Il rinnovo del contratto di lavoro sul turismo, che prende il via oggi con il primo incontro fra le parti, parte in un clima di incertezza. L'andamento sul turismo in netto miglioramento, come dichiarato dal ministro Brambilla, nei primi cinque mesi dell'anno non trova riscontro nei dati divulgati da un'altra fonte che prefigura una situazione molto preoccupante. Il clima generale di crisi economica ancora accertato restringe già il margine di manovra fra imprese datoriali e lavoratori.
«Se a questo si aggiunge - commenta Edi Sommariva (nella foto), direttore generale Fipe, la federazione che riunisce 250mila imprese con un totale di 600mila lavoratori dipendenti - un clima di notizie contraddittorie, sarà molto difficile far partire la trattativa con il piede giusto. I dati positivi possono giustamente indurre i lavoratori a sperare di ottenere maggiori rivendicazioni, mentre la situazione vera sembra meno rosea di quanto decantato. Non è da escludere che il settore dopo la stagione turistica estiva sia costretto a significati licenziamenti di personale. Non va poi dimenticato che al tavolo siederanno anche i rappresentanti delle aziende di ristorazione collettiva, notoriamente in crisi per i pagamenti ritardati da parte delle pubbliche amministrazioni».