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Siad
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10 maggio 2009 | 13:06
10 maggio 2009 | 13:06
 

 Caratteristiche
Il miele è un alimento glucidico a elevato potere energetico: 100 grammi di prodotto forniscono 320 calorie, un apporto comunque inferiore rispetto alle 400 calorie di un'analoga quantità di saccarosio. Composto da zuccheri semplici e di facile assimilazione, il miele presenta un alto grado di digeribilità ed è consigliato nell'alimentazione dei bambini, degli anziani e degli sportivi. Ha caratteristiche molto variabili a seconda della sua derivazione floreale, e va da viscoso a denso fino a cristallino. Anche il colore varia da dorato ad ambrato a seconda del fiore di provenienza.

Storia
Una delle prime testimonianze dell'uso del miele proviene da graffiti rupestri che risalgono al 6000 a.C. Già l'uomo neolitico pare che allevasse le api anche se il merito di un'apicoltura perfezionata è degli Egizi, che scoprirono l'utilità del miele nelle imbalsamazioni. Gli antichi riconoscevano al miele grezzo proprietà che poi la scienza ha ampiamente confermato: antisettiche, fortificanti, calmanti. Nel mondo greco e romano erano anche noti i suoi effetti cicatrizzanti, tonificanti e l'utilità nelle affezioni intestinali e auricolari. Nella maggior parte delle società il miele rimase l'unico dolcificante sino a circa due secoli fa, quando iniziarono le importazioni di zucchero di canna dalle Indie occidentali.

Modalità produttive
L'origine del miele è data dal nettare, soluzione acquosa contenente principalmente zuccheri, secreta da organi ghiandolari delle piante chiamati nettari e dall'apporto delle api che, durante la digestione degli zuccheri, aggiungono altre sostanze quali enzimi e minerali. Le api bottinatrici, dopo esser tornare all'alveare offrono il loro carico alla api magazziniere che si occupano della trasformazione del nettare in miele. La goccia di nettare, quasi microscopica, viene passata rapidamente da un'ape all'altra, concentrata e arricchita con secrezioni ricche di enzimi. Dopo questa operazione le api iniziano l'immagazzinamento della goccia nelle cellette esagonali dei favi. Infine, le api ventilatrici, agitando con forza le ali, si impegnano a far evaporare l'umidità in eccesso nel nettare che, dopo alcuni giorni, giunto al giusto grado di maturazione viene opercolato. L'operazione consiste nel chiudere tutte le cellette dei favi con un tappo di cera vergine che impedisce l'assorbimento dell'umidità presente nell'ambiente, difendendo il prodotto dalla polvere e dalle impurità.

Curiosità
Il Consorzio di tutela e di valorizzazione del miele della Valtellina ha presentato domanda ufficiale per l'ottenimento del marchio Dop (Denominazione di origine protetta) per le varietà tipiche della zona. In Valtellina, infatti, si producono: il millefiori di montagna (ad altitudine inferiore a mille metri sul livello del mare), il millefiori di alta montagna (ad altitudine superiore a mille metri sul livello del mare), il monofloreale di rododendro, il miele di castagno, d'acacia e di tiglio.

Modalità di conservazione
Il miele va conservato in barattoli di vetro, lontano dalle fonti di calore.

Caratteristiche organolettiche
Il miele può essere dolce o molto dolce, a seconda della tipologia, ma può essere anche amaro, a seconda dell'essenza di derivazione (ad esempio il castagno).

Come si consuma
Il miele può essere utilizzato come ingrediente nella preparazione di alcuni dolci, come dolcificante o anche come ricco nutriente per la colazione o piccoli spuntini. Ottimo da abbinare con formaggi oppure con lardo.

Area di produzione
Il miele è prodotto in tutto il territorio lombardo.

Fonte: www.buonalombardia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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