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili

29 dicembre 2011 | 09:50
 

Approvato il decreto che contiene le misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, in attuazione della delega contenuta nella legge comunitaria 2009.

Infatti sono state inserite all'interno del decreto "Milleproroghe", approvato dal Consiglio dei ministri, due importanti misure in favore del comparto agricolo e della pesca. è stata decisa la proroga del 'Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura”, che consentirà la realizzazione delle azioni a sostegno del settore in questa fase di delicata congiuntura economia. Inoltre è stato fissato al 31 marzo del 2012 il termine per la presentazione delle domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili.

«Con questo provvedimento - ha detto ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania - vogliamo dare un chiaro segnale di contrasto alla pesca illegale e cominciare un percorso che, in attuazione della legge delega, ci consenta di dotare il comparto di una disciplina semplificata, organica e in linea con le disposizioni comunitarie. In particolare abbiamo razionalizzato le norme relative ai controlli e alle frodi nel settore ittico e dell'acquacoltura e previsto adeguate sanzioni».

«Il decreto definisce con chiarezza - ha proseguito il Ministro - le varie attività professionali e non professionali del settore, dando così dei confini sicuri anche alla pesca non professionale, individuata come quell'attività che sfrutta le risorse acquatiche marine vive per fini ricreativi, turistici, sportivi e scientifici. Si tratta di un intervento importante per dare certezza a un settore che più di altri è stato toccato dalla crisi ed anche per questo è stata introdotta la figura professionale del giovane imprenditore ittico, che da oggi potrà accedere ai benefici previsti dalla legge per tale categoria».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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