BERGAMO - Atmosfera d'inizio Novecento sulla facciata, con decorazioni originali in pietra di Credaro, artistiche inferriate, fregi a graffito, tutto perfettamente recuperato. Si è aggiunta solo la scritta 'albergo” con i caratteri tipici che si usavano nel primo Novecento. Se la facciata richiama il fascino della 'belle époque”, gli interni del nuovo 'Petronilla Hotel in Bergamo”, quattro stelle, in via San Lazzaro 4, nel cuore di Bergamo bassa, sono decisamente dettati dalla volontà di usare materiali, tecnologie, arredi e attrezzature d'avanguardia. Sì, c'è stata la volontà di regalare a Bergamo un piccolo albergo di lusso. Un lusso non smodato o pacchiano, ma un lusso che equivale a grande comfort, il massimo che si può desiderare in un albergo.
Il Petronilla Hotel comincerà a essere operativo dal 7 settembre. Prende il nome da Petronilla Frosio, presidente dei ristoratori Ascom della bergamasca, componente della nota famiglia di ristoratori di Sant'Omobono Imagna che, tra fratelli e sorelle, conducono non solo lo storico ristorante Posta a Sant'Omobono, ma anche il 'Frosio” ad Almè (1 stella Michelin) e il ristorante del Golf Club dell'Albenza. L'aver puntato sulla apertura di un piccolo hotel a Bergamo fa tornare la famiglia Frosio alle origini, perché sino agli anni settanta del secolo scorso il 'Posta” di Sant'Omobono è stato anche albergo.
«Solo 12 camere, molto spaziose, distribuite su quattro piani – spiega Nilla Frosio – ma abbiamo voluto fare le cose al massimo della qualità oggi disponibile. Lo si capisce da tanti piccoli particolari. Visto il borgo storico in cui l'edificio è inserito e considerata la nostra esperienza nel settore dell'ospitalità, vogliamo farne un piccolo 'hotel de charme”, come lo chiamerebbero i francesi, dove i clienti si sentano a loro agio come in famiglia, ma ancora più coccolati».
A dirigere l'albergo è stata chiamata Uta Wilmer, di origini tedesche, con alle spalle importanti esperienze in prestigiosi hotel internazionali: «Tutte le camere sono arredate in modo diverso, così come i bagni. Marmi di Carrara e iraniani, vasche Jacuzzi, zona relax con palestra e sauna a infrarossi, piccola sala per meeting, cortile interno per colazioni all'aperto. L'albergo – continua Wilmer - è tutto a basso consumo energetico, con pannelli solari che coprono in parte il fabbisogno di energia. D'avanguardia è anche l'isolamento acustico e termico. Quanto al parcheggio, la proprietà ha acquistato un sufficiente numero di posti auto nel vicino parcheggio del Triangolo».
II lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti dall'impresa Pandini su progetto architettonico dello studio Gian Elia Luzardi di Bergamo. In precedenza l'edificio ospitava al piano terra il laboratorio di un idraulico, mentre i piani superiori erano appartamenti. Il nuovo albergo si inserisce in un angolo del centro di Bergamo che ha riacquistato fascino grazie a interventi di ristrutturazione attuati sia dai privati sia dal Comune, che ha rifatto la pavimentazione stradale, con nuovi marciapiedi e pista ciclabile.