Terre di Toscana, sorprendenti i bianchi nell’annata 2021

Presenti 120 cantine che costituisco un’ossatura importante del panorama vinicolo toscano con 600 etichette in libero assaggio. Molto nutrito e per questo inaspettato e molto interessante si è rivelato il versante bianchista

26 marzo 2022 | 13:25
di Guido Ricciarelli

Quattordicesima edizione per Terre di Toscana, dopo il prevedibile anno di stop causa Covid, organizzata con grande cura dallo staff de L’AcquaBuona, rivista enogastronomica online forte dei suoi 1.600 abbonati alla newsletter, le 10mila pagine lette al giorno e i 5.600 amici della pagina Facebook, dati che collocano www.acquabona.it come uno dei magazine più seguiti nel panorama dell’enogastronomia in rete. FernandoP ardini, Riccardo Farchioni e Luca Bonci hanno messo assieme 120 cantine che costituisco un’ossatura importante del panorama vinicolo toscano con 600 etichette in libero assaggio.


Gli assaggi più convincenti: bene i bianchi

Stante la concomitanza con l’inizio della giostra delle Anteprime Toscane è stato utile soffermarsi su vini che non fossero ricompresi in quell’ambito. Molto nutrito e per questo inaspettato e molto interessante si è rivelato il versante bianchista che nell’annata 2021 ha riservato ottime indicazioni. Qui di seguito gli assaggi più convincenti nel rispetto salomonico dell’ordine di presentazione.


Tavolo 4 Badia a Coltibuono. Il Vermentino è di un giallo paglierino luminoso. Intensamente profumato di fiori di sambuco, pompelmo rosa e mango. Ha un gusto pieno e deciso ben equilibrato dalla sapidità che stempera la corposa componente alcolica.


Tavolo 12 Antonio Camillo. Il Vermentino è di un paglierino dorato. Profumi caldi di frutta gialla matura, anche esotica e mela renetta con qualche cenno di erbe aromatiche. In bocca è pieno, fresco e salino, estremamente piacevole, da bere a volontà. Nel Tutti i giorni Bianco, con l’evidente intento di porsi come vino quotidiano prevale la nota aromatica della Malvasia presente assieme a uve Trebbiano e Ansonica.


Tavolo 39 Fattoria di Magliano. Il Vermentino Pagliatura. Paglierino con riflessi dorati brillanti, naso fragrante e intenso di mela e pesca, fiori e agrumi. In bocca è morbido, suadente, un lontano ricordo salmastro lo rende incisivo sul bel finale. L’Ansonica Brissaia è di un giallo paglia intensa. Molto fruttato con note di frutta esotica, pesca bianca e lievi accenni di pietra focaia. Decisamente salino, caldo, molto mediterraneo e piacevole. L’Ansonica Brissi è di un giallo paglierino tendente al dorato. Naso delicato con sentori di frutta gialla, pesca e mela, con richiami di piccolo frutti bianchi e di macchia mediterranea. Al palato risulta fresco e di bella salinità.


Al Tavolo 89 Rocca delle Macie con il Vermentino CampoMaccione. Paglierino chiaro e limpido. Riconoscimenti delicati di erbe aromatiche secche, elicriso, pesca bianca, lime e mandorla. Sorso fragrante, ricca sapidità in chiusura e appagante permanenza.


Al Tavolo 106 si trova la Tenuta di Montauto con la gamma più nutrita. Il Vermentino è di un giallo paglia intenso. Fragrante e molto fruttato, con note di pesca bianca, frutta esotica e accenni di pietra focaia. Semplicemente delizioso al gusto, salino, teso, di buon corpo e d “pericolosa” bevibilità. Da berne un secchio. Il Bianco di Pitigliano, a base di uve Trebbiano 70%, Malvasia 25% e Chrardonnay 5%. Giallo paglia intenso. Avvolgente e complesso al naso, note di idrocarburo, pietra focaia, poi fiori di campo, cedro e pompelmo in rapida successione. Decio e di carattere alla’assaggio, molto salino e allo stesso caldo e possente per la tipologia. Sorprendente. Il Sauvignon Gessaia è di un giallo dorato chiaro. Note di nespola e susina gialla al naso, accenni di mandorla fresca. Sapore salino e caldo, mediterraneo, ricco e di suadente bevibilità.


E per concludere dal Tavolo 109, Terenzi. Il Vermentino Balbino è di un classico giallo paglierino. Al primo naso toni vanigliati di tabacco biondo, di spezia dolce poi leggere note di frutta gialla. Molto piacevole in bocca, fresco, rotondo e gustoso. Finale sulla dolcezza del frutto. IL Viognier Montedonico è intensamente fruttato al naso, con mela renetta, banana e un contrappunto leggermente amaricante. In bocca è pieno, fresco e salino, mediterraneo. Sole e mare. Artigiani del Gusto quali Corzano e Paterno, Antica Norcineria Lané, Ristorante Enoteca Sotto La Loggia, TortaPistocchi e Trattoria Peposo hanno accompagnato con i loro stand e reso ancor più piacevole con i loro prodotti la degustazione dei vini svoltasi negli accoglienti locali dell’Hotel Una Esperienze Versilia Lido.

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Alberto Lupini


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