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Aceto balsamico di Modena Più tutele per l'Igp

Riconoscimento da parte del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Igp per la proposta avanzata dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Modena in direzione della ricerca di un'intesa sulle modalità di costituzione e gestione di un Consorzio per la tutela della Denominazione del balsamico

 
22 dicembre 2010 | 17:57

Aceto balsamico di Modena Più tutele per l'Igp

Riconoscimento da parte del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Igp per la proposta avanzata dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Modena in direzione della ricerca di un'intesa sulle modalità di costituzione e gestione di un Consorzio per la tutela della Denominazione del balsamico

22 dicembre 2010 | 17:57
 

Stamani, 22 dicembre, presso la Provincia di Modena si sono incontrati il presidente della Provincia Emilio Sabattini, l'assessore Regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni e operatori della filiera Aceto Balsamico di Modena Igp. Consci dell'esigenza di conseguire l'incarico ministeriale che prevede la cura di aspetti importanti per l'Aceto balsamico di Modena Igp - quali la vigilanza, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla denominazione - i produttori da mesi cercano di raggiungere un punto di equilibrio, che possa consentire la unificazione dei due esistenti gruppi sotto ad un unico tetto.
 
«Il settore infatti - afferma Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena - è diviso da anni in due gruppi: lo storico Consorzio Aceto Balsamico di Modena, con oltre 30 associati di tutte le categorie dimensionali, e il Consorzio Filiera Aceto Balsamico di Modena, di più recente costituzione e che associa una dozzina di produttori e imbottigliatori, per lo più di grandi dimensioni. I due Consorzi hanno espresso entrambi la esigenza di unirsi in un organo unico, che possa raggiungere il volume e la rappresentatività necessari per aspirare al riconoscimento ministeriale: occorre infatti che il Consorzio Tutela rappresenti almeno il 66% delle quantità certificate nel settore, e nessuno dei due raggruppamenti, da solo, è in grado di raggiungere questo obiettivo. Dagli incontri già effettuati è emersa una sostanziale comunità di intenti, ma lo scoglio da superare resta il peso dei voti da attribuire ai produttori per rendere equilibrato il settore, e meglio tutelare l'economia del territorio: il nostro Consorzio richiede una distribuzione del voto anche ai produttori di piccole dimensioni, mentre il Consorzio Filiera punta ad ottenere un voto concentrato nelle mani di poche grandi aziende. Non si dimentichi che il settore è fortemente concentrato, e in particolare è emerso oggi che sole tre aziende avrebbero oltre il 51% di tutti i voti, a discapito delle piccole produzioni radicate per storia, cultura e valore sul territorio provinciale».

La Regione, accogliendo le preoccupazioni esposte dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena, ha oggi avanzato una bozza di statuto, che prevede una votazione maggiormente distribuita tra gli operatori: si ritiene che essa possa assegnare un voto di maggioranza a circa sette-otto aziende. Pur essendo ancora un numero esiguo rispetto ai 65 produttori e ai 221 operatori che sarebbero coinvolti nel Consorzio Tutela, si considera positivamente questa apertura, che è parsa una buona base per raggiungere l'auspicata soluzione di equilibrio, della quale si parlerà nell'incontro stabilito per il prossimo primo febbraio.


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