Con una guida d'eccezione, Federico Minghi, soprannominato “Ambasciatore della Toscana”, già divulgatore della toscanità in tv e su Panorama e fondatore nel 2020 della piattaforma Toscana My Love, scopriamo la Val d’Elsa, territorio nel cuore della Toscana, la cui importanza strategica risiede nei suoi antichi percorsi. Attraversata dall’antica via Francigena, frequentata dai pellegrini diretti a Roma, e dalla Volterrana, preferita per i commerci, la Val d’Elsa è la valle del fiume Elsa, affluente dell’Arno, che nasce dal fianco occidentale della Montagnola Senese, tra Siena e Radicondoli, e confina a ovest con la Val di Cecina nel Volterrano, a est con le prime propaggini del Chianti, a sud con la Val di Merse e a nord con il Valdarno. Una valle strategica e una meta ideale per visitare celebri borghi e città d’arte come Siena, Firenze, Monteriggioni, Colle di Val d’Elsa, San Gimignano e Volterra, ma anche un luogo dove riscoprire ricchezze naturali, paesaggistiche e gastronomiche eccezionali.
A Colle di Val d’Elsa si respira storia e bellezza
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Le strade antiche di Colle di Val d’Elsa
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Porta nuova a Colle di Val d’Elsa
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La Val d‘Elsa è attraversata dall’antica via Francigena, frequentata dai pellegrini diretti a Roma
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Il fiume Elsa, affluente dell’Arno
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Colle di Val d’Elsa, la città del cristallo
Uno dei borghi centrali della Val d’Elsa è Colle di Val d’Elsa (Si), che grazie al suo bacino idrico e all’ingegnosità delle gore è divenuta un’importante realtà industriale già nel 1200. Molto significativo è stato il settore della carta, sia dal punto di vista economico che culturale.
A Colle si stampavano libri di ogni genere già a partire dal 1400 e per oltre due secoli alcune cartiere hanno avuto il monopolio regionale della produzione di carta da bollo. Ma sarà soprattutto la produzione del vetro prima e del cristallo poi a caratterizzare l’attività industriale di Colle di Val d’Elsa, che già dall’Ottocento fu definita “la Boemia d’Italia” e poi “Città del Cristallo”, con il 15% di tutta la produzione mondiale e oltre il 95% di quella italiana.
La storia di Colle è legata a una celebre battaglia del 1269, citata anche da Dante nella Divina Commedia nel XIII Canto del Purgatorio, quando il borgo giurò fedeltà allo schieramento guelfo e si schierò con Firenze contro Siena, ottenendo una vittoria con notevoli ripercussioni sull’assetto politico della Toscana. Tra le personalità illustri che qui ebbero i natali, ricordiamo Arnolfo di Cambio, allievo di Nicola Pisano, uno degli artisti più importanti del Medioevo, scultore, urbanista e architetto del Duomo di Firenze.
Mangiare a Colle di Val d’Elsa
BIS - Osteria italiana contemporanea di Gaetano Trovato
Colle di Val d’Elsa è celebre anche grazie a Gaetano Trovato, uno degli chef stellati più apprezzati del mondo dal 1984, la cui scuola ha formato molti chef divenuti famosi. Nel 1999 ha ricevuto la seconda stella Michelin e nel 2022 ha aperto un nuovo ristorante, definito uno dei più belli d’Europa.
A Colle di Val d’Elsa Alta, borgo riservato e romantico, nella sede storica di Arnolfo, ha aperto un nuovo progetto: BIS - Osteria italiana contemporanea, che mette al primo posto le persone, il buon cibo e la convivialità. Gaetano Trovato, insieme ad Alice Trovato e ai suoi collaboratori, ha ideato BIS con l’obiettivo di far viaggiare i propri ospiti attraverso la ricerca e la rivisitazione dei prodotti del Belpaese, esaltandoli nelle ricette tipiche e ripercorrendo le tradizioni italiane.
Le Regioni d’Italia, in particolar modo la Toscana e la Sicilia, terra d’origine della famiglia Trovato, sono le vere protagoniste di BIS. Dall’ora dell’aperitivo, la terrazza e la sala panoramica di BIS, affacciate sul paesaggio toscano, offrono momenti di pace e semplicità. Il menu è composto dalle categorie: al pezzo, La pasta artigianale, Condividere, La scarpetta, le specialità e i dessert di Matilde Morandi.
