Corsi di formazione dedicati alle donne per farsi largo nel mondo del vino
Per una maggiore formazione della classe dirigente femminile del settore vitivinicolo, l'associazione Le Donne del Vino ha predisposto corsi di 7 ore sulla comunicazione commerciale e sulla presenza nei consorzi
31 gennaio 2018 | 18:55
di Mariella Morosi
I docenti saranno Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian e Stefano Campatelli, esperto di gestione già responsabile di consorzi di tutela. Luca Sani ha ricordato come l'appena trascorsa legislatura abbia affrontato positivamente il settore, dal Testo Unico sul Vino all’enoturismo, settore in continua crescita. «È stata l’occasione - ha detto - per affrontare altri stimoli collaterali legati alla tutela, ai valori e alla cultura del vino. Il vino deve essere raccontato e promosso ancora di più, e molto può fare il mondo femminile. Il Parlamento ha introdotto le norme sulla parità di genere, ma resta ancora tanto da fare specialmente sulla formazione dei giovani, e speriamo di poter proseguire in questa direzione».
L’invito a iscriversi alle prime sei master class già programmate dal Nord al Sud va a tutte le donne del mondo enologico oltre alle 770 socie de Le Donne del vino (produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. «Dal 1988 - ha detto Donatella Cinelli Colombini - aiutiamo le donne ad avere un maggior ruolo, una forza propulsiva nella loro attività, sempre promuovendo la cultura del vino. Questi corsi destinati alle wine manager sono dei piccoli semi da cui nasceranno grandi cambiamenti e il wine marketing di genere. Vogliamo dare maggior valore alle loro competenze, rendere maggiormente operative le dirigenti nei Cda consortili che attualmente sono meno del 10% e potenziare il marketing del vino puntando sullo storytelling».
La comunicazione femminile - secondo una recente relazione di Vincenzo Russo dello Iulm citata da Cinelli Colombini - è tendenzialmente meno tecnica, meno rivolta a conseguire un obiettivo, ma più propensa a creare relazioni e a raccontare i luoghi e persone. Una differenza - questa - che diventa un punto di forza. Le donne dirigono il 28% delle cantine con vigneto e il 12% delle cantine industriali, il 24% delle imprese che commercializzano vino al dettaglio e il 12,5% di quelle all’ingrosso (dati Cribis- Crif), eppure nei posti dove viene decisa la politica del vino, come i Cda dei Consorzi di tutela continuano ad essere in netta minoranza, forse - come è stato detto - per la loro propensione a candidarsi.
Per Lavinia Furlani, fondatrice di Wine Peolpe, questi corsi significano mettere in campo delle risorse umane in più, in linea con il trend delle richieste del mercato internazionale.Del resto, come ha sottolineato Andrea Pozzan, le donne scelgono sempre il percorso della competenza, della conoscenza dei meccanismi, delle regole e dei territori. Gli argomenti dei corsi saranno: “La comunicazione della propria azienda passa dalla creazione della propria identità: come essere riconoscibili?”; “Il personal branding di una donna del vino: come costruire una immagine efficace”; “La vendita: come passare dal fare il venditore all’essere un venditore”; “Costruire un percorso di riconoscibilità aziendale per affrontare il mercato in continuo cambiamento”; “La comunicazione come strumento di vendita”. I corsi sono in programma il 23 febbraio, in Veneto, presso Cantine Giv a Verona, l'11 maggio, in Toscana, presso Tenuta Il Corno di San Casciano Val di Pesa (Firenze) e il 26 ottobre, in Puglia. Il costo dei corsi per le non associate è di 200 euro più Iva, mentre per Le Donne del Vino è 150.
Per informazioni: www.ledonnedelvino.com
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Alberto Lupini