A ricevere il prestigioso titolo di Miglior giornalista enogastronomico del Trofeo Galvanina sarà quest'anno Bruno Gambacorta (nella foto) del Tg2 che con Eat Parade ha portato l'enogastronomia in casa di tutti gli italiani dal 1998, in tempi in cui Gianfranco Vissani diventava famoso per un risotto e Carlo Cracco si apprestava a conquistare Milano dai fornelli di Le Clivie, di Piobesi d'Alba, nel Cuneese.
La consegna del premio avverrà il 17 ottobre nel castello Brancaleoni di Piobblico (Pu) nell'ambito dell'11° Festival della Cucina italiana, dedicato ai sapori mediterranei e patrocinato dal ministero delle Politiche agricole e alimentari. Il Galvanina Alla Carriera andrà allo scrittore Tonino Guerra, il più grande sceneggiatore del mondo secondo il Writer Guild Awards 2011 di Hollywood, ma anche artista, creatore di opere pittoriche e di manufatti (madie, arredi, statuette) strettamente riconducibili al vasto mondo, ora sempre più qualificato, della grande cucina.
Altri due riconoscimenti saranno assegnati - per la Cucina - allo chef Gino Angelini, tra i più famosi e celebrati d'America per la sua fedeltà alla vera tradizione italiana - che dall'Italia si fa arrivare persino il pesce due volte alla settimana - e per l'Imprenditoria - a Joseph Vitale di Italpasta. Di origine pugliese, ha fondato in Canada la più nota e qualificata azienda di pasta, soprattutto integrale, utilizzando macchine e manodopera italiana.
Il Trofeo Galvanina si propone di valorizzare le eccellenze enogastronomiche nazionali ma anche di quelle internazionali all'insegna dell'italianità nel mondo. Mentre le vie del Borgo nei tre giorni del Festival della Cucina italiana ospiteranno degustazioni di cantine locali e una mostra mercato di prodotti dell'agroalimentare e dell'artigianato, le cento stanze del Castello Brancaleoni saranno aperte al pubblico e dedicate ognuna ad un prodotto del nostro patrimonio enogastronomico: dalle ostriche bio ai prosciutti stagoniati fino a 50 mesi, dalle birre artigianali al tartufo marchigiano, dall'aceto balsamico alle mostarde.
Bruno Gambacorta con Eat Parade è stato il primo a puntare le telecamere sui prodotti della terra e sulla loro trasformazione in cucina. Erano pochi minuti, vivaci e golosi strappati alle notizie più 'serie” del Tg, ma l'audience e il cresciuto interesse su ciò che ruota intorno al gusto del cibo e al vino ne hanno dilatato lo spazio, concesso repliche e inserito nuovi spazi -rubriche nelle rubriche - come Wine Parade, dedicata al vino, una vetrina sui libri sull'enogastronomia e le segnalazioni di manifestazioni ed eventi sul tema.
Questo giornalista gourmet, napoletano, classe 1948, è da un quarto di secolo in Rai anche come esperto cultura, spettacolo ma anche di scienze e di sanità (ha una laurea in medicina nel cassetto). Ha vinto numerosi premi giornalistici, fra i quali il Cnn World Report Award nel 1996, il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica, l'Oscar del vino 2002 assegnato dalla rivista Bibenda e nel 2010 il Premiolino, sempre per il giornalismo enogastronomico. Subito dopo l'evento di Piobbico, presenterà a Roma il suo primo libro, «Eat Parade - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune», edito da Rai Eri e Vallardi, nato da tanti anni di incontri con personaggi noti e gente comune, storie spesso minori di una realtà agricola poco conosciuta.