Colline del Prosecco Unesco Domenica l’investitura ufficiale

Al Teatro Careni di Pieve di Soligo (Tv), sarà firmato anche un protocollo d’intesa per il nuovo disciplinare urbanistico tra la Regione e i sindaci dei Comuni dell’intera area delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene

19 ottobre 2019 | 12:01
L’ultimo passaggio formale sarà domattina, domenica 20 otobre: sindaci, amministratori e produttori dei 29 Comuni dell’area delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene verranno ufficialmente investiti della responsabilità di essere diventati sito Unesco, l’ottavo del Veneto.

Le colline venete riconosciute Patrimonio Unesco

All’incontro con il Comitato scientifico che ha costruito il dossier della candidatura Unesco e con gli artefici dell’iscrizione nella lista mondiale dei Patrimoni dell’umanità (a partire da Franco Bernabè, presidente della commissione nazionale italiana per l’Unesco), che consentirà di approfondire il significato tecnico e scientifico del titolo Unesco, farà seguito la firma dell’intesa per il nuovo disciplinare urbanistico tra la Regione e i 29 sindaci dei Comuni dell’intera area interessata e la consegna della targa Unesco ai 15 sindaci della ‘core’ e della ‘buffer zone’.

A spiegare il significato dell’investitura di domani e le prospettive future per le Colline del Prosecco Unesco è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, primo promotore della candidatura. «Questo è solo l’inizio – dice – stiamo ancora attendendo di partire con il piano di gestione: oggi e domani sarà l’occasione fare il punto della situazione, ringraziare tutti quanti hanno lavorato per questo ambito traguardo che vede le colline del Prosecco inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità e dare avvio ad un nuovo percorso identitario sotto l’egida dell’Unesco».

Un percorso partito da lontano, quello del riconoscimento Unesco, lungo più di dieci anni. «Avere la responsabilità e l’onore della gestione di un sito Unesco – prosegue Zaia – implica tutta una serie di attività, per cui è giusto fare il punto della situazione con i massimi esperti del settore, conoscere il Comitato scientifico che ha lavorato alla candidatura. Ora dovremo parlare di come sarà il futuro, di quale sarà il piano di gestione e di tutti gli aspetti conseguenti: si preannuncia un grande lavoro, ma anche grandi soddisfazioni, perché stiamo parlando dell’unico paesaggio vitivinicolo tutelato dall’Unesco. Gli altri comprensori viticoli nel mondo hanno altre classificazioni: si pensi alla regione dello Champagne, iscritto nella lista mondiale per le maisons e le crayéres ma non per il paesaggio agrario, come invece è accaduto  per le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene».

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Alberto Lupini


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