Al 37° Alambicco d’Oro grappe e brandy da tutta Italia

Torna il concorso “spiritoso” dell’associazione Anag, che da quest’anno ha cambiato nome in Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa ed Acquaviti. Per l’invio dei prodotti c’è tempo fino al 15 marzo

12 febbraio 2020 | 17:34
Si rinnova l’appuntamento annuale con la produzione di distillati italiani, protagonisti della 37ª edizione del Premio Alambicco d’Oro. Il concorso nazionale è promosso dall’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa ed Acquaviti, che quest’anno per la prima volta si presenta con un nome e uno statuto nuovi.

Grappe da tutta Italia attese all'Alambicco d'Oro

Confermata e consolidata, invece, la formula della manifestazione, aperta a grappe, acquaviti d’uva e Brandy in arrivo da tutta Italia. In palio, come ogni anno, ci saranno medaglie Best Gold, Gold e Silver e i due premi speciali che da alcuni anni accompagnano il concorso: quello riservato alla distilleria che otterrà il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie ricevute da prodotti propri e da quelli distillati per conto terzi e “Il vestito della grappa”, riservato alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma da una giuria composta da giornalisti, architetti e operatori esterni al mondo della distillazione.

I prodotti spiritosi possono essere inviati fino al 15 marzo, mentre la selezione degli assaggiatori Anag si svolgerà nel mese di aprile.

Assaggiatori di distillati al lavoro

Tutti i prodotti saranno giudicati in maniera anonima da assaggiatori Anag; nelle settimane che precedono la selezione del Premio Alambicco d’Oro, gli assaggiatori coinvolti parteciperanno ad ‘allenamenti’ organizzati in tutta Italia da Anag per prepararli a valutare i prodotti in arrivo da regioni e zone diverse da quelle di provenienza e giudicare i distillati con uniformità e correttezza dei giudizi, seguendo la scheda di valutazione adottata da Anag.

Prodotti e categorie spiritose in gara. Saranno ancora nove le categorie del Premio Alambicco d’Oro 2020 rivolto, come ogni anno, a distillerie e aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne. Le grappe saranno divise in giovani; giovani aromatiche (provenienti da vitigni aromatici); giovani ed aromatiche che hanno subìto permanenza in legno e aromatizzate. Quattro, invece, le categorie per le acquaviti d’uva: giovani; giovani aromatiche (provenienti da vitigni aromatici); giovani che hanno subìto permanenza in legno e aromatiche che hanno subìto permanenza in legno.

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Alberto Lupini


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