Col d'Orcia, 50 anni di storia del Brunello con la famiglia Marone Cinzano

Dalla povertà mezzadrile al vino icona del Made in Italy: ecco la storia del Brunello e della famiglia che fu pioniera del Sangiovese. Mezzo secolo a Montalcino brindando con l'annata 1973 nel bicchiere

20 novembre 2023 | 10:43
di Claudio Zeni

Quando la famiglia Marone Cinzano, nel 1973, arriva a Col d'Orcia, Montalcino (Si), come racconta il primo direttore della tenuta, Enzo Tiezzi, era un paese «poverissimo, legato ancora alla mezzadria, da cui i giovani fuggivano verso i centri industriali». Arrivato dal Piemonte con una solida e storica tradizione imprenditoriale alle spalle, legata alla produzione ed al commercio internazionale di vini e liquori, Alberto Marone Cinzano intuisce immediatamente il potenziale qualitativo del Sangiovese nel territorio, contribuendo in maniera determinante all'ottenimento della Docg per il Brunello di Montalcino nel 1983.

Col d'Orcia, pioniere nella ricerca sul Sangiovese

Nel tempo, Col d'Orcia passa dal solo ettaro iscritto a Brunello nel 1973 agli attuali 79, per un totale di 150, e la piramide produttiva si arricchisce, dal 1982, del “Poggio al Vento”, Riserva ormai iconica della Denominazione.

Pioniere nella ricerca sul Sangiovese, Col d'Orcia, per volontà di Francesco Marone Cinzano, nel 2010 ottiene la certificazione biologica, dimostrando che un approccio olistico e sostenibile può essere applicato anche ad aziende con più di 100 ettari.

Col d'Orcia, 50 anni con i Marone Cinzano

Oggi, il Brunello e Montalcino sono diventati un simbolo del Made in Italy nel mondo: una storia di successo scritta e costruita a più mani, con il contributo fondamentale della famiglia Marone Cinzano, che ha festeggiato i suoi primi 50 anni alla guida di Col d'Orcia nella cornice della Fortezza trecentesca che svetta su Montalcino, brindando con il raro Brunello 1973, la prima annata prodotta dalla Famiglia Marone Cinzano a Col d'Orcia, nei bicchieri degli ospiti.

«Il contributo che la mia famiglia e Col d'Orcia possono dare oggi alla magnifica realtà del Brunello di Montalcino è quello di lavorare a beneficio dell'ambiente in cui viviamo pensando alle future generazioni», ha commentato Francesco Marone Cinzano, seconda generazione alla guida della tenuta. La terza, ben rappresentata da Santiago Marone Cinzano, guarda già al futuro, «con l'ambizione di portare avanti un percorso di crescita che possa contribuire a fare ancora più grandi i vini di Montalcino - ed il nome della nostra famiglia - nel mondo. Una famiglia che ha dato un apporto fondamentale al successo internazionale prima del vermouth, poi degli spumanti ed oggi del Brunello di Montalcino».

Col d'Orcia
Via Giunchetti - 53024 Montalcino (Si)
Tel 0577 80891

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