Allegrini e Corte Giara a Francesco, Giovanni e Matteo Allegrini. Poggio Al Tesoro e San Polo a Marilisa Allegrini e alle figlie Carlotta e Caterina. Questo il risultato del riassetto proprietario e di governance di una delle famiglie del vino italiano più note a livello internazionale, che ha deciso di riorganizzare il proprio patrimonio distribuito tra la Valpolicella, Bolgheri e Montalcino. Una divisione che ha come obiettivo «la costante espansione dell'attività imprenditoriale nel settore vitivinicolo». Nella nota diffusa pochi minuti fa dalla famiglia Allegrini si precisa che Silvia, erede di Walter Allegrini, sarà alla guida di Allegrini e Corte Giara insieme ai fratelli Francesco, Giovanni e Matteo, eredi di Franco Allegrini che ne assumono la maggioranza delle società veronesi. Oltre alla due cantine toscane, alla Cavaliere del Lavoro Marilisa Allegrini va anche Villa Della Torre a Fumane in Valpolicella.
Da sinistra Matteo, Silvia, Giovanni e Francesco Allegrini
Si tratta di un «primo accordo» il cui risultato finale è destinato a «procurare la suddivisione dei principali assets». Nell’operazione, Francesco Allegrini e i fratelli sono stati assistiti dall'avvocato Riccardo Borsari per gli aspetti legali, da Alberto Fioritti dello studio Serantoni per quelli finanziari e da Tommaso Zanini in qualità di advisor finanziario. Marilisa Allegrini e le figlie sono state assistite dagli avvocati Giovanni Maccagnani e Luca Toninelli per i profili legali, Andrea Rossi dello studio SLT per quelli finanziari e valutativi e Paolo Giovannini per le questioni fiscali. Gli atti notarili verranno rogitati dal notaio Cristiano Casalini dello Studio CCI di Verona.
Allegrini, 400 anni di storia nel vino italiano
Allegrini in Valpolicella
La Famiglia Allegrini è dedita alla produzione del vino da oltre quattrocento anni, con un ruolo significativo nello sviluppo della Valpolicella e un grande contributo nel farne culla di grandi rossi. Negli anni, l'insegna Allegrini è diventata un gruppo consolidato di quattro aziende, distribuite tra il Veneto e la Toscana, per una superficie totale di circa 240 ettari. Radici comunque sempre ben salde a Fumane di Valpolicella. Qui, nel 1854, viene avviata l’azienda Agricola alla cui guida si succedono, nel corso dei decenni, le generazioni della famiglia.
È con Giovanni Allegrini che avviene la svolta. Alla ricerca della qualità assoluta, riesce a valorizzare le grandissime potenzialità enologiche e viticole della Valpolicella. Nel 1983 gli succedono i tre figli: Franco, enologo, Marilisa, responsabile commerciale, e Walter, incaricato della conduzione viticola, scomparso prematuramente, lasciando il testimone alla figlia Silvia.
Le proprietà di Allegrini si estendono per 100 ettari nell’area della Valpolicella Classica. Da qui nascono cru di prestigio quali La Grola, Palazzo della Torre e La Poja, vero punto di inizio del cammino della famiglia nel mondo dell'Amarone. Stesse radici per Corte Giara, marchio nato nel 1989 per rispondere all'esigenza di ampliare la gamma dei prodotti disponibili, introducendo anche varietà internazionali, in una linea di vini giovani, pronti da bere in vari contesti conviviali e di più facile approccio per i consumatori. Altissima qualità e forte presenza sui mercati esteri hanno permesso ad Allegrini di diventare negli ultimi decenni una delle realtà vinicole italiane più apprezzate nel mondo.
La nuova cantina in Valpolicella e le tenute toscane
San Polo, la tenuta di Montalcino della famiglia Allegrini
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San Polo, la tenuta di Montalcino della famiglia Allegrini
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Poggio al Tesoro, la tenuta di Bolgheri degli Allegrini
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Più recente il progetto di realizzazione di una nuova cantina, proprio accanto alla sede storica di Allegrini. Un investimento di circa 20 milioni di euro, che non vedrà la luce prima della metà del 2025. I capitoli più recenti sono quelli che vedono la famiglia protagonista anche in Toscana, con le due proprietà Poggio Al Tesoro e San Polo. Nel 2001 Marilisa Allegrini e il fratello Walter, animati dal «desiderio di misurarsi con un progetto nuovo e al contempo diverso dall'amata Valpolicella», finiscono per innamorarsi di Bolgheri e del suo grande potenziale.
Una storia che ha coinvolto le figlie di Marilisa, Carlotta e Caterina che, insieme alla madre, hanno portato avanti una delle realtà più dinamiche e significative del panorama bolgherese, Poggio al Tesoro. San Polo costituisce il "bis" del progetto toscano di Marilisa Allegrini, con l'acquisizione a Montalcino avvenuta nel 2007. Vigneti tra i 400 e i 550 metri di altitudine e terreni poveri, sassosi, composti prevalentemente da galestro, consentono di contenere la vigoria del Sangiovese e limitare le rese, favorendo la qualità delle uve.