Intestino più fragile in vacanza I consigli per la “sopravvivenza”
Partire in vacanza può essere una fatica per il nostro organismo e in particolare per l’intestino, perché sottoposti direttamente a un cambiamento repentino di stile di vita. Serve dunque accortezza per preservarli
07 luglio 2019 | 10:26
In estate, occorre prestare un occhio di riguardo in più al nostro intestino. Ecco i consigli di Beatrice Salvioli, gastroenterologa in Humanitas, che ne ha parlato in un articolo apparso su Humanitasalute, qui di seguito riproposto.
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Fibre e idratazione
In estate siamo portati a mangiare più fibre, queste sono certamente salutari per il nostro organismo, ma il loro consumo deve accompagnarsi a una buona idratazione. Senza un adeguato apporto di acqua infatti le fibre possono causare gonfiore e stitichezza.
Fibre e microbiota intestinale
Le fibre sono il maggio nutrimento per il microbiota intestinale; le ultime ricerche hanno dimostrato che il microbiota si nutre di fibre e dunque queste sono importanti anche per tutti i processi di difesa immunitaria.
Quanto occorre bere?
Lo stimolo della sete segnala che il nostro corpo ha già perso troppi liquidi. Indicativamente occorrerebbe bere un bicchiere d’acqua ogni ora (circa 120 cc). È bene prestare particolare attenzione ai bambini e agli anziani che si disidratano più velocemente, anche perché hanno meno lo stimolo della sete.
La regolarità intestinale
Spesso in vacanza si perde la propria regolarità intestinale. Occorre dapprima sottolineare che non tutti gli intestini sono uguali e che la regolarità varia da persona a persona e che non tutti necessitano di andare in bagno quotidianamente. Chi fa fatica ad andare in bagno quando cambia ambiente e dunque ha paura di soffrire in vacanza, potrebbe assumere fibre quotidianamente nei giorni prima della partenza, in modo che l’intestino sia ben predisposto. Le fibre solubili possono essere acquistate in farmacia e si bevono dopo averle sciolte in acqua. Possono essere assunte alla sera o prima dei pasti. Occorre poi ricordare che anche l’attività fisica aiuta il movimento intestinale.
Per chi ha l’intestino pigro
Il consiglio è di consumare fibre, bere acqua e dedicarsi all’attività fisica. L’ideale sono circa 25 g al giorno di fibre, che però non vanno considerate in termini di peso ma di quantità: la crusca, per esempio, contiene 46 g di fibre in 100 g, ed è ottima da consumare a colazione.
In caso di intestino irritabile o colitico
Attenzione agli sbalzi di temperatura (aria condizionata in primis), al ghiaccio nelle bevande, al latte e ai suoi derivati. Per chi viaggia all’estero, per scongiurare il rischio della diarrea del viaggiatore, è consigliabile consumare alimenti ben cotti e bevande confezionate.
I segnali da non sottovalutare
In generale, le persone adulte che hanno una familiarità per problemi seri all’intestino e che osservano un cambiamento nelle proprie abitudini in termini di regolarità (da normali a stitici o da normali a dissenterici) è bene si rivolgano subito al proprio medico curante. Allo stesso modo, va indagata assolutamente la presenza di sangue nelle feci.
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In ferie l'intestino rischia di soffrire di più
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Fibre e idratazione
In estate siamo portati a mangiare più fibre, queste sono certamente salutari per il nostro organismo, ma il loro consumo deve accompagnarsi a una buona idratazione. Senza un adeguato apporto di acqua infatti le fibre possono causare gonfiore e stitichezza.
Fibre e microbiota intestinale
Le fibre sono il maggio nutrimento per il microbiota intestinale; le ultime ricerche hanno dimostrato che il microbiota si nutre di fibre e dunque queste sono importanti anche per tutti i processi di difesa immunitaria.
Quanto occorre bere?
Lo stimolo della sete segnala che il nostro corpo ha già perso troppi liquidi. Indicativamente occorrerebbe bere un bicchiere d’acqua ogni ora (circa 120 cc). È bene prestare particolare attenzione ai bambini e agli anziani che si disidratano più velocemente, anche perché hanno meno lo stimolo della sete.
La regolarità intestinale
Spesso in vacanza si perde la propria regolarità intestinale. Occorre dapprima sottolineare che non tutti gli intestini sono uguali e che la regolarità varia da persona a persona e che non tutti necessitano di andare in bagno quotidianamente. Chi fa fatica ad andare in bagno quando cambia ambiente e dunque ha paura di soffrire in vacanza, potrebbe assumere fibre quotidianamente nei giorni prima della partenza, in modo che l’intestino sia ben predisposto. Le fibre solubili possono essere acquistate in farmacia e si bevono dopo averle sciolte in acqua. Possono essere assunte alla sera o prima dei pasti. Occorre poi ricordare che anche l’attività fisica aiuta il movimento intestinale.
Per chi ha l’intestino pigro
Il consiglio è di consumare fibre, bere acqua e dedicarsi all’attività fisica. L’ideale sono circa 25 g al giorno di fibre, che però non vanno considerate in termini di peso ma di quantità: la crusca, per esempio, contiene 46 g di fibre in 100 g, ed è ottima da consumare a colazione.
In caso di intestino irritabile o colitico
Attenzione agli sbalzi di temperatura (aria condizionata in primis), al ghiaccio nelle bevande, al latte e ai suoi derivati. Per chi viaggia all’estero, per scongiurare il rischio della diarrea del viaggiatore, è consigliabile consumare alimenti ben cotti e bevande confezionate.
I segnali da non sottovalutare
In generale, le persone adulte che hanno una familiarità per problemi seri all’intestino e che osservano un cambiamento nelle proprie abitudini in termini di regolarità (da normali a stitici o da normali a dissenterici) è bene si rivolgano subito al proprio medico curante. Allo stesso modo, va indagata assolutamente la presenza di sangue nelle feci.
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