Ogni boccone a BIS è un viaggio attraverso i sapori autentici, coltivati con cura e rispetto per la terra, sempre con un occhio a “spreco zero” perché “quello che mangiamo oggi, cambia il mondo di domani”. Iniziamo il viaggio gastronomico con il piatto “Condividere” con una curatissima selezione di cinque stuzzichini, con la bruschetta al pomodoro, l’uovo d’anatra pecorino e giardiniera, prosciutto e melone, involtini di pesce spada alla siciliana e anatra affumicata su cracker e pesca. Tra le specialità italiane spicca la Tagliata di Manzo Maremmana con aceto balsamico il Borgo e scarola, mentre tra i primi il Tortello, zucchine, gota cotta, salume tipico di Colle di Val d'Elsa e pesto di basilico. Nella sezione Al Pezzo il “Panino 5e5” rosetta soffiata, cecina, ortaggi grigliati. Infine, tra i dessert, una menzione al dolce Frutti di bosco, bavarese alla vaniglia e savoiardi.
Federico Minghi e il Tortello, zucchine, gota cotta, salume tipico di Colle di Val d‘Elsa e pesto di basilico di BIS
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Federico Minghi e Tagliata di Manzo Maremmana con aceto balsamico il Borgo e scarola di BIS
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Federico Minghi e il dessert Frutti di bosco, bavarese alla vaniglia e savoiardi di BIS
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Per chi poi volesse godere di un’esperienza completa, può salire al piano superiore e restare a dormire in una delle quattro camere curatissime con splendida vista sulle colline toscane.
BIS - Osteria italiana contemporanea | Via XX Settembre, 50 - 53034 Colle di Val d'Elsa (Si) | Tel 338 770 6128
Il Frantoio Restaurant
Altro ottimo ristorante nel centro storico di Colle di Val d’Elsa Alta è Il Frantoio Restaurant, situato nell’antico Palazzo Giusti. Le stanze del ristorante sono ricavate da un vecchio frantoio del 1800, con macchinari per l’estrazione dell’olio e delle olive ancora conservati.
La sala de Il Frantoio Restaurant
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Particolare del Il Frantoio Restaurant
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Federico Minghi con Jacopo Pereira, chef de Il Frantoio Restaurant
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La cucina de Il Frantoio propone una reinterpretazione moderna dei piatti tipici della tradizione italiana preparati dallo chef Jacopo Pereira, socio insieme all’imprenditore Pietro Sammicheli. Jacopo, classe ’86, ha lavorato in rinomati ristoranti italiani, con una tappa fondamentale al Castello di Brolio con lo chef Franco Sangiacomo, suo mentore. Il menu segue la stagionalità degli ingredienti per garantire prodotti freschi e di qualità. Il personale del Frantoio cura particolarmente l’atmosfera, unendo l’arte ai sapori toscani, in un ambiente semplice ed elegante.
La sfera di fegatini di pollo con amarene e pistacchi, evoluzione di un classico paté di fegatini Il Frantoio Restaurant
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Lo spaghetto Mancini affumicato al legno di faggio con aglio nero, polvere di capperi e colatura di alici de Il Frantoio Restaurant
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Il piccione de Il Frantoio Restaurant
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Tra gli antipasti spicca la sfera di fegatini di pollo con amarene e pistacchi, evoluzione di un classico paté di fegatini. Un piatto rappresentativo è lo spaghetto Mancini affumicato al legno di faggio con aglio nero, polvere di capperi e colatura di alici, servito in una cloche per conservare l’affumicatura. Tra i secondi piatti, il piccione è sicuramente un must del menù, servito con contorni stagionali che esaltano al meglio il suo sapore. Per concludere, imperdibile è il dolce: mousse al cioccolato, cocco e passion fruit della pasticciera Andrea De Palma.
Il Frantoio Restaurant | Via del Castello 38 - 53034 Colle di Val d'Elsa (Si) | Tel 0577 923652
La Val d’Elsa, oltre ad essere una zona ricca di borghi storici e bellezze naturalistiche, è un luogo dove l’inventiva e l’imprenditorialità hanno reso questo territorio un angolo di paradiso dove fermarsi per godere appieno i piaceri della vita.