Due giorni d’anteprima per il Chiaretto Il vino del Garda mette tutti d’accordo

Guai a chiamarlo vinello. Sul lago di Garda ti fulminano se ti azzardi a chiamare così il Chiaretto di Bardolino o il Valtènesi Chiaretto. E per una volta bresciani e veronesi concordano

12 marzo 2019 | 10:42
di Renato Andreolassi
Certo rimangono i campanili (ricordiamoci che a Lazise il 7 maggio del 938 nacque il primo comune d'Italia), ma il patto fra i due Consorzi per sostenere un prodotto che non è più soltanto di una notte o di una stagione, è di ferro.



«Ci sono il rosso, il bianco e il chiaretto - rimarca con forza il principe degli enologi, Mattia Vezzola - adesso sulle sponde del Benaco abbiamo imparato a fare il vino per bene, che dura nel tempo e piace, come ci ha insegnato cent’anni fa il senatore Pompeo Molmenti. Ne ho avuto la conferma di recente durante un tour in otto ristoranti giapponesi. Tutti conoscevano i nostri rosé».



Considerazioni emerse domenica e lunedì a Lazise durante l'anteprima del Chiaretto. Nella storica Dogana, oltre duemila persone hanno scoperto o riscoperto un vino che si affina sempre di più ed è in grado di stupire - pur nella non elevata gradazione - per piacevolezza, freschezza, sapidità, leggerezza e grande aromaticità. Alla festa dei vini rosa hanno partecipato 63 produttori con 120 etichette provenienti dalle Doc della riviera veronese e bresciana. Complessivamente 12 milioni di bottiglie (10 venete, 2 lombarde) a prezzi più che abbordabili: dai 5 ai 25 euro in cantina. Il mercato è interno, ma anche e soprattutto estero (tedesco, inglese, olandese e dei Paesi dell’Est), considerato che sul più grande lago del nostro Paese ogni anno si godono le vacanze oltre 20 milioni di persone.



Magistrali le 'lezioni' tenute lunedì da Vezzola e da Angelo Peretti. Quest'ultimo ha guidato con notevole sagacia e ironia, una degustazione alla cieca di Chiaretti e Rosé Francesi, dove gli italiani hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare ai cugini di Oltralpe. Vezzola invece ha condotto con mano sapiente la verticale delle annate 2015,13,12,11 del Chiaretto Valtenèsi Costaripa Molmenti di sua produzione e premiate di recente. Al di là dei vini, tutte da approfondire le sue provocazioni-osservazioni «I Rosé - ha detto - non sono solo vini che provengono da uve di qualità , ma anche da una grandissima tecnologia e da un’autentica vocazione. Si vendemmia al mattino presto, fra le 5 e le 12, da uve mature dal punto di vista fenolico».

Per informazioni: www.consorziobardolino.it

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Alberto Lupini


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