Il gruppo americano Constellation Brands ha acquisito la completa proprietà dell'azienda Ruffino della famiglia Folonari, che aveva già ceduto anni fa il 49,9% al colosso quotato alla borsa di New York. Nel contratto di vendita però era contemplata una clausola: entro il 2010 i Folonari avrebbero avuto il diritto di 'rimettere” al colosso americano la propria quota, al prezzo stabilito originariamente, che era piuttosto alto. E i Folonari avrebbero di fatto deciso di cedere totalmente agli americani la storica azienda fondata a Pontassieve (Fi) dai propri avi.
Quindi, Constellation sarebbe oggi a tutti gli effetti unica proprietaria di Ruffino. Il condizionale - sottolinea il sito de Il Sole 24 Ore - deriva dal fatto che, in realtà, Constellation non si è dimostrata proprio entusiasta dell'affare e ha avviato un procedimento contro i Folonari «relativo a vari argomenti che dovrebbero incidere sulla validità dell'opzione 'put”». In discussione ci sono dunque le condizioni di acquisto, ma il passaggio agli americani è ormai avvenuto. A malincuore, dato che, come è risaputo, il gigante a stelle e strisce sta cercando di sbarazzarsi di molte attività vinicole non considerate più 'core”.
In particolare, Constellation aveva messo in evidenza che il valore di Ruffino negli ultimi due anni era precipitato e, ad esempio, nel bilancio del gruppo era scritta una perdita di 25,4 milioni di dollari riferita alla società italiana nei tre mesi fino al 30 novembre 2009.
La situazione, tuttavia, vive un momento di stallo poiché il gruppo Usa ha rimandato le cose all'arbitrato, soprattutto per rivalutare le quotazioni delle azioni stabilite nel 2004. In ogni caso appare improbabile che Ruffino perda la sua 'italianità”: come già fatto per altre realtà, Constellation Brands potrebbe decidere, comunque, di mantenere l'attuale management, per un gruppo da 13,5 milioni di bottiglie all'anno (l'85% all'export), e che, negli ultimi 7 mesi 2010, ha visto il fatturato a +27% sul 2009.