I 130 anni delle Cantine Pellegrino, storica azienda siciliana, e i 150 dealo sbarco a Marsala di Garibaldi (1860), che ha dato inizio alle battaglie per l'unita d'ltalia, saranno festeggiati con un insolito quanto stimolante gemellaggio fra territori, cucine, prodotti e vini. Profondamente legata al suo territorio e alla sua città, la Pellegrino non poteva ignorare una coincidenza cosi importante e ha scelto di festeggiare i suoi successi rendendo omaggio all'eroe dei due mondi e alla sua missione: unificare I'Italia a tavola in occasione dell'ormai tradizionale appuntamentio del Pellegrino Cooking Festival.
II culmine dei festeggiamenti per i 130 anni delle Cantine Pellegrino si terrà a fine maggio. Nelle cantine storiche, all'interno della sala della Nave Punica, si terra in particiolare un'emozionante lettura degli scritti di Cesare Abba, biografo di Garibaldi che partecipò alla spedizione dei Mille, da parte delle sua pronipote Elle Abba. Verranno coinvolti nelle celebrazioni anche "I Garibaldini a cavallo", associazione di volontari, che porteranno a Marsala la loro presidente onoraria: Anita Garibaldi.
Se Garibaldi, con i suoi Mille, lotto con tutte le forze per strappare le terre ai Borboni al motto "Qui si fa I'ltalia o si muore!", le Cantine Pellegrino hanno deciso di riunire I'ltalia a tavola: dove di fronte a piatti saporiti, tutti i conflitti sembrano venire meno. Ecco allora il progetto presentato ieri a Milano a "Il Luogo di Aimo a Nadia" della settima edizione del Pellegrino Cooking Festival, kermesse enogastronomica che a settembre 2010, all'interno delle Torri Pellegrino, avrà per obiettivo di riunificare il nord e il sud d'ltalia. Le pregiate materie prime della terra siciliana verranno in particolare selezionate da una squadra di cuochi lombardi che, come nuovi garibaldini in camicia bianca e armati di pentole e olio, sigleranno il gemellaggio siculo-lombardo. A presentare il progetto per Pellegrino c'erano l'amministratore delegato Bendetto Renda (a destra nella foto, credito: Giulio Ziletti) e il direttore commerciale Emilio Ridolfi, mentre per il Consorzio cuochi di Lombardia c'era Matteo Scibilia (a sinistra), consigliere fra l'altro del ministro dei Beni culturali Sandro Bondi per la promozione dell'Identita della Cucina e della ristorazione italiana.
II Consorzio Ccuochi di Lombardia si prefigge di promuovere la cultura della cucina in tutti i suoi aspetti: dal recupero dei prodotti del territorio, al rapporto con le istituzioni locali, al rapporto con le scuole del settore per intervenire sulla formazione dei futuri rappresentanti della cucina italiana. Con questa collaborazione le Cantine Pellegrino si fanno di fatto promotrici della cultura del territorio e della storia del patrimonio culinario italiano, fornendo le basi per ricordare e valorizzare i piatti della tradizione gastronomica del nostro paese, senza distinzioni tra Nord e Sud d'ltalia.
CANTINE PELLEGRINO: 130 ANNI DI VIGNA E FAMIGLIA
Le Cantine Pellegrino furono fondate a Marsala nel 1880, per opera di Paolo Pellegrino: notaio e viticoltore. Paolo Pellegrino, con la collaborazione del figlio Carlo - anch'egli notaio e agricoltore - in pochi anni riusci a trasformare l'azienda, nata a conduzione familiare, in una delle piu floride e importanti industrie enologiche di Marsala. Alia scomparsa del padre, Carlo assunse il comando dell'azienda, coadiuvato dalla moglie Josephine Despagne, una gentildonna francese figlia dell'enotecnico Oscar Pierre Despagne, che porto in dote I'esperienza e la conoscenza della sua famiglia, originaria di Sauternes.
L'azienda continuo la sua espansione anche durante le generazioni successive e Paolo Pellegrino, figlio di Carlo e Josephine, assunse la direzione tecnico-amministrativa dell'azienda insieme al cognato Vincenzo Magna, facendo spiccare il volo alia Pellegrino verso i più importanti mercati del mondo: gia nei primi anni Trenta lo stabilimento di produzione fu ampliato fino a triplicare la sua superficie.
Oggi le Cantine Pellegrino rappresentano una delle più importanti realta enologiche della Sicilia, con oltre 22 milioni di euro di fatturato e circa 7 milioni di bottiglie prodotte. In tutti questi anni la storia della famiglia e quella dell'azienda hanno sempre seguito percorsi paralleli e il patrimonio di esperienza di vigna e di cantina ha trovato continuity in tutte le generazioni che si sono avvicendate alia sua conduzione.
Attualmente i vertici dell'azienda sono rappresentati da Pietro Alagna, presidente del consiglio di amministrazione e Benedetto Renda Consigliere delegato. II management dell'azienda si completa con Massimo Bellina, export manager, Emilio Ridolfi, Italia manager, Paola Alagna e Caterina Tumbarello.
A 130 anni dalla sua fondazione la Pellegrino dispone di tre unita operative: oltre alia storica cantina di Marsala, con una capacita totale di 180mille ettolitri (di cui 40mille in botti di rovere), una seconda cantina di vinificazione, nella periferia di Marsala in contrada Cardilla, con una capacita di 20mille ettolitri e dal 1992 una terza cantina nell'isola di Pantelleria, dotata delle piu moderne tecnologie di vinificazione, e che ha permesso il recupero e il rilancio dei famosi vini Moscato e Passiti di Pantelleria.
Leader assoluta nella produzione del Moscato e Passito di Pantelleria Doc, la Carlo Pellegrino nel corso degli anni, attraverso una crescita costante, si e affermata come una delle aziende di riferimento nella produzione dei vini Marsala e vanta oggi una profondita e ampiezza di gamma anche nei vini siciliani da tavola: ottimi bianchi e rossi che si trovano con il marchio Duca di Castelmonte sia nel canale Horeca che nella grande distribuzione, ma con differenti linee di prodotto. Completano I'offerta i prestigiosi vini Hauner, Malvasia delle Lipari Doc, dei quali le Cantine Pellegrino seguono in esclusiva la distribuzione.
«Le Cantine Pellegrino rappresentano una storia di successo, frutto della passione e dei sacrifici di tutti coloro che vi lavorano e che si impegnano con determinazione e costanza per far conoscere in Italia e nel mondo I'eccellenza dei vini siciliani. - afferma Pietro Alagna, presidente di Cantine Pellegrino - Un traguardo importantissimo che ci fa pensare al futuro come ad una sfida possibile se basata sulla filosofia che da sempre ci accompagna: selezionare e produrre il meglio di quanto la nostra meravigliosa terra ci offre».