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Dazi Usa sul Parmigiano Bologna “invasa” dai produttori

In migliaia stanno raggiungendo il capoluogo emiliano, dove fino a domani è allestito il Villaggio contadino della Coldiretti. In piazza anche decine di allevatori, casari, stagionatori, agronomi e animali. Il ministro delle Politiche agricole Bellanova ha inaugurato l’iniziativa dicendo: «Per scongiurare i dazi serve un’azione coesa del governo».

28 settembre 2019 | 10:23
Dazi Usa sul Parmigiano 
Bologna “invasa” dai produttori
Dazi Usa sul Parmigiano 
Bologna “invasa” dai produttori

Dazi Usa sul Parmigiano Bologna “invasa” dai produttori

In migliaia stanno raggiungendo il capoluogo emiliano, dove fino a domani è allestito il Villaggio contadino della Coldiretti. In piazza anche decine di allevatori, casari, stagionatori, agronomi e animali. Il ministro delle Politiche agricole Bellanova ha inaugurato l’iniziativa dicendo: «Per scongiurare i dazi serve un’azione coesa del governo».

28 settembre 2019 | 10:23
 

In migliaia stanno raggiungendo il capoluogo emiliano, dove fino a domani è allestito il Villaggio contadino della Coldiretti. In piazza anche decine di allevatori, casari, stagionatori, agronomi e animali. Il ministro delle Politiche agricole Bellanova ha inaugurato l’iniziativa dicendo: «Per scongiurare i dazi serve un’azione coesa del governo».

Continuerà ad arrivare numeroso fino a domani quello che si è già autoproclamato il “popolo del Parmigiano”. A Bologna in migliaia si stanno dando appuntamento in questi giorni al Villaggio contadino della Coldiretti per difendere il prodotto italiano più conosciuto nel mondo minacciato dalla guerra dei dazi con gli Usa, che potrebbero essere autorizzati il prossimo 30 settembre dal Wto ad applicare tariffe  per un importo compreso tra 5 e 10 miliardi di dollari ai prodotti europei compresi formaggi e vini.

A rischio il 90% dell'export del Parmigiano in Usa (Dazi Usa sul Parmigiano Bologna invasa dai produttori)
A rischio il 90% dell'export del Parmigiano in Usa

Di fronte ai nuovi pericoli legati al divampare delle guerre commerciali gli allevatori della Coldiretti guidati dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini sono stati costretti a lasciare le proprie aziende per preparare il Parmigiano nel centro della Food Valley italiana utilizzando antichi attrezzi e seguendo rituali vecchi di ben nove secoli di storia.

Il villaggio della Coldiretti sarà aperto fino a domani (Dazi Usa sul Parmigiano Bologna invasa dai produttori)
Il villaggio della Coldiretti sarà aperto fino a domani

Quello americano è, dopo la Germania, il secondo mercato estero per Parmigiano e Grana su cui Trump minaccia di applicare un dazio pari al valore del prodotto importato. Ciò significa - rileva Coldiretti - che la tassa passerebbe da 2,15 dollari a 15 dollari al kg, facendo alzare il prezzo al consumo fino a 60 dollari al kg. Ad un simile aumento corrisponderà inevitabilmente un crollo dei consumi stimato nell’80-90% del totale, secondo il Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Ettore Prandini (Dazi Usa sul Parmigiano Bologna invasa dai produttori)
Ettore Prandini

Da difendere c’è un sistema produttivo unico al mondo dal quale si ottengono circa 3,7 milioni di forme all’anno, con 330 piccoli caseifici artigianali della zona tipica alimentati dal latte prodotto nelle circa tremila stalle rimaste dove si allevano circa 250mila mucche. Una stagionatura che varia da 12 a 24 mesi, il divieto nell’uso di insilati, additivi e conservanti nell’alimentazione del bestiame, un peso medio delle forme di 40 chili, l’impiego di 14 litri di latte per produrre un chilo di formaggio e 550 per produrre una forma sono le caratteristiche distintive del prodotto alimentare italiano più conosciuto e più imitato nel mondo.
 
«L’Unione Europea ha appoggiato gli Stati Uniti per le sanzioni alla Russia che come ritorsione ha posto l’embargo totale su molti prodotti agroalimentari, come i formaggi, che è costato al Made in Italy oltre un miliardo in cinque anni ed ora - ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - l’Italia rischia di essere ingiustamente anche tra i Paesi piu’ puniti dai dazi Usa per la disputa tra Boeing e Airbus che è essenzialmente un progetto francotedesco».

L’iniziativa è stata aperta dal ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, che nel suo intervento ha detto: «Le nostre filiere agroalimentari sono giustamente allarmate per la minaccia di dazi annunciati da parte dell’amministrazione statunitense. Gli Stati Uniti rappresentano il mercato di sbocco più importante per i nostri vini e le produzioni di qualità. Ipotizzare un aumento delle tariffe doganali o altre forme di ritorsione metterebbe in serio pericolo posti di lavoro, imprese, famiglie, interi territori. Penso al Pecorino Romano, al Parmigiano Reggiano, al Grana Padano, alla pasta, all’olio vergine di oliva. È necessario e urgente rafforzare il dialogo con l’Amministrazione Usa per scongiurare questo rischio enorme».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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