Il falso mito del colpo d'aria

Molti credono che le correnti causino influenze, raffreddori, dolori articolari e muscolari, ma non esiste una letteratura scientifica che lo confermi. Quasi sempre la causa è da ricondurre a virus e batteri

16 luglio 2020 | 12:38
In Italia, più che in altri Paesi, c’è una tendenza al considerare le correnti e i colpi d’aria come origine di una serie di disturbi: colpo della strega, torcicollo, raffreddori, otiti. Stiamo infatti particolarmente attenti a controllare spifferi e a non metterci davanti alle correnti d’aria, anche per evitare eventuali contratture muscolari. Ma sarà vero? I colpi d’aria sono nocivi per la salute? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Elena Azzolini della direzione Medico Sanitaria di Humanitas.


I colpi d'aria non esistono

Difficile sapere da cosa derivi questa paura delle correnti d’aria. Malattie come i raffreddori, le otiti, e le infezioni in generale possono avere una natura batterica o virale: il che significa, sostanzialmente, che è necessaria una componente infettiva per farci ammalare. Il freddo e i colpi d’aria, da soli, non bastano.



Inoltre, per quanto riguarda i dolori muscolari e articolari associati a colpi d’aria, a oggi non esiste una letteratura scientifica che sostenga questa tesi, ma pare più probabile che i dolori derivino da uno sforzo eccessivo, un movimento brusco o un mancato riscaldamento prima dell’allenamento, o di un defaticamento dopo aver fatto esercizio.

Può sembrare quasi paradossale, ma il motivo principale per cui ci si ammala d’inverno non riguarda di per sé il freddo, quanto il fatto che, proprio a causa delle basse temperature, ci si rifugia in luoghi chiusi, spesso affollati. Il raffreddamento, certo, può determinare alcuni fenomeni che possono alterare la capacità di risposta del nostro organismo – come ad esempio la vasocostrizione, o una rallentata attività delle ciglia che rivestono le vie aeree e che contribuiscono a eliminare gli agenti esterni -, ma di base sono gli ambienti chiusi e umidi che favoriscono la proliferazione di quei germi e batteri che ci fanno ammalare.

Inoltre, la paura del colpo d’aria potrebbe creare dei veri e propri problemi alla nostra salute. Per esempio, nel caso delle infezioni alle vie aeree, il rischio del contagio nei luoghi affollati diminuisce drasticamente proprio aprendo la finestra, e favorendo il ricambio d’aria fresca.

Durante l’estate, poi, le correnti d’aria permettono di alleviare la calura mediante il semplice passaggio dell’aria da fuori all’interno dell’abitazione, evitando così di utilizzare aria condizionata o ventilatori che, per quanto non risultino essere un pericolo per la nostra salute, se adoperati opportunamente, consumano molta energia e hanno un elevato costo anche in termini di inquinamento ambientale.

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Alberto Lupini


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