Lugana Casello Bondoni Fresco, profumato, armonico

L’Azienda agricola Casello Bondoni, oggi equilibrato connubio fra storia e modernità, si trova tra i comuni di Desenzano del Garda e Sirmione (Bs)

29 settembre 2019 | 12:56
di Andrea Lupini
È composta da un nucleo abitativo con torretta adiacente al settore di produzione vinicola, un’ampia sala eventi e una cantina interrata. Il vino più rappresentativo è proprio il Lugana. Si presenta di un colore verdognolo, che con il passare del tempo assume toni sempre più tendenti al giallo paglierino; il profumo richiama la mela verde e la banana quando è maturo. Il suo sapore è morbido, fresco e armonico. Esprime la parte migliore di sé a distanza di qualche anno dall’imbottigliamento, dove essendosi sviluppato fa risaltare le sue note minerali e una struttura con profumi di miele e frutta candita.


Lugana Casello Bondoni

Passando in mezzo a uno dei luoghi turistici più belli del nord Italia, un crocevia di vigneti e uliveti, di cantine e residence, di colori luminosi, fragranze e sapori, si stenterebbe oggi a credere che l’antica “Lucana” (il cui etimo potrebbe derivare proprio dal latino “lucus”, bosco) fosse anticamente un luogo selvaggio e acquitrinoso, una boscaglia paludosa che solo un alacre lavoro secolare di disboscamento, certificato a partire dal Quattrocento, avrebbe provveduto a bonificare.

Racchiusa nel magico quadrilatero gardesano che ha nei comuni di Sirmione e Pozzolengo i propri apici verticali e in Desenzano e Peschiera quelli orizzontali (il quinto comune è rappresentato da Lonato), la denominazione Lugana si sviluppa lungo la piana morenica a sud del lago di Garda, a cavallo di due province (Brescia e Verona) e di due regioni (Lombardia e Veneto).

È una pianura nobile, contraddistinta da fertili suoli di matrice argillosa. Sono argille stratificate di origine morenica e di natura sedimentaria, prevalentemente calcaree, ricche di sali minerali, dal carattere difficile: compatte, dure e inviolabili quando c’è siccità, molli e fangose con la pioggia. Ma sono proprio queste argille, che nella fascia più collinare si fanno via via più sabbiose, le depositarie del patrimonio organolettico del Lugana: corpo e calore, acidità e sapidità nell’ossatura strutturale del vino. La campagna circostante, “culla climatica” perfetta per accudire e valorizzare le peculiarità dei vigneti, nasconde un terreno la cui storia geologica risale a 200 milioni di anni fa. È il connubio di queste terre antichissime e argillose con un vitigno autoctono a dare origine a un vino bianco straordinario: il Lugana.

Distribuito da: www.quattroerre.com

Per informazioni: www.casellobondoni.it

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