Mirtilli neri, perle di salute

Al mirtillo sono attribuite diverse proprietà, quali: astringenti, antiossidanti, vasoprotettrici, ipolipidemizzanti, ipoglicemizzanti, antiaggreganti piastriniche, antisettiche e antivirali

21 maggio 2022 | 07:30

Piccolo, sì ma prezioso! Il mirtillo nero è un vero super food. E oltre a essere un grande alleato del nostro benessere, si presta per tantissime ricette diverse, centrifughe e salse. Scopriamo insieme le sue proprietà in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.


Che cosa sono i mirtilli neri?

Si tratta dei frutti di piante del genere Vaccinium, che appartiene alla famiglia delle Ericaeae. Alcune sono native dell’area dell’Asia, del Mediterraneo e dell’Europa, altre provengono invece dal Nord America.


Quali sono le proprietà nutrizionali dei mirtilli neri?

Cento grammi di mirtilli neri (Vaccinium myrtillus) apportano 25 calorie ripartite come segue:

  • 78% carboidrati
  • 15% proteine
  • 7% lipidi.


Nello specifico, 100 g di mirtilli neri apportano:

  • 85 g di acqua
  • 5,1 g di zuccheri solubili
  • 3,1 g di fibra
  • 0,9 g di proteine
  • 0,2 g di lipidi.


Tra i minerali e le vitamine, 100 g di mirtilli neri apportano:

  • 160 g di potassio
  • 41 mg di calcio
  • 31 mg di fosforo
  • 2 mg di sodio
  • 0,7 mg di ferro
  • manganese
  • rame
  • 15 mg di vitamina C
  • 0,5 mg di niacina
  • 0,05 mg di riboflavina
  • 0,02 mg di tiamina
  • 13 µg di vitamina A (retinolo equivalente)
  • vitamina K.


Sono inoltre ricchi di fitonutrienti: acidi idrossibenzoici, flavonoli, antocianine, acidi idrossicinnamici, pterostilbene e resveratrolo.

 

 


Quando non mangiare i mirtilli neri?

Possono aumentare l’effetto degli antidiabetici.

 

Stagionalità dei mirtilli neri

In Italia la loro stagione inizia a luglio e termina a settembre.


Possibili benefici e controindicazioni dei mirtilli neri

Fra i possibili benefici derivanti dal loro consumo quelli relativi alla salute cardiovascolare hanno ricevuto una particolare attenzione da parte dei ricercatori, che sono riusciti a raccogliere numerose prove sui loro effetti positivi a vantaggio di cuore ed arterie. Studi preliminari suggeriscono inoltre che potrebbero difendere la retina dai danni associati allo stress ossidativo.


Attualmente uno dei settori più interessanti della ricerca sui loro benefici riguarda i possibili effetti positivi sulle capacità cognitive, specificatamente sulla memoria. Altre ricerche stanno invece verificando se i numerosi fitonutrienti in essi presenti possano proteggere anche dal cancro.


Infine, il ridotto indice glicemico che è loro tipico e il loro impatto positivo sul controllo degli zuccheri nel sangue, li rendono alleati di chi è alle prese con l’iperglicemia. Contengono ossalati, molecole che possono favorire la formazione di calcoli.

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Alberto Lupini


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