Maggiore importanza nel secondo livello di contrattazione e aumento in busta paga di 115 euro da suddividere in sette rate da erogare ogni sei mesi per tutta la durata del contratto (tre anni e quattro mesi), per un totale di sette ritocchi.
Sono queste le caratteristiche principali dell'accordo raggiunto in tempi rapidissimi, dopo sette mesi di trattative, fra sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro per rinnovare il contratto collettivo del comparto turismo applicato a circa un milione di lavoratori.
«L'accordo è stato raggiunto in tempi rapidissimi – afferma il presidente Fipe, Lino Stoppani (nella foto a sinistra) – prevede salari impegnativi per le imprese di ristorazione con la possibilità di integrazione al secondo livello di contrattazione. Tutti questi elementi dovrebbero contribuire a riportare serenità in un settore ancora fortemente provato dalla crisi economica».
Altro elemento importante siglato fra le parti riguarda la formazione del personale non esperto assunto con la figura dell'apprendistato che, con i nuovi accordi, potrà essere effettuata e certificata direttamente all'interno dell'azienda. Particolare attenzione è stata data al settore della ristorazione collettiva, attraverso una tempistica diversa delle erogazioni salariali in relazione al ben noto problema dei ritardati pagamenti.
Fipe fornirà assistenza alle piccole imprese di ristorazione sul territorio per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello e fornirà delle linee guida per questo genere di accordi integrativi.
«Si tratta di un accordo - ha dichiarato Bernabò Bocca (nella foto a destra), presidente della Federalberghi e di Confturismo-Confcommercio Imprese per l'Italia (la Confederazione che raggruppa oltre 200 mila aziende del turismo)- che rappresenta un atto di fiducia delle aziende nel futuro del settore, pur in un momento nel quale il mercato delle vacanze non attraversa una congiuntura favorevole».
L'accordo prevede un aumento medio a regime per un lavoratore di 4° livello pari a 115 euro ed una durata di quaranta mesi (dal 1° gennaio 2010 al 30 aprile 2013).
«La consapevolezza della grave crisi congiunturale - ha aggiunto Bocca - ci ha spinti, di comune accordo con i sindacati dei lavoratori, a spostare nei prossimi anni gli oneri derivanti dall'intesa. Ci auguriamo a questo punto che il Governo apprezzi l'impegno delle imprese e valuti l'opportunità di misure volte a rilanciare il settore fortemente colpito dalla perdurante riduzione dei consumi turistici».
Federalberghi ha prodotto una guida all'applicazione del nuovo Ccnl Turismo e tre manuali che illustrano le caratteristiche delle novità di principale interesse per le imprese: il lavoro extra, l'apprendistato, l'appalto di servizi.